Una tranquilla serata di fine maggio è quel che ci vuole per andare ad un bel concerto, peccato che sia al chiuso (il tempo era ideale per un open air) ma il gruppo da vedere è decisamente interessante. I Node che avrò visto almeno una di volte questa sera presentano una scaletta tutta speciale basata sul nuovissimo "As god Kills" e qui al Transilvania di Milano ci accingiamo ad assistere al concerto per la sua presentazione.
Tralascio i problemi dovuti alla mancanza di parcheggio a causa del "concertino" che un certo Ligabue sta tenendo in quel di San Siro e comincio a parlare di cose serie.
La serata prometteva male, il caldo ed il "concorrente" poco più in là hanno fatto si che si temesse il peggio, invece con calma la gente ha cominciato ad arrivare, riempiendo la zona antistante il palco. Sono quasi le 23 quando finalmente il concerto ha inizio con "Redrum", da subito si capisce che la band è in piena forma e non intenende risparmiarci un colpo. Anche i suoni sono subito attestati su ottimi livelli, sembra quasi di ascoltare il cd...
Dopo una tagliente "Old Nick" si passa alla più melodica "Wathcer of a Failed Generation" al termine della quale Daniel e Gary ci intrattengono con un breve siparietto (si fa musica ma anche cabaret ed il pubblico apprezza) dove viene introdotto Jon Travolta ed il pezzo successivo "Hellywood".
Tutti i brani sono di effetto sia su disco che in sede live, ma risaltano sicuramente Shotgun Blast Propaganda e la title track As God Kills.
Si chiude il primo giro con "Trough Fail & Foul" e, durante una meritata pausa (teniamo presente che sotto i riflettori a fine maggio dev'essere veramente caldo) viene proposta una parte estratta dal film "Full Metal Jacket", quella dove il buon sergente, all'inizio del film, affibia i simpatici nomignoli ai soldati (Biancaneve, Cowboy, Joker e il mitico Palla di Lardo).
Si riprende con tre pezzi vecchi prima della chiusura definitiva passano nell'ordine "Outpost", "Jerry Mander" e "Das Kapital".
La serata si conclude con un bilancio piuù che positivo, il drummer Marco non sbaglia un colpo, il chitarrista Gary non rinuncia ad incitare il pubblico e spronarlo a farsi sentire e nonostante le critiche di qualcuno noi continuiamo a preferirlo così, mentre Klaus al basso continua silenziosamente a fare il suo dovere, poche parole ma molti fatti!
Ragazzi se non avete ancora visto i Node credo che per voi sia giunto il momento di rimediare, se invece li avete visti e vi sono piaciuti attenti che con questi nuovi pezzi sono ancor più spettacolari quindi tenete d'occhio il calendario concerti perché prossimamente potrebbero passare dalle vostre parti.
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Report a cura di Paolo Manzi
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