Zingonia (BG) 27-4-2004. Si ferma al Motion il Wacken Roadshow nella sua
unica tappa italiana. La manifestazione comincia però con un’ora di anticipo
e sono i tedeschi Dark Age a farne le spese, si trovano infatti a suonare
davanti ad un pubblico di non più di cento persone. Anche se non sono molto
conosciuti sulla scena italiana il loro genere death metal melodico risulta
molto orecchiabile e il pubblico si lascia coinvolgere facilmente dalla
linearità dei ritornelli.
Solo venti minuti di gloria comunque per i Dark Age e il palco comincia ad
essere allestito per i Metalium, la band non si lascia certo frenare dal
piccolo Motion e mette sulla scena tutta la mercanzia di cui è dotata
dall’enorme striscione “Metalium” all’anello “stargate” che contraddistingue
la band, ai porta microfoni personalizzati. Il gruppo è comunque atteso da
buona parte del pubblico infatti appena aprono con la vecchia “Fight” si
trovano già davanti a un pubblico caldo che non risparmia le corde vocali,
viene subito dopo proposta la violenta “Rasputin”. Molto buona la
performance della band che con il suo classico power metal aggressivo riesce
sempre ad essere efficace e a far infiammare il pubblico soprattutto quando
vengono suonati i loro cavalli di battaglia “Break” ,“Odin’s Spell” e la
devastante “Metalium”. I Metalium si confermano come una band ormai solida
pronta sicuramente per l’impegnativo palco di Wacken sia per le loro canzoni
che per la loro presenza scenica, il concerto viene poi chiuso tra gli
applausi dopo “No One” e “free forever”.
Il palco ora è pronto per i Freedom Call (band che sui cartelloni
pubblicitari era data come headliner e i Primal Fear invece relegati sotto
la scritta “+ special guest”) e loro non si fanno attendere dopo solo dieci
minuti di pausa si spengono le luci e sulle note di “Flying High” entra in
scena la band tedesca. Con il loro gioioso power metal riescono a
coinvolgere benissimo il pubblico che si trova davanti una scaletta
veramente impressionante di fila vengono proposte “Dancing with Tears”,
“Warrior” e “Faryland”. Tutto funziona perfettamente, la band appare
veramente in gran forma e sono veramente eccezionali le prestazioni di ogni
componente, dalla batteria non sbaglia un colpo al cantante, che pur
suonando la chitarra, ha una voce veramente potente e pulita. Dopo “The
Quest” tra le acclamazioni del pubblico viene proposta “Land Of Light” che
ha come simpatico intermezzo “We Will Rock You” dei Queen. Lo show si
conclude con tre pezzi da novanta, “Warriors of Light”, “Freedom Call” e
“Himn to the Brave”. Nel complesso è stata decisamente una prestazione
maiuscola che dimostra come i Feedom Call siano ormai una grande band pronta
ad entrare a pieno titolo nei manuali del metal.
Quando i Freedom Call lasciano il palco anche una parte del pubblico lascia
il locale, e i Primal Fear suonano davanti a un pubblico un po’ più ridotto
e sicuramente molto più sgolato. Il loro show si apre con l’inquietante
intro “Devil’s Ground” e subito la devastante “Angel in Black”, i tedeschi
non si smentiscono e si rivelano sempre una band dal suond potente i cui
pezzi molto veloci sono anche facilmente assimilabili. Durante lo show i
Primal Fear puntano soprattutto sul loro nuovo album in scaletta troviamo
“Suicide and Mania”, “Vision of Fate”, “the Healer”, “Heart of a Brave” ma
soprattutto la bellissima “Metal is Forever” che acclamata dal pubblico
arriva puntualmente e lascia il segno in una serata di altissimo livello. I
tedeschi non si dimenticano certo dei loro vecchi album e dal cappello
tirano fuori una bellissima “Nuclear Fire” e prima di chiudere “Battalions
of Hate”, “Final Em brace” e “Colony 13”.
Insomma, se tutte le band che suoneranno a Wacken quest’anno fossero in
forma come queste credo che sia un imperativo morale per ogni metallaro che
si rispetti di presenziare al più grande evento metal dell’anno!
clicca qui
per vedere le foto
Report a cura di Tommaso Bonetti
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.