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M’Era Luna Festival (Domenica) - 8/13/2006 - Flugplatz Drispenstedt - Hidlesheim (D)

Anche questa mattina, tempo di alzarsi, vestirsi, arrivare al luogo del concerto parcheggiare ed entrare, ci perdiamo i primi gruppi della giornata, per la cronaca MONA MUR, SOLITARY EXPERIMENT, ELANE, XPQ21.
Entriamo giusto verso la fine dei CLAN OF XYMOX sul main stage, che suonano dark-eletronica, che in effetti non mi piace.

SOMAN (Report di Ryan)
Senza pretese sale sul palco un uomo rasato. L'hangar si riempie. La gente si accalca in modo civile e rispettoso nei confronti dei vicini con i quali sta per condividere uno spettacolo indimenticabile. Soman! - acclamano. Mi trovo in un ottima posizione: abbasanza vicino da vedere lo spettacolo, abbastanza lontano da recepire un suono pulito ed equalizzato al meglio.
Si aprono dunque le danze. Si, perché appena Kolja Trelle sfiora il tasto “Play” è impossibile impedire al proprio corpo di muoversi vorticosamente a ritmo di musica! Mi volto per palpare l'affluenza in un hangar oramai stracolmo e per un attimo mi pare di essere ad una lezione di aerobica! Dal palco una figura blu UV richiama la mia attenzione, mi volto ed ecco che il mio sguardo scivola sulla bella presenza di Lahannya che accompagna con le sue doti canore la performance del nostro artista.
Resto ammaliato dal modo in cui i due sul palco non smettono di muoversi e dimenarsi aggraziatamente per tutti i 40 minuti che compongono la durata della performance. Il ritmo è travolgente, il pubblico è ormai immerso in un'atmosfera quasi surreale. Soman suona, martella, mixa, balla. Quando sento la drum machine "spingere" vedo le prime note di “Tears” acclamata dal pubblico e davvero "partecipata". Non è facile levarsi dalla mente l'indescrivibile senzazione che si protrae fino alla fine del brano, chiudo gli occhi e sogno… sogno la prossima performance live di un artista che nulla ha da invidiare a mostri sacri come CombiChrist. Voto 10.

Ennesimo giro di compere e visione dei vari stand per qualcuno, e concerti per altri, ci sono varie persone con magliette di diversi gruppi, così come il giorno precedente, ma al momento spiccano tra tutte le t-shirt degli EPICA, che guardo un pò da lontano mentre acquisto del cibo, e comunque noto che non suonano affatto male e sembrano apprezzati. Nell’Hangar nel frattempo iniziava il set degli SPETSNAZ.

LETZTE INSTANZ (Report di Nurse Necro)
Mi ha parzialmente convinto l’esibizione dei Letzte Instanz, che ho visto per la seconda volta in Germania quest’anno. Non tanto perché non siano stati bravi loro, ma perché personalmente ritengo non siano un gruppo da main stage, ma che è stato posizionato lì perché altrimenti non tutti quelli che volevano vederli sarebbero riusciti a entrare nell’hangar.
Musicalmente nulla da obiettare, anche perché rimango sempre incantata dal dinamismo che Holly e gli altri riescono a creare sul palco e dalla melodia del violoncello e del violino, sempre rigorosamente suonati dal vivo. Ma canzoni intense come “Jeden Morgen” e “Kopfkino” sotto il sole delle due mi hanno lasciato un po’ perplessa.
In fondo i festival all’aperto sono anche questo… Ciò nonostante consiglio caldamente di vederli, possibilemente al chiuso, perché meritano davvero. Un 7 il loro giudizio.

Chi a riposare chi altro, passano anche i ROTERSAND.

THE BIRTHDAY MASSACRE (Report di Tristan Wolfchrane)
Welcome to the haunted birthday party…
Il cielo non è dei migliori, quando il gruppo canadese dei Birthday Massacre inizia a calcare le assi del palco, mentre l’intro del loro secondo album “Violet” introduce al loro bizzarro mondo… in cui un simpatico coniglietto zampetta felice… con il muso imbrattato di sangue…
I fans tedeschi (che non ho mai visto sbattersi sotto il palco) iniziano a chiamarli a gran voce, soprattutto la cantante del gruppo. Dopo pochi minuti infatti ecco comparire Chibi, con codini d’ordinanza… e completamente scalza.
Lo show non dura moltissimo ma i sei musicisti inanellano una dopo l’altra le loro hit migliori: Lovers End, Blue e Video Kid su tutte, trovando anche il tempo di suonare una canzone inedita che presumibilmente andrà a far parte del nuovo attesissimo album.
Ottima prova da parte di tutti e soprattutto del pubblico che li ha acclamati dall’inizio alla fine, e ripeto, far scaldare il pubblico tedesco è una cosa non facile!
Alla prossima volta Birthday… speriamo anche da noi.

IN STRICT CONFIDENCE (Report di Nurse Necro)
Uno dei gruppi per vedere il quale ho deciso di andare a questo festival, dato che in Italia non mi è mai stato possibile vederli dal vivo. Da segnalare l’ingresso nella band della nuova cantante, Antje Schulz, al fianco di Dennis Ostermann.
La setlist ha incluso “Promised lands”, “Fading lights” e, ovviamente, non poteva mancare uno dei loro pezzi piu famosi, “Zauberschloss”. Ottimo concerto quindi, chiuso sulle note di “Engelsstaub”. In conclusione gli In Strict Confidence vincono e convincono, superando a pieni voti la prova. 8.

APOPTYGMA BERZERK (Report di Ryan)
Un mare di gente si accalca attorno al main stage, il sole scivola tra le nuvole e sul palco si accendono fuochi. Osservo corrucciato: non sono nemmeno le 5 del pomeriggio... Mi volto e scendo per gli stand in cerca di un regalo speciale ma qualcosa non mi convince: tutti vanno nella direzione opposta!
Dò quindi un occhio alla scaletta e realizzo che stanno per salire sul palco gli Apoptyma Berzerk! Ora tutto si spiega! Le suole delle mie New Rock sgommano e si lanciano alla ricerca di una buona posizione per catturare immagini e onde sonore. Difficile infiltrarsi oltre il mixer, ma piano piano sgattaiolo di metro in metro e finalmente sento un intro! La folla è in delirio, il palco si incendia ed inizia una delle prestazioni più gradite dell'intera manifestazione.
Impossibile per il combo inglese proporre tutti i capolavori che nella quasi ventennale carriera hanno regalato emozioni a diverse generazioni con diverse influenze musicali. Resto male quando realizzo che “In this together” non verrà suonata, ma ci voleva un giorno intero per suonarle tutte! “Shine on”, “Deep Red”, “Kathy’s Song” (in una versione un pò moscia), “Unicorn”, “Until the End of the World”, “Non Stop Violence” sono solo alcuni dei brani che mandano in delirio i presenti sempre più numerosi.
Per concludere, chi non avesse ancora visto la band dal vivo si affretti a trovare un biglietto e non se ne pentirà! Gli APB si sono dimostrati in grado di tenere il palco in modo esemplare, senza risparmiarsi, coinvolgendo il pubblico e, per i più scettici, hanno mostrato che si può suonare musica elettronica anche con strumenti "veri".
Eterni! Voto 9,5.

TERMINAL CHOICE (Report di Nurse Necro)
Ero curiosa di vedere Chris Pohl nuovamente sul palco domenica, dopo la sua performance il giorno precedente con i Blutengel. Ho visto i Terminal Choice live per la prima volta in questa occasione e sono rimasta abbastanza soddisfatta.
Come sospettabile hanno accennato al neo-nato “New born enemies”, probabilmente anche per presentare l’omonimo tour che partirà questo autunno, ma non potevano esimersi dal suonare i loro capisaldi ovvero “Injustice” e la splendida “Collective suicide”, che ha letteralmente mandato tutti in delirio. Bel gig, credo che se mi sarà possibile vedrò di presenziare ad una data del loro tour tedesco, perché credo che in un ambiente leggermente più raccolto potrebbero esprimersi al meglio. Comunque un 7.

Per varie cose (solito giro bancarelle, smontaggio tenda, carico acquisti e tenda in macchina), usciamo dallo spazio concerti, saltando le esibizioni di MINISTRY, con il loro sound industrial, i DE/VISION e arriviamo quasi alla fine dello spettacolo degli IN EXTREMO, che a quel poco che ho visto è stato pirotecnico ed energico, valeva la pena di vederli, anche se in parte.

ASP (Report di Nurse Necro)
Semplicemente magnifica l’esibizione degli ASP, che domenica hanno concluso in grande stile le performance nell’hangar. Asp, che come sempre si conferma un ottimo frontman, ha spaziato tra tutti gli album e non ha potuto non proporre i loro pezzi più famosi come “Sing child” e “She wore shadows”, ampiamente graditi dal pubblico presente.
Il vero pezzo forte del concerto è però stata l’esecuzione di “Und wir tanzten” con tanto di violinista live che ci ha tenuti tutti incantati ed alcuni hanno addirittura sfoderato gli accendini. Il concerto è stato cosi apprezzato che tutto l’hangar ha chiesto a gran voce lo “zugaben” (leggi “bis”) e non hanno potuto concludere se non con il loro cavallo di battaglia, ovvero “Ich will brennen”.
Devo dire che è la loro seconda performance che vedo (la precedente sempre al M’era Luna 2 anni fa) e ogni volta mi convincono sempre più. Faccio loro i miei migliori auguri per il loro tour invernale con i Dopestars Inc. come supporter e ribadisco che sono assolutamente da non perdere. Un buon 8.

WITHIN TEMPTATION
Ultima band sul main stage domenica e ultima band di questo festival, anche loro olandesi e anche loro visti circa un mese prima al nostrano Evolution Festival, come i loro connazionali “The Gathering”.
Il palco è decorato con una scenografia molto consona alla musica del gruppo, con angeli, fondali e strumentazione addobbata di foglie simili ad edera…
Ma ecco che circa alle 21 si odono le note dell’intro, che precede il primo pezzo della serata, direttamente da “Mother Earth” del 2000 ecco “Deceiver of Fools”, seguita da altri 10 brani, tra cui segnalo, molto apprezzati dal pubblico nonchè da me, il singolo che li ha fatti aumentare a dismisura in popolarità: “Stand My Ground”. Poi, sempre dallo stesso album, “The Silent Force” del 2004, “Forsaken”, “Jillian”, la bella “Angels”, e “Memories”, ritornando anche al passato con “Restless” e “Mother Earth”, proponendo al pubblico del M’Era Luna, (che stando a quanto sentito è il loro festival preferito), un nuovo brano, intitolato se ho capito bene “The Howling”, pezzo molto buono che farà parte del nuovo lavoro.
Piccola pausa ed eccoli risalire sul palco per altri 2 pezzi, “See Who I Am” dall’ultimo lavoro e “Ice Queen” dove il pubblico è invitato a partecipare con “oho oho” e la performance è accompagnata da colonne di fumo che si alzano in fronte e dietro al centro del palco.
Concludendo, ottima prestazione da parte di tutta la band, con qualche piccolo problema alla voce (leggasi abbassamento quasi rauco) da parte di Sharon nelle prime canzoni, dovuto ai vapori delle continue fiammate in fronte al palco, facenti parte della bella coreografia proposta; il suono è regolato invece in maniera eccellente, regalando al pubblico una prestazione migliore che da noi un mesetto prima, Robert Westerholt e Ruud Jolie, i due chitarristi, hanno continuato a macinare metri su metri di palco, utilizzando gli elementi della scenografia e facendo continui cambi di posizione, Stephen van Haestregt detta il tempo alla batteria senza commettere errori, e così l’altra parte ritmica, il bassista Jeroen van Veen, il tutto accompagnato in maniera ottimale dal tastierista Martijn Spierenburg.
In ultimo la risposta del pubblico, sicuramente molto positiva, beh, non per niente è il festival preferito dai “Within Temptation”.

Anche per questa serata è tutto finito, l’indomani ci aspettano molte ore di auto per tornare in patria e alla vita di tutti i giorni, ci vediamo magari l’anno prossimo, M’Era Luna Festival.
Ringrazio i miei compagni di viaggio per la collaborazione, tutto è stato molto positivo, se volete andare ad un festival dove vedete gente di tutti i tipi è questo quello giusto, soprattutto se avete soldi da spendere in vestiario e accessori e vi interessa il settore.


Report a cura di Marco “Mac” Brambilla (dove non specificato)

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