C'era una volta (e c'è ancora) un locale, in una strategica posizione tra Como e Milano che, pur non essendo prettamente indicato a
tenere eventi live di grossa portata, ha ospitato nomi di tutto rispetto, ultimi nomi Y&T e Paul Di'Anno.
In questa 2 giorni, tutta all'insegna del metallo, sfileranno sul palco formazioni di tutto rispetto, da realtà emergenti di casa nostra a
formazioni internazionali come Phantom X ma soprattutto Omen, il gruppo di punta di tutta la manifestazione.
Prima di iniziare vanno spese due parole per gli organizzatori: i "colleghi" di Hardsounds.it e lo staff del Black Horse per averci regalato (visto anche il prezzo del biglietto) una due giorni piacevole e soprattutto "Fuckin' True!"
Si parte il venerdì sera con una tribute band che sa subito come scaldare i presenti. Gli On-Off non colpiscono tanto per le
canzoni, sono molte le formazioni che coverizzano gli AC/DC, ma per l'energia e l'entusiasmo che sprigionano on stage. Complimenti
soprattutto al chitarrista Matteo, l'alter ego di Angus Young, che non sta veramente fermo un attimo e, dato che il palco gli va un pò
stretto, in più di un occasione si concede una sortita tra il pubblico sempre impugnando la sua chitarra e senza sbagliare un colpo.
Un buon modo per iniziare, non c'è dubbio e tutti dimostrano di gradire e di conoscere (ci mancherebbe altro) pezzi storici quali "Back in
Black", "Highway to Hell" o "You Soock Me all Night Long".
Si comincia bene e si prosegue ancora meglio con i Raising Fear che stanno per uscire con un nuovo album, "Avalon", dal quale
vengono proposti alcuni estratti che risultano parecchio interessanti in sede live, il resto della scaletta resta invece incentrata su "Mythos".
C'è un cambio in line up e al basso Pietro Balello, già in forza agli Orion.
La band pare particolarmente in forma e attiva, in modo particolare il vocalist Rob, e le due chitarre di Yorick e Alberto.
Davvero simpatico il finale dove la solita cover dei Motorhead, divenuta un duetto tra Rob e Mik dei Longobardeath, si tramuta da "Ace of Spades" all'ormai famoso tormentone lombardo "L'Ass de Picch". Un finale allegro per un ottima prova.
La chiusura della serata spetta ai romagnoli Rain che ci propongono un classico heavy metal incisivo e ben suonato. La
formazione poi sul palco sa come ingraziarsi i favori del pubblico con simpatici intermezzi che contribuiscono a rallegrare la serata.
Tronco si riconferma un grande front man ed il resto della band non è certo da meno sfoderando un look da veri rockers, una squadra ben
rodata ed in piena forma che mette in mostra i 2 volti del gruppo, quello autoironico e quello di chi ha nel cuore la vera musica.
Anche i Rain usufruiranno di uno special guest, in questo caso si tratterà del chitarrista Gianluca Silvi in forza ai Battle Ram.
"Born to Kill" chiude l'esibizione dei Rain e la prima serata del Jhonny's Festival.
Foto: On Off - Raising Fear - Rain
Report a cura di Paolo Manzi
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