Il portale della musica Heavy Metal

Johnny´s Festival (Black Shadows - Assedium - Phantom X - Omen) - 9/16/2006 - Black Horse Pub - Cermenate (Co)

La seconda serata, in previsione delle esibizioni di Phantom X e Omen, vede un maggior numero di pubblico. Pubblico che si farà decisamente sentire attivo e partecipe durante la performance di queste due band così come durante l'esibizione dei milanesi Assedium. Destano invece poco interesse gli openr Black Shadows che alternano pezzi propri a cover di Manowar, Virgin Steele e addiruttura "Valhalla" dei Blind Guardian.
Un vero peccato per la band che tutto sommato offre uno spettacolo interessante anche se i membri, vista anche la proposta musicale, a mio avviso restano troppo statici sulle loro posizioni.
E' poi la volta degli Assedium che si presentano con un album nuovo di zecca (Rise of the Warlords). Il genere proposto dalla band è un epic metal dalle tinte tal volta più lente e meditative ma senza però tralasciare brani più diretti e veloci, una miscela che piace parecchio ai presenti che si assiepano in quella striscia di pavimento che separa lo stage dai tavoli del locale. La formazione si diverte e sa come far divertire merito anche di un carismatico e simpatico Luca Cicero che sa come ingraziarsi i favori del pubblico.
Tocca poi ad una band che per me è stata la rivelazione della serata, i Phantom X che per 3/4 hanno la stessa line up degli Omen, eccezion fatta per il chitarrista texano Eric Knudson il vero protagonista dello show che, oltre ad un'infinità di plettri personalizzati, regala al pubblico magnifici soli di chitarra sullo stile del ben noto Zakk wylde.
Ovviamente il front man Kevin Goocher non ha bisogno di presentazioni ed è veramente interessante vederlo alle prese con un heavy metal di stampo classico così distante da quanto proposto invece con gli Omen. Oltre tutto non si risparmia un colpo dando il massimo, così come il resto della band, il che mi fa temere per la successiva esibizione in veste da headliner. Ma quando si ha a che fare con dei veri professionisti... Strabiliante l'apertura del concerto con "Storm Riders" che apre anche l'omonimo album, interessanti e coinvolgenti sono anche "Join the Revolution" e "Texas death Squad", un pò meno avvincenti, ma sempre validi, sono invece gli estratti dal primo "Rise the Phantom".
Non tutti apprezzano però quando proposto dal quartetto, com'era logico aspettarsi l'attesa è per gli Omen e sebbene come già detto 3/4 della line up sia in comune tra le due formazioni la distanza delle proposte musicali fa si che qualcuno resti sulle sue in attesa della fine dello show.
Dopo una breve pausa ecco ricalcare le assi i tre simpatici musicisti che ci hanno appena salutato sulle note di "Metal Warrior". Alla chitarrà per abbiamo l'acclamatissimo Kenny Powell e così ogni anima presente nel locale al grido di "Omen Omen!" si accalca a ridosso del piccolo stage rendendo la vita difficile alle cameriere del locale...
A vederli suonare non si direbbe affatto che i musicisti e lo stesso vocalist abbiano appena finito uno show durato già un'ora abbondante e così si riparte alla grande con pezzi che hanno fatto la storia come "The Curse", "Dragon´s Breath", "Ruby Eyes (Of The Serpent)" arrivando poi a qualcosa di più recente come "1000 Year Reign" estratta dall'ultimo "Eternal Black Dawn".
A questo punto non c'è n'è più per nessuno il gruppo è in palla, l'intesa tra pubblico e band è ottimale, la temperatura del locale pure, nel senso che si raggiunge il punto di fusione del formaggio per fare la fonduta, ma questo pare non importi a nessuno. Tra urla, riff, cori e acclamazioni il concerto scorre via che è un piacere e si chiude brillantemente con "Battlecry" e "Teeth Of The Hydra".
Alla fine ci resta il ricordo di un'ottima serata, del carisma dei musicisti, dell'epic metal che ci scorre ancora nelle vene e un pò di puzza di sudore, facilmente lavabile dalla pioggia che ci attende all'uscita dal locale.
Come vuole la prassi concludo con: "E vissero tutto felici e (Heavy Metal) contenti".

Foto: Assedium - Phantom X - Omen

Report a cura di Paolo Manzi