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Tankard + Irreverence + Eviscerate - 9/29/2006 - Rainbow Club - Milano

Tornano in Italia in questo venerdì sera di fine settembre i "Kings Of Beer", accompagnati da un quartetto di band nostrane, tra cui spiccano sicuramente per importanza i milanesi Irreverence.
La lunga serata a suon di alcol e thrash si apre invece con i Dystopya, local act a cui spetta l'ingrato compito di suonare davanti agli addetti ai lavori e poco più. Ciononostante la band fa comunque il suo dovere, trascinata dal singer Luca Gherardi, presentando il loro disco d'esordio, "Always Remember Me", con convinzione e senza farsi troppo scoraggiare dalla scarsa presenza sottopalco. La loro esibizione si conclude con la cover di "Domination", brano tratto dal tanto acclamato "Cowboys From Hell" dei Pantera.
A seguire ecco un altro gruppo locale, ovvero gli Alterhate, a testimonianza della florida scena milanese, che continua a sfornare band anche di buon livello (lasciando stare i Lacuna Coil, basta pensare a Node, Soul Takers, Macbeth, ed anche Irreverence).
L'affluenza di pubblico non cambia molto (e rimarrà così fino al momento dei più quotati Irreverence), mentre la proposta del quartetto è più moderna, con richiami a Nevermore, ma anche ad In Flames e gruppi della scena nu metal, influenzata insomma da diverse correnti. I brani proposti, estratti dal loro disco "Error Code", non sembrano riscuotere un gran successo tra il pubblico, mentre man mano arriva l'ora dei bresciani Eviscerate.
La band, promotrice di un death/thrash di stampo classico, ha alle spalle due demo e due mini-cd, ed è quindi ancora in attesa di pubblicare un album vero e proprio. Tuttavia fa valere la sua esperienza ormai decennale nell'underground italiano offrendo uno show più che onesto, che ripercorre un pò la breve discografia del gruppo con brani come "New Birth" , "Death On My Life" e la conclusiva "Invasion".
L'atmosfera si fa più calda (e non solo in senso figurato) quando la gente inizia a riversarsi nel locale per assistere all'esibizione degli Irreverence, freschi del loro secondo full-length "War Was Won". Ed è proprio con la titletrack del nuovo disco che i quattro si presentano al pubblico, che inizia ad accennare qualche focolaio di pogo in mezzo al locale, mostrando in questo modo l'apprezzamento verso il nuovo lavoro della band.
Il gruppo meneghino da parte sua è piuttosto in forma, ed offre un ottimo spettacolo passando per brani vecchi e nuovi, grazie ad una prestazione convincente di tutta la band, guidata dal frontman Riccardo "Ricky" Paioro. E' bello vedere come il pubblico si faccia coinvolgere dallo show, c'è da dire che a partire dagli Irreverence anche i suoni sono migliori, e così si prosegue andando a pescare tra "War Was Won", "Target: Hate" e "Totally Negative Thoughts" altri brani di grande impatto sugli spettatori presenti, fino ad arrivare alla conclusione con la cover della ormai celebre "Es Gibt Kein Bier Auf Hawaii" di Onkel Tom, a cui avrebbe dovuto prendere parte anche Gerre, assente però per l'occasione.
Ma per vedere il robusto cantante dei Tankard salire sul palco bisogna aspettare solo una ventina di minuti, il tempo di preparare la strumentazione ed ecco infatti comparire la band tedesca, davanti a un pubblico più che raddoppiato.
La festa alcolica della band più birraiola della terra parte dal nuovo disco con "We Still Drink The Old Ways", subito acclamata dai numerosi thrasher presenti nel locale, e via poi a raffica con pezzi del calibro di "Zombie Attack" e "The Morning After", tratti da album ormai lontani, ed ancora le ben più recenti "Need Money For Beer" e "Slipping From Reality", davanti ad una folla entusiasta, tra pogo selvaggio, birra a volontà (e pure il lancio di un reggiseno), mentre qua è là ogni tanto compare sul palco lo scatenato batterista degli Irreverence.
Da subito si vede che il singer teutonico è in gran forma, nonostante la mole salta senza tregua per tutto il palco, scherza col pubblico e mette spesso e volentieri in mostra il suo fisico da accanito bevitore di birra, il tutto senza un attimo di sosta. In questo clima da osteria si continua quindi con "Maniac Forces", la nuova "The Beauty And The Beast", l'immancabile "Die With A Beer In Your Hand", per un'esibizione di grande intensità.
Dopo altre perle del calibro di "Alcohol", "Space Beer", "Chemical Invasion" e proseguendo con "Poison" ed una trascinante "Freibier" la band si concede una meritatissima pausa, prima di rientrare in scena e chiudere con "Alien" ed "(Empty) Tankard", sulla quale molta gente del pubblico (e della crew) diventa protagonista salendo a cantare sul palco. Termina così la prova senz'altro molto convincente della band tedesca, che come sempre sa divertire ed intrattenere al meglio i suoi supporter, certamente appagati e soddisfatti dal concerto di Gerre e soci.
Unico neo della serata, non certo imputabile alle band, la caduta di un ragazzo del pubblico su di una fotografa, incidente che dopo lo spavento iniziale pare per fortuna essersi concluso senza gravi conseguenze.


Foto:
Tankard
Irreverence

Report a cura di Marco Manzi

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