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Tool + Mastodon - 11/12/2006 - Mazda Palace - Torino

Grande attesa per il ritorno dei Tool in Italia giustificata da molteplici aspetti; innanzitutto le dichiarazioni del leader Maynard James Keenan che aveva recentemente detto che questo sarebbe stato il vero tour dei Tool promettendo spettacolo, in secondo luogo la capacità della band di riuscire a coinvolgere un sempre crescente numero di persone pur interpretando un genere assolutamente anticonformista e infine la presenza di un guest di livello come i Mastodon. Iniziamo proprio da qui… Il quartetto di Atlanta si esibisce davanti ad un palazzetto non ancora completamente gremito per un ora scarsa. Il repertorio della band spazia esclusivamente dagli ultimi due “capo”lavori “Leviathan” e “Blood Mountain”; il sound è devastante, le canzoni vengono interpretate con precisione, impatto e buona presenza scenica. Tra i pezzi più coinvolgenti segnaliamo Iron Tusk, Sleeping Giant e la superba Hearts Alive con la quale i nostri chiudono un concerto forse un po’ troppo “metallico” per una parte del pubblico presente, ma che li conferma in stato di grazia!
Ma eccoci ai Tool… autori di una prova “superiore”; quasi due ore di concerto interpretati con una perizia tecnica eccellente, un groove spaventoso e un coinvolgimento unico. Eh già perché il cantante Maynard Keenan non è un personaggio qualunque, lui si permette di cantare per tutto il concerto con un microfono incastrato in una maschera anti gas, di rivolgere la parola al pubblico solamente in un paio di occasioni giusto per ringraziare, eppure i Tool rapiscono il pubblico! Come fanno? Semplice, suonano con grande affiatamento grandi canzoni e poi si concedono qualche aiutino. Il concerto dei Tool non è solo spettacolo sonoro ma anche visivo; Dietro i quattro musicisti infatti emergono quattro pannelli che proiettano immagini “malate” che si sposano alla perfezione con la musica dei nostri, i cambi di luce sono curatissimi e poi ci sono due laser verdi che sopra le nostre teste creano effetti visivi allucinanti! Inutile soffermarci sulla straordinaria prestazione tecnica dei nostri; la scaletta rimanda a quanto già sentito nelle date di giugno; grande spazio al recente 10,000 days con Vicarius, Jambi, The Pot e Rosetta Stoned; Lateralus è rappresentato, oltre alla omonima song, da Schism; di Aenima apprezziamo tre pezzi mentre l’esordio Undertow viene chiamato in causa dalla titletrack.
Dei Tool ci è piaciuto proprio tutto: suoni, scaletta, luci, immagini persino il merchandising! Concerto dell’anno!!!

Report a cura di Matteo Cereda

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