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Opeth + Amplifier - 12/15/2006 - Live Club - Trezzo sull’Adda (MI)

Niente di nuovo da promuovere, eppure rieccoli qua gli Opeth, dopo un estenuante turnè americana hanno deciso di passare a trovarci ancora prima di tornare a festeggiare il Natale a casa.
I fans italiani da anni legati in modo speciale alla extreme-progressive band svedese, non si tirano indietro nemmeno questa volta e partecipano numerosi all’evento di Trezzo. Andando con ordine però parliamo degli special guest Amplifier; già visto poco più di un mese fa dalle nostre parti, il trio britannico, autore di un progressive metal/rock a tratti psichedelico, non convince come in passato. E’ la scarsa resa sonora che satura le chitarre e nasconde la voce per più di metà concerto la causa di tutto, infatti nel finale, quando i suoni si fanno un po’ più puliti, gli Amplifier riescono coinvolgere il pubblico! Le note di Ghost of Perdition introducono gli Opeth sul palco ed è già delirio. Il quintetto svedese, che presenta il nuovo drummer Martin Axenrot, offre la solita prova maiuscola che ci si aspetta dagli Opeth. Tecnicamente impeccabili e sempre carichi di feeling nei passaggi più introspettivi, i nostri ci regalano un interessante retrospettiva della loro carriera eseguendo un brano ciascuno da Orchid, Your Arms My Erase e Morningrise rispettivamente: Forest of October, When e The Night and the Silent Water.
Entusiasmanti le riproposizioni di Bleak e Black Water Park mentre Windowpane spezza egregiamente il ritmo con soffuse atmosfere sognanti. Finale dedicato al singolo dell’ultimo disco The Grand Conjuration e dalla superba Deliverance.
Gli Opeth anche questa sera hanno svolto in maniera perfetta il loro compito regalandoci un concerto ricco di emozioni e per di più il leader della band Mikael Akerfeld si è rivelato finalmente anche simpatico intrattenitore e non solo grande professionista, dispensando battute fra una canzone e l’altra. Completi!!!

Report a cura di Matteo Cereda