Tradate, cittadina situata a metà strada tra Varese e Milano, dal 15 al 20 giugno è stata teatro di una singolare manifestazione che ha voluto coinvolgere più realtà da quella della musica alternativa (rock e Metal) al fantasy (con la proiezione del film di Peter Jackson Il Signore degli Anelli), proponendo spazi per fanatici di moto, offrendo spazio a Web'zine fan club e a chiunque avesse a che fare con il mondo della musica e non solo. Tutto questo lo si deve all'associazione Senza Fini di Lucro Orpheus, che animata dalla voglia di poter offrire concerti di band di livello professionale a saputo portare sul palco gruppi come Virgin Steele, Dismember, Doomswor, Omen ecc... Tutto questo ad un prezzo accessibile a tutti nel rispetto di quello che dovrebbe essere il vero spirito dell'Heavy Metal e del Rock in generale. Simone, Mattia io ed altri amici siamo partiti lasciandoci alle spalle per un giorno la nostra tanto amata valle per assistere all'evento nella giornata di sabato, giornata dedicata all'epicità ed a quei gruppi tanto "True" che amiamo. Anche il tempo, che all'inizio sembrava dovesse esserci avverso, ci ha risparmiato dalla calura estiva con una coltre di nubi ma senza pioggia. Ecco dunque il resoconto di quelle che è successo.
(Paolo Manzi)
Hyades
Visto che siamo arrivati un po' tardi in quel di Tradate riesco a seguire solo le ultime canzoni di questo gruppo underground italico. Il genere proposto è un thrash di ottima fattura con dei buoni assoli, piazzati molto bene e una sezione ritmica potente sempre in primo piano. La band propone per lo più pezzi propri e una cover degli Exodus. Il suono è buono e il cantante tiene bene il pubblico presente che risponde in maniera egregia.
DoomSword
Ecco salire sul palco uno dei gruppi di testa di questa giornata di sabato:
i nostrani DoomSword. Dall'ultimo concerto in Italia (in quel di Zingonia di supporto ai Falconer a gennaio) la band ha cambiato bassista dopo l'abbandono dello storico Dark Omen. L'inizio del concerto è affidato a DeathMaster che, solo, intona l'epicissima "Song to the Hall up High" come omaggio al leader dei Bathory, Quorthon, recentemente scomparso. Il pubblico canta con lui e concluso questo pezzo il concerto prende il via con "Sacred Metal" brano tratto dall'album di debutto, seguita a ruota da "Heathen Assault" presa dall'ultima fatica "Let the Battle Commence". La risposta del pubblico è grandiosa, tutti cantano incitati da un DeathMaster in splendida forma che tiene alla perferzione il palco e canta come non mai, conferendo ancor più epicità ai pezzi, reinterpretandoli per la gioia dei presenti. Anche il resto della band è in forma con WrathLord che letteralmente distrugge il suo drumkit, dando un'immensa prova di potenza unita ad un'ottima tecnica. Il gruppo propone poi "Onward into Battle" dall'album precedente così come "The Youth of Finn Mac Lool" con il ritornello interamente cantato dal pubblico. Dal nuovo album vengono proposte "In The Battlefield" e "The Siege" mentre la chiusura è affidata ad un medley "Resound the Horn" e "The DoomSword". In conclusione la prova del gruppo, a parte qualche imprecisione, è stata grandiosa, col pubblico che in alcuni punti diventava protagonista per la gioia dell'intera band. Sicuramente un gruppo che dal vivo merita di essere visto almeno una volta.
Omen
Dopo un breve cambio di palco, sono gli storici Omen a prendere possesso dello stage. La band americana autrice di grandi album quale "Battle Cry" è un'istituzione in campo epic. L'apertura è affidata alla storica "The Axeman" che i presenti cantano a squarciagola. Il suono è ottimo, ogni strumento si sente perfettamente, con un basso bello potente che fa dimenticare l'assenza di una chitarra ritmica. La band è in ottima forma e ripropone canzoni da un po' tutti gli album con un occhio di riguardo al capolavoro "Battle Cry" di cui viene riproposta anche la bellissima title-track. Il singer è in ottima forma e incita il pubblico sempre più folto che risponde alla grande, dimostrando un grosso attaccamento al combo. Dopo un'ora e mezza di show la band lascia il palco tra gli applausi del pubblico.
Virgin Steele
L'attesa per gli headliner è breve, infatti in poco più di venti minuti il palco è pronto. Alle 22 precise ecco Defeis fare il suo ingresso seguito a ruota da Pursino e dal resto del gruppo. Lo show era stato preannunciato come un grandissimo evento alla durata di 3 ore. E così è stato. Infatti la band ha suonato per quasi 3 ore di fila, senza un attimo di cedimento, proponendo estratti da tutta la carriera del gruppo, con un occhio di riguardo ovviamente agli ultimi album. Così canzoni quali "Invictus" o la classicissima "Great Sword of Flame" o la recente "Voice as Weapon" infiammano i molti presenti che sostengono egregiamente la band durante tutta la durata di questo lunghissimo show. David Defeis si dimostra un ottimo cantante, capace di dosare correttamente le sue energie, correndo qua e là per il palco continuando ad incitare il pubblico e cantando in maniera praticamente perfetta fino all'ultima canzone. Il chitarrista Pursino non brilla di certo per tecnica ma poco importa, i suoi semplici assoli si incastonano alla perfezione nei vari brani, donando grandi emozioni ai presenti. Defeis svolge ottimamente il suo compito anche come tastierista e la sezione ritmica è impeccabile. Il suono è cristallino, ogni strumento suona perfettamente e nonostante qualche piccolo problema tecnico il concerto fila che è una meraviglia tra le fantastiche "By the Gods", "A Symphony of Steele" e "Kingdom of the Fearless" per la gioia dei numerosi fan accorsi per vederli in questa loro specialissima calata estiva
Report a cura di Simone Bonetti
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.