Scarsa affluenza di pubblico per questa grande data, anche e sicuramente a causa del giorno lavorativo.
Un concerto che si apre nel peggior modo con i Naildown, band finlandese troppo simile ai Children Of Bodom, scarsi di originalità e competenza, seguiti con indifferenza dalla maggior parte del pubblico.
Ma rendono ancor più notevole il salto di qualità dei tedeschi Suidakra.
Un sound eccellente, ottima presenza scenica (correlata alle possibilità del palco), grande contatto col pubblico. Una canzone dopo l’altra riescono a tener viva l’attenzione anche della fascia di pubblico in attesa degli headliner. Una nota di demerito và però proprio ad una gran fetta di pubblico, che ha passato l’intera esibizione pogando, rendendo così difficile per gli altri seguire a modo i tedeschi. Uno show durato quasi un’ora ma assolutamente non pesante, fa temere per la buona riuscita dello spettacolo degli Ensiferum.
Ma all’arrivo in scena dei finnici si dirada ogni dubbio. Aprendo con le forti note di “Blood is the price of Glory”, conquistano immediatamente tutto il pubblico, che si scatena in vivacissimi poghi. Da parte sua il singer si presenta con un cappellino “muccato” molto fashion, e si impossessa subito dell’attenzione del pubblico femminile. Lo show prosegue ininterrottamente con molte canzoni d’impatto tratte dai vari album, come “Treacherous Gods”, “Tale Of Revenge”, “Lai Lai Hei”, “Token Of Time”, “Guardians Of Fate”, “Iron”… uno spettacolo quasi senza pause, sia da parte del gruppo che del pubblico, durato senz’altro più di un’ora, e davvero meritevole.
In conclusione, un grande concerto, grazie anche ad un ottimo accostamento di questi due ottimi gruppi. Da rivedere.
Foto:
Ensiferum
Suidakra
Report a cura di Nana
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