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Haggard + Die Apokalyptishen Reiter + Korpiklaani - 3/30/2007 - Illipse Mittelalter Rock - Illingen (D)

Pazzia, certo…
Partenza di notte subito dopo un concerto a Milano, direzione Nord, più precisamente Illingen, una piccola cittadina in quella parte di Germania chiamata Saar, a est del Lussemburgo e appena sopra quella parte di Francia che come un corno entra in Germania, tutto questo per un concerto di Haggard, Die Apokalyptishen Reiter e Korpiklaani.
Dopo che tutti i componenti del viaggio si sono ritrovati all’ultimo autogrill italiano sulla strada tra le 2 e le 3 di mattina, il viaggio ha veramente inizio.
Oltrepassata la Svizzera e la Francia, si entra in Germania; finalmente arriviamo a Illingen e al nostro albergo dopo quasi 12 ore di viaggio, grazie ad alcuni sbagli di strada.
Dopo un paio d’ore di riposo ci dirigiamo al luogo del concerto, dove, mentre aspettiamo di entrare, mangiamo, beviamo ascoltandoci il sound check, viste le porte laterali aperte; nel mentre non perdiamo occasione di scambiare battute con i vari membri degli Haggard sempre disponibili.
Arrivano infine le 19, e il pubblico fluisce all’ interno dell’ Illipse in maniera piuttosto ordinata verso un’ area d’ attesa interna; poco dopo le porte del salone vengono aperte e mi assesto davanti, appoggiato al palco, assieme ai miei compagni di viaggio.
Poco prima delle 20.30 salgono sul palco i finlandesi Korpiklaani, con le immancabili corna sul microfono del cantante, e l’atmosfera si comincia a scaldare grazie alla loro riuscita miscela di Metal e Folk.
Lo show si apre con un pezzo bello tirato, “Journey Man”, dal buon album “Voice of Wilderness” del 2005, seguito a ruota dall’ apprezzabile “Tervaskanto”, titletrack del prossimo album in uscita a giugno. A seguire vengono eseguiti altri classici del repertorio, tanto per citare “Cottages and Saunas” da “Voice of Wilderness” oppure la ballatissima e festaiola “Happy Little Boozer”, pezzo di apertura di “Tales Along This Road” targato 2006; il delirio arriva però alla fine, con l’undicesimo pezzo proposto per la serata, sto parlando di “Beer Beer”, dove il buon Jonne Järvelä esce fuori spruzzando birra e passando alcune bottiglie al pubblico mentre la band suona.
Performance sugli scudi per tutto il gruppo, che ha saputo tenere il palco in modo egregio e farsi apprezzare dal pubblico tedesco, con quell’atmosfera festaiola che accompagna i loro concerti. Applausi per i Korpiklaani, garanzia di divertimento.
Cambio di palco per accogliere il secondo gruppo, giocano in casa e molta gente è venuta specialmente per loro, sto parlando dei Die Apokalyptishen Reiter, che salgono sul palco circa alle 22 visibilmente carichi.
Dr.Pest prende il suo posto nella gabbia con la tastiera, Fluchs imbracciando la chitarra dietro al microfono, Sir G. alla batteria, Pitrone alla chitarra, Volk-Man al basso e subito cominciano con una piccola parte strumentale e “Friede Sei Mit Dir” opener dell’ultimo “Riders On The Storm” del 2006 dà il via alle danze. I suoni paiono subito molto buoni e il pubblico partecipe, fattori che scaldano ulteriormente la performance dei nostri, che propongono la titletrack “Riders On The Storm”, seguita a ruota da “Barmherzigkeit” dall’ album “Samurai” del 2004. “Soldaten dieser Erde” e “Revolution”, dove il buon Fluchs prende una ragazza del pubblico e la ammanetta nella gabbia col Dr.Pest, continuano lo show. L’ interazione con la gente è notevole, il cantante prende addirittura la mia macchina fotografica e immortala il pubblico.
Lo spettacolo va avanti con altre canzoni prese qua e là dalla discografia più o meno recente della band, citanto “Iron Fist” da “Soft & Stronger” del 1997 e anche un bell’intermezzo di sole percussioni. Notevoli e molto sentite le esecuzioni “We Will Never Die” con inizio in semiacustico da “Have a Nice Trip” del 2003, oppure l’inno dei fan dei Reiter, “Reitermania”, preso da “All You Need Is Love” del 2001. Il concerto, con inviti di persone sul palco, stage diving e battute che ahimè non ho compreso non conoscendo il tedesco, va a volgere al termine con la bellissima “Seeman” dall’ ultimo lavoro e “Ghostriders In The Sky”, cover proveniente dall’ EP del singolo “Friede Sei Mit Dir”, dove Fluchs si presenta sul palco con un cappello di paglia e passa il microfono alle prime file per cantare. Grandi Reiter, ottimo concerto, esecuzione dei sedici pezzi proposti molto buona, una tenuta del palco sorprendente e un coinvolgimento notevole. Consigliatissimi da vedere, cosa che non mancherò di ripetere alla prima occasione.
Ultimo cambio di palco e terza e ultima band per la serata, gli headliner del minifestival, anche loro di casa, band che mischia in modo sapiente Death Metal, musica Classica e musica Medioevale, i tedeschi Haggard; il pubblico nel frattempo è in parte diminuito, segno che varia gente era qui per i gruppi precedenti.
Il gruppo, motivo principale del mio viaggio così lontano al di fuori degli Italici confini, sale sul palco poco dopo le 23.35 con tredici elementi e dopo un piccolo sound check circa a mezzanotte comincia il concerto; come guest all’oboe una mia compagna di viaggio nonché membra del FanClub Italiano.
“All’Inizio è La Morte” apre il concerto, ed è anche il pezzo d’apertura dell’album “Eppur Si Muove” ormai datato 2004; nell’esecuzione il pezzo mi pare più lento del dovuto in alcune sue parti. Secondo brano proposto dall’ensemble è “Prophecy Fullfilled + And The Dark Night Entered” dall’album precedente “Awaking The Centuries” del 2000; subito dopo Fiffi prende il microfono e una torcia per declamare “Statement zur Lage der Musica” sempre dal lavoro prima citato.
E’ giunto il momento del pezzo cantato in Italiano, “Herr Mannelig” da “Eppur si Muove”, brano che noi piccolo gruppetto cantiamo a squarciagola, seguito subito a ruota dopo gli applausi dalla bellissima “Per Aspera Ad Astra” dallo stesso album, pezzo molto apprezzato dai presenti. Il duo iniziale dell’album “And Thou Shalt Trust The Seer” del 1997, quindi le canzoni “The Day As Heaven Wept + Origin Of A Crystal Soul”, è il passo successivo del concerto, che precede un altro dei pezzi preferiti dai fan, “The Observer”, del 2004, e molto sentito soprattutto dal gruppetto del fan club italiano. “De La Morte Noir” dal loro primo album, precede un altro dei pezzi che preferisco, si tratta di “Eppur si Muove”, dove anche qui, come in precedenza negli altri concerti tenuti dalla band dopo la vittoria dell’Italia ai mondiali (e dalle mie fonti anche il giorno dopo è accaduto lo stesso), è stato urlato “Campioni Del Mondo”. Il concerto prosegue con “Heavenly Damnation” e “In A Pale Moon’s Shadow”, che precedono una piccola pausa, dopo la quale Asis rientra per chiamare uno per uno tutti i componenti del gruppo, ognuno accolto con applausi prima di riprendere il proprio posto sul palco.
Siamo giunti quindi alla parte conclusiva del concerto, la tripletta “The Final Victory”, “In A Fullmoon Procession” e la titletrack dell’album in questione“Awaking the Centuries” chiudono le due ore del concerto degli Haggard.
In conclusione la band ha suonato al di sotto del livello a cui ero abituato, si è visto in generale una stanchezza, forse per la lunghezza del viaggio che li ha portati in loco o forse per altro, ci son stati alcuni errori come alcuni sbagli di attacchi e di tempo ed Asis ha avuto problemi tecnici alla pedaliera e alla chitarra, ma in fondo è stato uno spettacolo sufficiente e comunque coinvolgente, il pubblico non è andato via deluso. Ottima prova vocale della simpaticissima Susanne, arrivata in alcuni casi a tonalità più alte ma comunque gradevoli, Claudio mattatore assieme a Fiffi, non male la prestazione di Asis e come sempre un grande plauso a tutti gli altri componenti del gruppo, ora attendiamo fiduciosi un prossimo concerto e la presentazione del nuovo attesissimo album.
Bene, son passate da poco le 2.00, radunati gli amici usciamo e salutiamo gli Haggard in partenza per l’Inghilterra, poi torniamo in albergo, da dove la mattina dopo partiamo per tornare a casa, stavolta mettendoci notevolmente meno tempo.
Al prossimo concerto.


Korpiklaani setlist

- Journey Man
- Tervaskanto
- Korpiklaani
- Cottages and Saunas
- Tulikokko
- Pellonpekko
- Happy Littel Boozer
- Wooden Pints
- Juokse Sinä Humma
- Hunting song
- Beer Beer

Die Apokalyptishen Reiter setlist

- Intro
- Friede Sei Mit Dir
- Riders On The Storm
- Barmherzigkeit
- Soldaten dieser Erde
- Revolution
- Sehnsucht
- Erhelle Meine Seele
- Drums
- MMMH
- We Will Never Die
- Wenn ich Träume
- Reitermania
- Iron Fist
- Die Sonne scheint
- Seeman
- Ghostriders in The Sky

Haggard Setlist

- All’ Inizio è La Morte
- Prophecy Fullfilled + And The Dark Night Entered
- Statement zur Lage der Musica
- Herr Mannelig
- Per Aspera Ad Astra
- The Day As Heaven Wept + Origin Of A Crystal Soul
- The Observer
- De La Morte Noir
- Eppur Si Muove
- Heavenly Damnation
- In A Pale Moon’s Shadow
- The Final Victory
- In A Fullmoon Procession
- Awaking The Centuries

Report a cura di Marco “Mac” Brambilla

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