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Dictatoreyes + Disguise + Abgott - 5/11/2007 - Rock House Club - Pescara

Poco dopo le 23, come l'altra centinaia di persone presenti, sono pronta ad assistere al concerto dei Dictatoreyes, Disguise e Abgott. Nelfrattempo vado a prendere una birra e ne approfitto per vedere tutto il locale che mi sembra un ottimo posto per organizzare concerti. Il Rock House Club di Pescara infatti è un locale abbastanza grande e dopo due rampe di scale e mura rosse con poster e volantini, ti lascia davanti la scelta se andare a prendere una birra sulla sinistra oppure andare direttamente al concerto nella stanza sulla destra. Quest'ultima è una stanza ampia, capace di ospitare un gran numero di persone e quando il trio Dictatoreyes comincia a suonare, è già piena. Come sempre il gruppo death metal dà prova di buone capacità tecniche eseguendo pezzi come Blutered Tod, Massen Grab, Frontline e Kriegslaid. Anche la loro presenza scenica è buona ed il pubblico è coinvolto nei limiti del possibile. Dico questo perchè in questa vasta stanza sono disposti, ai lati, lunghi tavoli con panche ed è provato che se il pubblico italiano non è propriamente un fan accanito del gruppo e può essere freddo, beh lo sa dimostare. Il pubblico seduto è una componente della serata degna di nota e non propriamente positiva. Il gruppo suona e le persone stanno sedute lasciano il sottopalco quasi vuoto ma chi è sul palco sa suonare, si sa, e la gente sembra apprezzare. (Bisogna precisare che lo star seduti non corrisponde a disinteresse nei confronti di chi suona).
Dopo questa performance davvero buona che lascia nell'aria odore di metallo, i Dictatoreyes lasciano il posto ai Disguise capaci di un'esibizione migliore dell'ultima volta a Chieti probabilmente per via della qualità audio migliore ed il maggior spazio a disposizione. Cominciano con l'eseguire Into the black void (Sea of vacuous Hulls) e poi Decreasing Pleasure per passare a una ben suonata Dead For brought Death e raggiungere il massimo coinvolgimento del pubblico con la cover della famosa Mother North. Il tutto è ben suonato ed interpretato e la risposta degli spettatori migliora incredibilmente: qualcuno lascia addirittura i posti a sedere e si dà ad un pogo sfrenato sotto il palco che durerà fino alla fine del seguente pezzo, Late, e della loro esibizione. Dopo una breve pausa è l'ora degli Abgott. La loro carica esplosiva li caratterizza sin dall'inizio, i reduci del pogo riprendono possesso del loro posto sotto il palco e le teste si muovono vorticosamente già dalle prime note di Kronos Cosmic Throne. La presenza scenica del gruppo è davvero buona ed Agamoth, il frontman del gruppo sa come coinvolgere il pubblico. Dopo Church Of Necrophilism, Experimenten In Evil e la ferocissima 9th Gate, il pogo continua ma il caldo comincia davvero a farsi insopportabile. Molti cominciano ad abbandonare il locale, qualcuno -come me- va a prendersi una birra fredda ma la performance finisce con Htohtaza, The Eye e Nocturnal seguite da un pubblico dimezzato. Nonostante tutto gli Abgott continuano a suonare alla grande, concludendo con i pezzi From Thy Beyond e No Mortiis.
Tutto finisce come ogni degno concerto: rumore del pubblico, face painting sciolto, temperatura elevata, fiumi di birra e rimbombo nei timpani. Mi avvicino al frontman che scende dal palco, Agamoth, per scambiare due parole e chiedergli le impressioni della serata. Si mostra soddisfatto, non troppo scandalizzato per il fatto del pubblico seduto (mi ricorda giustamente che ci troviamo in Italia) e mi parla bene dei gruppi che hanno suonato per primi. Dopo una breve chiacchierata riguardo i loro testi scritti al contrario e due risate, tipiche di chi sa anche prendersi poco sul serio, lo congedo e lascio la stanza del concerto. Fuori al fresco ci sono decine di raggruppamenti di metallari che, lontani dal caldo asfissiante, cercano di prolungare la serata tra una sigaretta e una birra, scambiandosi le impressioni del concerto.
L'opinione comune afferma che è stata una serata riuscita. Concordo.

Report a cura di Cristina Alexandris