Il giorno prima, mercoledì 4 Luglio, carico il mio amico in stazione a Milano e si parte per un’altra epopea in terra germanica. La meta di questa volta è Geiselwind, dove si terrà appunto il Battle of Metal.
Per strada è successo di tutto, lavori in corso, sole, freddo, pioggia, Heidiland.. comunque, con un ritardo non troppo ampio sulla tabella di marcia, siamo arrivati a notte inoltrata al posto dove si è tenuto il festival, per infangarci con l’auto nel prato scelto per montare la tenda, imprevisto superato grazie all’aiuto di alcuni presenti. Dopo birra e mangiare si va a dormire un po’ umidi ma contenti in attesa del giorno dopo.. ormai alle 2.30 del mattino.
Bene, ecco arrivato il giorno dei primi concerti, colazione, pranzo a base di grigliata, sempre all’umido visto che di bel tempo ancora non se ne parla, arrivo di un altro amico già in germania da alcuni giorni e arriva l’ora di entrare nell’area festival, dove arriviamo quando il primo gruppo ha appena cominciato il suo concerto.
I Legio Mortis sanno tenere il palco in modo discreto, con il loro misto di Death, Black e in qualche passaggio Thrash metal, cominciano a scaldare il pubblico ahimè non troppo numeroso, che comunque apprezza l’esibizione dei sei tedeschi. Vengono proposte canzoni dal passato della band, tipo la buona “Return of Evil” e altre dal nuovo disco in uscita, come “Time to Suffer” e “Into the Shadows”. La Band suona bene, e i suoni più che buoni fanno la loro parte, 45 minuti intensi e tutto sommato una degna apertura del festival.
Mezz’oretta di cambio palco e il narratore del gruppo intruduce i Winterdome, band di Hannover che propone un Folk Metal con influenze Ghotic e tematice fantasy, beh una sorpesa molto piacevole per me, che non posso fare altro che godermi la buona esibizione dei sei componenti del gruppo. Canzoni buone e dinamiche si susseguono una all’altra, con azzeccati inserti di violino e voce femminile, così da trascinare il pubblico in un’atmosfera festosa facendo a tratti dimenticare la pioggia. I vari pezzi estratti dal loro unico album “Weltendämmerung”, posso citare ad esempio “Land der Nacht”, rendono bene, i musicisti sanno utilizzare al meglio le proprie qualità e i suoni si mantengono buoni. Sicuramente da rivedere molto volentieri.
Eccoci quindi arrivati al pezzo forte della serata; dopo 45 minuti di preparativi, allestimento palco con una scenografia di tipo navale, ecco arrivare i beniamini di casa, gli In Extremo, gruppo in attività da vari anni e molto seguito in Germania, magari un po’ meno conosciuto da noi, autore di un veramente efficace folk metal con influenze rock e cantato in tedesco.
L’esibizione è ai massimi livelli, il pubblico è tutto per loro e canta a squarciagola i testi delle canzoni e, come mi raccontava un ragazzo conosciuto là, è una festa, con giochi pirici, fiamme e interazione col pubblico. Non molte volte ho assistito ad uno show di questa intensità, sono rimasto molto colpito, i numerosi musicisti della band si conoscono alla perfezione e si muovono da una parte all’altra del palco senza sosta mentre suonano. La buona giornata per i suoni continua anche ora ed ogni strumento si sente perfettamente, tanto che la perfezione del suono delle cornamuse e dell’arpa a volte mi fa venire il dubbio di un playback.
Lo show è incentrato sulle più belle canzoni dell’ensemble, hit come “Horizont” e “Erdbeermund”, per non parlare di “Vollmond” e “Liam”… Il pubblico partecipe al massimo. Molto piacevoli i pezzi “Ave Maria” e “Spielmannsfluch”, con le cornamuse a dettare i cori, ma l’apoteosi per me c’è stata con “Herr Mannelig”, canzone folk tradizionale ripresa anche dagli Haggard, ma qui cantata dagli In Extremo in tedesco e utilizzando anche strumenti di stampo medioevale a fiato e a corde. Un’ora e mezza all’insegna del divertimento e della festa, tanti applausi meritatissimi per un gruppo di indubbio valore, forse non per tutti, e magari alla lunga un po’ ripetitivi con le cornamuse, ma sicuramente promossi come uno dei concerti migliori del festival, visto anche il grande calore del pubblico verso una delle band più gettonati da queste parti.
Umidi e infreddoliti, ma con il morale alto dopo la giornata positiva, a parte il meteo, si torna alle tende e dopo quattro chiacchere e delle birre a dormire in preparazione del giorno seguente.
Foto:
Winterdome
In Extremo
Report a cura di Marco “Mac” Brambilla
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.