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Landrock Festival 2007 - 7/21/2007 - . - Venas di Cadore (BL)

Dopo le mille traversie derivanti da un viaggio lungo 3 ore sotto il sole del caldo pomeriggio di luglio arriviamo nel paesino di Venas di Cadore (700 anime ai piedi delle Dolomiti), grazie alle solerti indicazione (leggasi cartelli grandi e visibili) troviamo subito il parcheggio col punto di raccolta per le navette che ci porteranno alla location. Sì perchè questo evento non si svolge in un tendone o un parcheggio e nemmeno in un palazzetto, ma in una location tra le più belle che abbia mai visto: un vecchio forte della Prima Guerra Mondiale che un'associazione mantiene in ottimo stato, con tanto di cucina per piatti caldi (panini e patate fritte) e posto per campeggiare gratuitamente. Il costo dell'evento risulta solo di 4 euro (compresa una bibita e il servizio navetta di andata e ritorno) e la cosa dovrebbe fare pensare quegli organizzatori che fanno pagare molto di più solo per far vedere in un locale un gruppo cover.
Arrivo che sta suonando il primo gruppo che spazia tra molte cover rock (tra le altre Europe, Guns, Deep Purple, Led Zeppelin ed Ac/Dc) usando due cantanti che si alternano sul palco. L'impressione non è delle migliori, complici la giovane età e dei suoni non perfetti, lo show non decolla e le canzoni proposte non convincono. Ne approfitto per fare un giro per il posto e salutare parecchia gente conosciuta in un'atmosfera da vera festa metallica. Presa una birra e un panino (dai prezzi veramente economici) mi appresto a seguire lo spettacolo proposto dai friulani Scarecrown.
La band di Pordenone, forte di un nuovo lavoro in uscita, propone un'oretta di concerto veramente sopra le righe. Suoni belli potenti, scaletta molto azzeccata (che spazia dai brani dei mini ai nuovi pezzi inediti) ed una Antonella (vocals) in forma contribuiscono ad esaltare gli ancora pochi presenti. Spero in un roseo futuro per loro in quanto sono una delle realtà emergenti più promettenti della nostra penisola.
Dopo una breve ma interessante interpretazione da parte di un attore locale che racconta la storia del forte è la volta dei power metallers vicentini Raising Fear, premetto che la loro proposta non mi fa impazzire ma devo ammettere che i 5 si sono difesi egregiamente con una scaletta fortemente improntata sui vecchi brani di Mythos e su parecchie cover (Angel Witch e Stand Up And Shout su tutte). Da notare la cara e vecchia Ace Of Spades con alla voce come ospite Ciardo dei DeliriumXTremens.
Dopo un veloce cambio palco è la volta dei special guest patavini Soulpit, il corto show dei deathsters veneti si divide equamente tra brani del primo mini e brani inediti del nuovo lavoro in uscita. Suoni belli potenti ma un'unica pecca: la voce di Lucifero sicuramente molto fuori forma, ma d'altronde la serata storta può capitare a tutti. Sull'ultimo brano dei padovani comincia a cadere la pioggia che comunque non inficerà sullo show degli headliner e padroni di casa DeliriumXTremens.
E' quasi mezzanotte che fa la sua entrata in scena il combo bellunese, la gente (alla fine ci saranno circa 200 persone) comincia ad assieparsi sotto il palco per prepararsi allo show dei tecno hate death metallers, complici i suoni pressoché perfetti i cinque ci distruggono con le loro canzoni piene d'odio. La scaletta alterna pezzi dell'ottimo mini di debutto Cyberhuman, del full lenght appena uscito CreHated From Nothing e qualche cover (impreziosita dalle prove di cantanti precedenti come ospiti) e sicuramente vede sugli scudi soprattutto il batterista Thomas, un'autentica macchina da guerra. Lo show si protrae per quasi due ore con un finale da vera festa, la cover di Highway To Hell presenta sul palco i cantanti di tutti i gruppi che hanno suonato nella giornata a fare i cori, ma la situazione dopo poco degenera e sul palco si ritrovano una quarantina di esagitati a fare festa.
In definitiva una gran bella giornata di metal underground italiano, un'ottima organizzazione, un posto che dir poco è stupendo e della gente eccezionale hanno contribuito a fare di questo festival una graditissima sorpresa nel panorama delle manifestazioni estive della nostra musica preferita. Sicuramente un evento da supportare e godersi a pieno.

Report a cura di Stefano "Demonaz" Pastore

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