Prima data in assoluto per la folk metal band irlandese nel nostro paese e buona affluenza di pubblico, complice anche l'entrata gratuita, in un posto che dire suggestivo è poco.
Insime a Venigallia ed Hobbiton, la festa celtica di Oliero è la più grossa ed importante del vicentino e richiama spettatori da tutto il nord Italia e il colpaccio degli organizzatori ha fatto affluire nella serata di domenica un buon numero di metalheads.
I Cruachan salgono sul palco con una decina di minuti di ritardo ed un pubblico già numeroso che si assiepa sulle transenne e ai lati del palco. Complici una buona forma e dei suoni più che discreti il sestetto stupisce subito il pubblico con il loro celtic metal, pubblico che risponde calorosamente ad ogni segno di coro, battiti di mano ed headbanging.
La scaletta ripercorre un pò tutta la storia della band da Tuatha Na Gael del 1995 (omaggiata con To Invoke The Horned God e The First Battle Of Moytura) all'ultimo The Morrigan's Cult del 2006 (The Brown Bull of Cooley, The Morrigan's Call e The Very Wild Rover). Il vero climax lo raggiungono con i brani del loro capolavoro Pagan del 2004, un boato accoglie sia la stupenda Michael Collins che Some Say the Devil is Dead. Da brivido la versiona acustica della toccante Bloody Sunday e molto simpatica la loro versione dell'inno irlandese a cappella (prima volta che la cantavano, infatti parevano tutti abbastanza impacciati e alticci).
Tecnicamente esibizione molto buona e carica con Keith Fay (cantante/chitarrista) in gran forma soprattutto sulle parti in scream dei lavori vecchi ed un batterista che macinava chilometri sul suo drum kit. Unica nota negativa, purtroppo, Karen (seconda voce femminile e cori) veramente insipida e poco adatta all'impatto live del gruppo.
Sono rimasto stupito da quante famiglie (con bambini ed anziani) sono rimasti fino alla fine a vedere lo show degli irlandesi applaudendoli al termine. E poi dicono che sia la musica del diavolo....ma poi sono i Cruachan che sostengono che il diavolo è morto!!
Report a cura di Stefano "Demonaz" Pastore
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