Prima tappa in terra italica per questo tour dedicato agli amanti delle sonorità classiche, il mio arrivo al locale mi si presenta un pubblico veramente esiguo. Col proseguire della serata il New Age si riempirà ma, purtroppo, senza superare le 100 unità.
Gli After All sono il gruppo di apertura e suonano davanti ad una decina di persone, peccato perchè la proposta del gruppo belga (attiva da quasi 20 anni) pur non brillando per originalità non è affatto male. I nostri ci propongo un thrash metal molto anni '80 con chiari riferimenti a band come Testament ed Exodus, soprattutto il cantante Piet Focroul pare vocalmente un clone di Chuck Billy. I tre quarti d'ora a disposizione della band scorrono via veloci, ma la band si fa valere.
Un veloce cambio palco porta davanti ai nostri occhi la band più attesa della serata: gli americani Agent Steel. Il quintetto, forte dell'ultima uscita Alienigma, si presenta subito in forma smagliante. Bernie Versailles e compagni paiono subito a loro agio sulle assi di un palcoscenico e sciorinano una prestazione tecnicamente impeccabile. La band spazia in tutta la sua discografia (dai classici dei primi due album all'ultimo lavoro) con una padronanza degli strumenti allucinante, dei veri mostri di bravura. L'unica, a mio parere, pecca rimane il cantante Bruce Hall (ex Steel Prophet) poco a suo agio sui vecchi capolavori come Agent Steel, Taken By Force o Never Surrender; già molto meglio sui brani tratti da Alienigma. Sicuramente la ban è comunque in grande forma e pronta a salire la scalata verso il trono del power/speed/thrash.
Per ultimi, alla fine sarà un co-headlining tour delle due band americani, salgono sul palco i veterani Vicious Rumors. Il quintetto statunitense si dimostra in palla e sfodera da subito una prestazione ottima, escludento i problemi al microfono del cantante James Rivera (ex Seven Witches ed Helstar) che si dimostra un ottimo frontman e un'ottima ugola. La band di Geoff Thorpe (Guitars) ci delizia con un concerto imperniato sull'intera carriera del gruppo senza predilire un album in particolare. Si passa dalle primordiali Soldiers Of The Night (1986) e Digital Dictator (1988) all'ultima Sonic Rebellion (tratta dall'ultimo Warball, 2006). Stupenda la parte di assoli che ha coinvolto, uno alla volta, tutti i membri della band. Questa sera ho visto veramente una band in forma ed in grado di competere con i grandi nomi della scena metal, non per niente sono nella scena da quasi 30 anni.
Unica nota dolente il pubblico, di certo non quello delle grandi occasioni. Dispiace vedere così poca gente per un gruppo che, a modo suo, ha fatto la storia del nostro genere musicale. Ma si sa, se non sono gli Iron Maiden la gente non si muove....
Report a cura di Stefano "Demonaz" Pastore
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