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U.D.O. + Primal Fear - 10/15/2007 - Alcatraz - Milano

Dopo il successo di Dimmu Borgir ed Amon Amarth il lunedì offre un seguito di tutto rispetto: il piccolo grande Udo Dirkschneider e la sua band, accompagnato dai Primal Fear e dai trevigiani Burning Black. Com'è naturale aspettarsi il pubblico è molto ridotto rispetto alla serata precedente (anche perchè è appunto lunedì), ed i Burning Black si esibiscono davanti a pochissime persone. Io stesso entro nel locale quando ormai la mezz'ora a loro concessa sta per finire, ma a parte i suoni un pò troppo alti per quel poco che riesco a vedere la band dà un buona impressione.
Passata una buona mezz'ora è il turno di Ralf Scheepers e dei suoi Primal Fear, che dopo una breve intro danno subito inizio al concerto con la nuova "Sign Of Fear". Intanto il pubblico inizia lentamente ad aumentare (ma credo che alla fine difficilmente abbia superato le cento/centocinquanta unità), e la band tedesca pare in gran forma, passando da "Rollercoaster" a "Running In The Dust" mentre i fan cominciano a scaldarsi.
Scheepers ricorda al pubblico che la band ha sette album da cui attingere, e la lunga scaletta dello show passa un pò per tutta la discografia, fermandosi in particolare su "Nuclear Fire", che è proprio la canzone seguente. La convincente prova del quintetto trova continue conferme nella voce dello stesso singer, ma anche nella prestazione di Randy Black e in generale di tutto il gruppo, che dopo qualche altro pezzo recente propone brani come "Angel In Black" ed "Iron Fist", seguiti dalla titletrack del nuovo album, uscito lo scorso mese.
"Battalions Of Hate" segna l'inizio della seconda metà di questa esibizione, fra il crescente gradimento del pubblico, che incita sempre più spesso la band. Prima del break per la presentazione della band, grazie anche a brani come "Final Embrace" e l'inno "Metal Is Forever", il pubblico è già bello carico per Udo e compagni. Ma non è ancora finita, e uno Scheepers veramente in grande spolvero ci offre altri tre brani, chiudendo tra gli applausi con "Eye Of An Eagle" dopo circa un'ora e mezza.
Poco di più è il tempo sfruttato dagli U.D.O., che fanno la loro entrata in scena tra il fumo artificiale con l'intro del nuovo disco, che sfocia naturalmente nella stessa "Mastercutor". E' immediato l'impatto scaturito dalla potenza che sprigiona dal vivo la band del carismatico ex-Accept, che si presenta con la sua tenuta mimetica davanti ai fan già tenuti in caldo dai Primal Fear.
"24/7" precede il primo dei grandi classici davanti a cui ci si troverà di fronte nel corso dell'esibizione, "They Want War". Mentre si prosegue a buon ritmo con un ottimo responso da parte dei presenti, il coinvolgimento sale a dismisura quando arriva il primo pezzo dell'era Accept, "Princess Of The Dawn", in cui Udo si diverte a rendere partecipe gli spettatori, i quali rispondono alla grande. Dopo un paio di brani tratti dal nuovo album, è il momento del guitar solo di Igor Gianola, che permette agli altri di riposarsi un attimo, mentre nel finale si unisce l'altro chitarrista Stefan Kaufmann (ed ex-Accept).
Il fatto che ci sia poca gente al concerto, anche se l'entusiasmo dei presenti non manca, permette di notare di tanto in tanto tra il pubblico presenze come Mikael Stanne dei Dark Tranquillity, headliner del festival che si tiene la sera seguente, e lo stesso Ralf Scheepers, che si godono tra un autografo e una foto lo show di uno degli uomini che più rappresentano l'Heavy Metal.
Ancora un paio di brani recenti, "Thunderball" e "We Do For You", ed è poi la volta del solo di Francesco Iovino alla batteria, preludio ad un gran finale veramente ricco e intenso. Si comincia dunque con "Man And Machine", e già l'atmosfera si carica sempre più, con il piccolo frontman che ormai ha l'intero locale in pugno, proseguendo con "Animal House" e una grandissima "Metal Heart", cantata da tutto l'Alcatraz prima del break.
Al rientro, dopo "Holy" è il momento di "Balls To The Wall", il cui successo è tale che fuori scaletta Udo (avendo evidentemente ancora tempo) si lascia convincere a chiudere con un altro grande capolavoro, "Fast As A Shark". Anche qui si scatena il delirio dei fan sotto il palco, finendo ottimamente una serata in compagnia di due band veramente in ottima forma.
Udo ha dimostrato di saperci ancora fare, soprattutto di crederci fino in fondo ed è ancora pienamente degno di essere ricordato come uno di quei personaggi che hanno lasciato un marchio indelebile nella storia del Metal. Ma anche i Primal Fear in questo tour da co-headliner hanno avuto modo di far vedere di che pasta sono fatti, ed il bilancio della serata è ampiamente positivo sotto molti punti di vista.
Insomma per chi questa sera si trovava all'Alcatraz ne è valsa sicuramente la pena!

Foto:
Primal Fear
U.D.O.

Setlist Primal Fear:
1) Sign Of Fear
2) Rollercoaster
3) Running In The Dust
4) Nuclear Fire
5) Face The Emptiness
6) Seven Seals
7) Angel In Black
8) Iron Fist In A Velvet Glove
9) New Religion
10) Battalions Of Hate
11) Demons & Angels
12) Fighting The Darkness
13) Final Embrace
14) Metal Is Forever
-----------------------------
15) Blood On Your hands
16) Chainbreaker
17) Eye Of An Eagle

Setlist UDO:
1) Mastercutor
2) 24/7
3) They Want War
4) Bullet And The Bomb
5) Heart Of Gold
6) Princess Of The Dawn
7) Vendetta
8) One Lone Voice
9) Gianola's guitar solo
10) Thunderball
11) We Do For You
12) Iovino's drum solo
13) Man And Machine
14) Animal House
15) Metal Heart
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16) Holy
17) Balls To The Wall
18) Fast As A Shark

Report a cura di Marco Manzi

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