Questa sera al Music Drome (ex-Transilvania) di Milano si rivedono finalmente dal vivo i Doomsword, nel decennale della loro carriera ed all'unica data italiana (oltre a questa solo due festival tedeschi), per presentare finalmente dal vivo anche il nuovo disco "My Name Will Live On", uscito dopo ben quattro anni dal suo predecessore. Ad accompagnare i Doomsword troviamo I più longevi ma meno prolifici Wotan, che promuovono invece il loro secondo album, intitolato "Epos".
Questi ultimi aprono quindi questa serata epica partendo da "Dark Centuries", già sul mini-cd d'esordio e reinserita in "Epos", seguita dal singolo "Vae Victis", che ha aperto la strada all'ultimo lavoro della band. I fans che man mano iniziano ad aumentare di numero sembrano apprezzare il concerto del quartetto dall'esperienza quasi ventennale, che prosegue nello show sfoderando le cartucce migliori dei due dischi a loro disposizione.
Un pò statici sul palco e poco propensi a rivolgersi al pubblico, ma non mancano però elementi particolari nella scena, tra armature, elmi ed armi che accompagnano le canzoni e richiamano le gesta descritte nei brani della band, e questo mantiene l’atmosfera creata dai brani della band. L'esibizione si protrae per un'ora e mezza, tra pezzi come "Under The Sign Of Odin's Ravens", "Spartacus" e "Hussard De La Mort", ed il pubblico risponde comunque in generale con un certo interesse, fino ad arrivare alla conclusione con "Iron Shadows".
Spazio quindi ai Doomsword, veri protagonisti in questo anniversario particolare, che hanno modo di festeggiare tornando davanti ai proprio fan in una delle purtroppo rare occasioni live offerteci da Deathmaster e compagni. Tra gli spettatori, di diverse nazionalità, c'è pure una piccola colonia greca, tra cui membri dei Battleroar (molto amici della band), ma a quanto sembra la folla è poco meno di quella della sera precedente in occasione della data dei Korpiklaani.
Nel rinnovato e fin troppo lunimoso Music Drome si apre quindi con “Sacred Metal”, e l’accoglienza più che calorosa dei presenti si fa subito sentire, e si vede quando il cantante passa ai saluti ricordando la ricorrenza di oggi. La nuova “Days Of High Adventure” precede “Heathen Assault”, e nonostante la lunga assenza dalle scene c’è da dire che i cinque ci sanno sempre fare, fornendo una bella prova al suo pubblico, che non si fa certo pregare ad incitare il gruppo.
Ovviamente un certo spazio è dato ai pezzi nuovi, che rendono dal vivo anche più che sul disco, e tra questi spunta invece la ben più datata “Warbringers”, proseguendo tra l’entusiasmo dei fans, che possono vedere una band comunque in forma, in particolare nel duo Deathmaster/The Forger (continuamenti incitati dagli spettatori), ma in generale di tutta la band, facendo passare in secondo piano la prestazione dei Wotan di poco prima.
Da qui in poi arriva il meglio, a partire da “In The Battlefield” ed “Onward Into Battle” si moltiplicano le mani alzate e i cori del pubblico sempre più carico, per poi proseguire così con l’ottima “Gergovia” e le gesta di Vercingetorige. Chiudono in bellezza “Odin’s Hail” e logicamente “The DoomSword”, e resta poco da dire se non che la band ha dato molto in questa serata ed è stata senz’altro ricambiata dal responso datogli dal pubblico.
Peccato solo che alla fine chiunque si trovasse nel locale è stato sbattuto fuori in fretta e furia nel giro di cinque minuti... esigenza dovuta ai fighetti che aspettavano in coda fuori dal locale, un trattamento non certo elegante nei confronti della band, così come di chi è venuto al concerto.
Foto:
Wotan
Doomsword
Scaletta Wotan:
1) Dark Centuries
2) Vae Victis
3) Wrath Of North
4) Under The Sign Of Odin's Ravens
5) Drink In The Skull
6) Lone Wolf
7) The Cave
8) Spartacus
9) Dream Of Maxen
10) Hussard De La Mort
11) Ithaca
12) Lord Of The Wind
13) Iron Shadows
Scaletta Doomsword:
1) Sacred Metal
2) Days Of High Adventure
3) Heathen Assault
4) Claidheamh Solais (Sword Of Light)
5) Warbringers
6) Steel Of My Axe
7) Luni
8) In The Battlefield
9) Onward Into Battle (On The March Again)
10) Gergovia
11) Resound The Horn: Odin's Hail
12) The DoomSword
Report a cura di Marco Manzi
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