Novembre è gia iniziato da vari giorni e il freddo si sente, ma in questo mio primo concerto qua al Rainbow di Milano ci penserà del buon metal a scaldarmi.
Entro nel locale che gia un buon numero di persone è presente, e poco prima delle 1930 sul palco ecco salire i giovani Sturm Und Drang, band finlandese con un età dei membri che si attesta sui 15-16 anni e con un album all’attivo.
Subito è chiara la proposta dei 5, un onesto power-heavy ben suonato e che lascia intendere buone cose per il futuro. Apertura con “Broken” subito seguita dalla coinvolgente titletrack dell’ album “Learning To Rock”, che spazza via i dubbi sulla validità della formazione.
La setlist scivola via che è un piacere poi con la buona “Rising Son” e la classicheggiante “Indian” dove le doti vocali del singer Andrè Linman, impegnato tra l’altro in pose che ricordano il connazionale Alexi Lahio, si fanno sentire, per arrivare poi a una cover, la maideniana “Fear of The Dark”, cantata a gran voce dal numeroso pubblico presente.
Chiusura affidata a “Forever”, quindi applausi più che meritati per un gruppo di cui credo sentiremo di nuovo parlare.
Mezz’oretta nemmeno di cambio palco e la semplice scenografia del gruppo seguente appare ben chiara, 4 “troni” ad effige di violoncello e una batteria arretrata al centro.
Sulle note dell’opener dell’ultima fatica discografica, cioè “World Collide” si apre il concerto degli Apocalyptica per il piacere di un Rainbow ormai praticamente pieno; i 4 violoncellisti scatenano da subito una forte energia sui loro strumenti e il buon Mikko Siren alla batteria non è da meno.
A seguire la prima delle “cover” della serata, “Refuse/Resist” gia dei Sepultura, ed entrata da tempo nei classici proposti dai finlandesi e l’headbanging comincia a far da padrone, così come sul secondo nuovo pezzo proposto, “I’m Not Jesus”, su disco cantata da Corey Tailor ma qui proposta solo strumentale, come tra l’altro sarà per tutto il concerto. Da notare che ormai i sedili cominciano ad essere utilizzati ben poco, visto che i prodi finlandesi, a parte Antero, inquietante con i suoi occhiali scuri e l’aria tenebrosa, si muovono per il palco arrivando quasi sul pubblico con i loro strumenti.
Con “Fight Fire With Fire” si va poi ad omaggiare il primo gruppo che ha ispirato gli Apocalyptica, cioè i Metallica, immancabile l’ennesimo boato della folla ormai tutta presa dal concerto, che non amnca di apprezzare anche la seguente “Grace”, fresca di quest’anno e l’ottima “SOS”, su disco cantata dalla brava Cristina Scabbia, ma qui, l’unica voce che si sente è quella del pubblico a scandire le parole della canzone.
Grandissima la prestazione anche sulla bella “Repressed”, che catapulta la platea con colpi violenti e precisi sui violoncelli su “Betrayal”, 4 minuti di puro headbanging e teste a girare.
Quasi non c’è tempo di riprendere fiato, “One” altro pezzo dei Metallica, viene suonato per la gioia di tutti, me compreso, che non posso mancare di unirmi al canto dei presenti in questa versione ottimamente riuscita di un gran classico del metal mondiale.
A segure poi altri due brani del nuovo lavoro, “Helden”, omaggio in versione tedesca del classico di David Bowie “Heroes” e “Ion”, che prepara per il successivo massacro di “Seek And Destroy”, altro tributo ai Metallica cantato a squarciagola dal pubblico incitato dai musicisti, Eicca e Perttu in primis, incontenibili sul palco.
Arriva un momento romantico con la dolce “Bittersweet”, che scalda molti cuori di noi freddi metallari… e una buona e veloce “Last Hope” sempre da “Worlds Collide”, precede la mitica “Hall of The Mountain King” per poi tornare al massacro con un altro pezzo storico, “Enter Sandman”, che ahimè devo ripetermi, ma anche qui l’ovazione del pubblico si fa sentire moltissimo.
Piccola pausa per qualche minuto di riposo ed ecco i cinque risalire per la parte conclusiva di questo intenso spettacolo; “Nothing Else Matters” unisce in perfetta sintonia pubblico e musicisti, cose serve un cantante quando una platea così canta a questo modo?
Trittico finale con “Life Burns”, “Inquisition Symphony” e la toccante “Seeman”; stavolta è finito sul serio, moltissimi applausi per uno show da ricordare, chi non c’era si è perso qualcosa di veramente emozionante e particolare, consigliatissimi a tutti, veramente uno spettacolo con i fiocchi per una band in piena forma e promossa a pieni voti. A preso spero.
Set List Sturm Und Drang
- Broken
- Learning To Rock
- Rising Son
- Indian
- Fear Of The Dark
- Forever
Set List Apocalyptica
- Worlds Collide
- Refuse/Resist
- I’M Not Jesus
- Fight Fire With Fire
- Grace
- SOS
- Repressed
- Betrayal
- One
- Helden
- Ion
- Seek & Destroy
- Bittersweet
- Last Hope
- Hall of The Mountain King
- Enter Sandman
ENCORE
- Nothing Else Matters
- Life Burns
- Inquisition Symphony
- Seeman
FOTO:
Sturm Und Drang
Apocalyptica
Report a cura di Marco "Mac" Brambilla
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