Cosa può spingere 3 ragazzi ad intraprendere un viaggio di quasi 4 ore d'auto (non per la distanza ma per il
traffico) sotto un violentissimo temporale, una domenica sera d'autunno di quelle che ti passeresti sul divano
a guardare la tv in santa pace? Credo che solo un po' di sano Heavy Metal possa smuovere una persona, e poco
conta che si tratti di band famose come gli Iron Maiden o degli Scream, gruppo bresciano che in questa serata
proporrà cover del ben più noto combo inglese. Dopo qualche oretta incolonnati tra strade statali ed autostrade
e qualche strada presa erroneamente a causa della scarsa segnaletica (d'altronde siamo in Italia), giungiamo in
quel di Cologne, piccolo centro nei pressi di Brescia, più esattamente al Pub Music. Il locala si presenta
subito bene, con un buon palco, e molti tavoli disposti a ferro di cavallo in direzione dello stesso. La parte
adiacente il palco è sgombra per il classico pubblico da concerto, quello che sta in piedi, canta e fa casino.
Purtroppo nel corso della serata tale area resterà quasi completamente sgombera.
Quando arriviamo nel locale la band stava ultimando il soundchek, e l'impianto si dimostra subito ottimo
promettendo un buon concerto.
Alle 22.30 si comincia, dopo l'intro apre le danze seguita da The Prisoner e da The Trooper, la prima cosa che
si nota è l'ottima estensione vocale del singer Sandro. Si prosegue con "Be quick or Be Dead", la band superati
i timori iniziali comincia a sciogliersi, il pubblico invece inspiegabilmente rimane statico, forse hanno avuto
un week end pesante penso io. Nella scaletta vengono inseriti due brani presi dalla discografia personale della
band ed ora è il turno del primo pezzo "The Sacred Graal" tratto da "incoming", il
primo lavoro degli Scream.
Qui il gruppo si rivela per quello che è realmente un band compatta potente, come dimostrano il batterista
Alessandro ed il resto del gruppo. Si riparte con "Infinite Dream" e "Aces High" entrambi eseguiti con maestrìa
come i successivi "The Idle March" e "Wratchild". Tra "Wasten Years" e "Can I Play With Madness" qualcosa
scatta, e tra il pubblico qualcuno comincia anche a cantare, io compreso. E' scattata quella molla che crea
l'atmosfera magica tipica dei concerti Heavy Metal!!! Meglio tardi che mai... Anche la band pare accorgersene e
da qui in avanti sarà il vero spettacolo, complici anche i pezzi che verranno che scuoterebbero anche il più
misantropo e inattivo metallaro. Ecco quindi "The Number of The Beast", "The Wicker Man" e qui si inserisce il
secondo pezzo proprio "Dark Lord" ma nessuno per accorgersene, forse per non fare la figura di quelli che non
conoscono un potenziale pezzo dei Maiden. Si riparte con la discografia Iron Maiden da "Fear of The Dark" e
"Run To the Hills" qui si capisce di essere davanti a dei veri professionisti e noi al gruppo che prova nel
garage sotto casa dopo scuola. Forse per l'ora tarda alcune persone abbandonano il locale perdendosi così "The
Evil That Man Do" e Iron Maiden". Dopo una breve presentazione della band spetta a "Two Minutes to Midnight" e
"Halloweed be The Name" il compito di chiudere la serata. A conti fatti un'ottima serata. Alla fine tutti se ne
sono andati contenti. Peccato per la scarsa affluenza e partecipazione del pubblico che questa volta si è
dimostrato di non meritare l'ottimo show proposto da questi ragazzi. Speriamo che la prossima volta abbiano
anche loro i giusti onori.
Report a cura di Paolo Manzi
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