Il 2 Marzo eran passati per Milano i Nightwish, stasera invece è di scena proprio l’ex cantante di quella popolare band, sto parlando di Tarja Turunen, che nel suo tour promozionale è passata anche per l’Italia, per allietare e affascinare i suoi numerosi fan.
Arrivo al locale come al solito prima dell’apertura e vedo subito nella coda, per altro abbastanza lunga, per entrare alcuni fan con mazzi di rose per la singer finlandese.
Arriva l’apertura e appena entrato nel locale milanese vedo che il concerto sarà tenuto sul palco B, e nulal da dire, visto che comunque la presenza di gente risulterà infine notevole, ma non da riempire totalmente l’Alcatraz a capienza praticamente dimezzata.
L’apertura delle danze è affidata a Doug Wimbish, anche bassista di Tarja, che sale sul palco solo per un esibizione totalmente strumentale, condita da numerosi Fuck You Geroge Bush durante uno dei brani. Ad accompagnare lo strumentista di colare salgono poi sul palco altri musicisti della cantante, il chitarrista Alex Scholpp, il violoncellista Max Lilja e alla batteria il signor Mike Terrana, sicuramente uno dei batteristi che più apprezzo come feeling con lo strumento.
L’esibizione si protrae per una mezz’oretta scarsa e i 4 lasciano poi il palco tra vari applausi per l’esibizione di tecnica appena finita.
Ecco venire il turno per il vero e proprio gruppo di apertura per questo tour, i finlandesi Passionworks, che, a quanto mi han detto, hanno un discreto seguito in madre patria. La proposta dei 4 si assesta su un metal gothic molto leggero. A parte la presentazione visiva dei 4, molto particolare (vedesi ad esempio la singer Harriet vestita di seta blu con in testa uno strano copricapo di pelouches con le orecchie…), la proposta non è del tutto male, forse un po’ troppo soft e leggera, a tratti scontata, ma parte del pubblico pare gradire, e comunque l’esibizione è pulita e gli 8 brani proposti dai 2 dischi della band scorron via senza intoppi; applausi dal pubblico anche a loro.
Finalmente arriva l’ora che tutti stavano aspettando, tutti son eccitati ed in fibrillazione, le prime file non si contengono e urlano per inneggiare alla loro beniamina.
Parte l’intro, tutti son ai loro posti e Tarja fa il suo ingresso sullo stage tra le ovazioni generali.
Quello che noto fin da subito, oltre ai suoni veramente ottimi, è il miglioramento in fatto di carisma e di tenuta del palco di questa donna, vorrei spiegarmi meglio, ho veramente notato come Tarja abbia quasi del tutto abbandonato quell’atteggiamento da primadonna e superstar che aveva in tempi passati, dispensando sorrisi al pubblico, dialogandoci assieme, insomma un netto miglioramento da questo lato, che le fa meritare un sacco di punti in più.
L’esibizione è veramente di grande livello, muovendosi su molti brani di “My Winter Storm”, che in ascolto non ho trovato chissà cosa, ma qui in sede live han avuto un impatto migliore, forse anche grazie al livello dei musicisti e a quell’animale da palco chiamato Mike Terrana, che ci mette del suo dietro alle pelli, dando quella carica in più alle composizioni, e brani dalla precedente esperienza musicale della bella finlandese, leggasi Nightwish.
Troviamo quindi l’apertura con “Lost Northern Star”, oppure “Pasion & The Opera” dal lontano “Oceanborn” e qui con un effetto ancora più carico (grazie Mike), il singolo “I Walk Alone”, molto riuscito, oppure molto d’effetto è stato quando Tarja da sola al pianoforte ha eseguito la buona “Oasis”, emozionando la platea. Non mi ha convinto su disco, e qui nemmeno, la cover di Poison di Alice Cooper, ahimè canzone veramente rovinata, non ci siamo, mentre ho sentito di nuovo finalmente una “Wishmaster” eseguita come si deve.
Che dire, ribadisco di nuovo l’ottima prova di Tarja e di tutti i suoi musicisti, fratello Toni alla seconda voce, seconda chitarrae percussioni compreso, Maria Ilmoniemi alle tastiere e gli altri gia nominati all’inizio; i migliori della serata… sicuramente Tarja e Mike Terrana…
Che posso dire… la “sfida” ravvicinata tra Nightwish e Tarja, finisce leggermente in vantaggio per quest’ultima, anche se non avrei disdegnato una presenza più numerosa di brani più carichi.
Set-List Tarja:
01. Lost Northern Star
02. Little Phoenix
03. Passion & The Opera
04. Minor Heaven
05. Nemo
06. I Walk Alone
07. Ciaran's Well
08. Our Great Divide
09. Phantom of The Opera
10. The Reign
11. Sing For Me
12. Oasis (piano + vocal)
13. Poison (Alice Cooper Cover)
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14. Wishmaster
15. Die Alive
FOTO:
.: PASSIONWORKS
.: TARJA
Report a cura di Marco "Mac" Brambilla
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