A primavera ormai inoltrata, in una calda notte di maggio, giungono i padri indiscussi del grindcore, nonché vecchie glorie e maestri assoluti in fatto di efferatezza, Napalm Death. E chi portano con sé? Nientemeno che i Suffocation, una delle più grandi e devastanti brutal death band di sempre, insieme alle nuove leve Warbringer, giovanissimi ma dediti ad un notevole old school thrash. Risultato: concerto affollatissimo, atmosfera rovente (all’interno del locale la temperatura era davvero alle stelle, e non solo a causa del caldo) e devastazione pressoché totale, per una serata che non ha concesso alcuna tregua al nutrito numero di fans presenti.
Si inizia con gli americani Warbringer (purtroppo non ho assistito all’esibizione di un’altra gloriosa band, gli italiani Cripple Bastards) che, pur essendo gli unici della serata a non aver vissuto gli anni ottanta, sembrano appartenere a quel periodo storico. Suonano thrash con la stessa grinta e determinazione che possedevano le giovani band degli anni ottanta, solo che lo fanno ai giorni nostri. E lo fanno bene. Lo dimostra la buona risposta di un pubblico che non ha fatto mancare il proprio supporto.
All’ingresso dei Suffocation la temperatura è alle stelle e il pubblico decisamente pronto a scatenare l’inferno. La band non si fa attendere e inizia a macinare i suoi poderosi e velocissimi riffs, dimostrando di non aver risentito affatto del passare degli anni, di essere ancora in piena forma e, soprattutto, di non aver ceduto a qualsivoglia compromesso sonoro. Il growl di Frank Mullen è possente e cavernoso, la batteria spara raffiche di blast beats a velocità assurde e le chitarre sono pura cattiveria, soprattutto in fase solistica.
In scaletta, oltre a brani dell’ultimo album, non sono mancati alcuni cavalli di battaglia che hanno decisamente infiammato il pubblico, intento a dar vita ad un pogo devastante.
I Napalm Death non sono certo da meno e, con la furia delle più scatenate e violente hardcore bands, spazzano via quel poco che è rimasto in piedi dopo il passaggio dei colleghi Warbringer e Suffocation. La loro esibizione è un susseguirsi di note lancinanti e devastanti, oltre le quali c’è solo il caos., “Unchallenged Hate”, “You Suffer”, “Suffer The Children”, “From Enslavement to Obliteration” e “Scum” sono solo alcune delle perle di rara violenza che la band ha proposto, per poi concludere con “Nazi Punks Fuck Off” (cover dei Dead Kennedys) e la devastante “Siege Of Power”.
Sarebbe riduttivo chiamare una tale esibizione semplicemente “concerto”, si è trattato in realtà di un vero e proprio viaggio all’inferno, dal quale si ritorna completamente spossati e increduli per la devastante ferocia a cui si è assistito. Questo è certo.
Foto:
.: Suffocation
.: Warbringer
Report a cura di Antonio Giangrasso
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