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Alter Bridge + Mellowtoy - 6/17/2008 - Fillmore - Cortemaggiore (PC)

Grande attesa per la prima volta in Italia degli Alter Bridge e neppure la concomitanza della sentita sfida calcistica Italia-Francia e una location bella, ma decentrata come il Fillmore di Cortemaggiore, frenano l’entusiasmo di numerosi appassionati del quartetto americano.
Dopo una breve ma intensa esibizione dei milanesi Mellotoy che riscaldano il pubblico con il loro nu metal potente caratterizzato da pezzi dal forte impatto sonoro con l’alternanza di parti vocali rappate, urlate e melodiche, ecco salire sul palco gli acclamati Alter Bridge che si presentano al pubblico pressoché in concomitanza con il secondo gol italiano alla Francia targato De Rossi, scatenando il putiferio generale sulle note di “Come To Life”; i suoni appaiono sin da subito potenti grazie al muro creato dalla sezione ritmica composta dal bassista Brian Marshall e dal batterista Scott Phillips senza ovviamente trascurare i superbi assoli melodici di un ispirato Tramonti e la splendida voce di Myles Kennedy. La band originaria di Orlando parte subito aggressiva e concentra i propri sforzi sull’ultima release discografica “Blackbird” dalla quale vengono estrapolate delle ottime versioni di “Brand New Start”, “Coming Home”, “When Tomorrow Come” e “Break Me Down”. Nonostante sia impegnato anche nelle ritmiche di chitarra il palestrato Myles Kennedy risulta la sorpresa più lieta della serata con un esibizione priva di sbavature e una presenza scenica via, via sempre più convincente, dimostrandosi uno dei singer più dotati dell’intera scena heavy rock, grazie alla varietà di registri vocali cui può attingere. Spazio assicurato anche per il bellissimo disco d’esordio della band, grazie alle incandescenti “Find The Real” e “One Day Remains”, mentre i momenti di maggior patos vengono regalati durante le esecuzioni di ballate come “Broken Wings”, “Watch Over You” e “Blackbird” in cui le splendide melodie di Tremonti si abbracciano alla perfezione con l’ugola calda ed espressiva di Kennedy. Da applausi anche la cornice di pubblico, in grado di elevare ulteriormente l’atmosfera generale dello spettacolo, cantando dalla prima all’ultima nota i vari brani proposti e raggiungendo il culmine dell’entusiasmo nelle trascinanti “Rise Today” e “Open Your Eyes”. La band si congeda con la bella notizia di un vicino ritorno nel nostro paese previsto per novembre, confermandosi anche dal vivo una delle realtà più belle dell’heavy rock moderno, provare per credere!

Report a cura di Teospire

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