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Folk Stone + Flash Blood + Tyran + Guests - 9/6/2008 - Centro Sportivo - Carugate (Mi)

Settembre, la stagione dei grandi festival è volta al termine, si torna alla vita normale, casa lavoro, lavoro casa, per i più fortunati scuola!
E questo è l'ultimo week end appunto prima che anche gli studenti ricomincino la propria attività. Ci lasciamo alle spalle grossi eventi come Gods of Metal, Evolution Festival, Rockin Field e tutti i grandi nomi d'oltralpe... Prima che anche questa pagina di diario si chiuda definitivamente resta solamente questo piccolo evento in quel di Carugate. La location è ottimale, il centro sportivo offre un ampio prato, un bosco per stare all'ombra e nel suo piccolo non manca niente, stand per birra e panini merchandise per i gruppi e addirittura qualche cd usato in vendita a prezzi davvero convenienti (per chi compra!).
Anche il palco si rivelerà davvero ottimo sia sotto l'aspetto dei suoni che per le luci se a questo aggiungiamo che l'evento è interamente gratuito non resta che alzare il cappello a chi si è prestato per l'organizzazione. Nonostante però il concerto sia appunto gratuito passano assolutamente inosservate le prove degli opener Guelder Rose e dei Parkingsons. I primi decisamente giovani, devono ancora torvare la loro giusta dimensione on stage, ma la grinta e l'impegno ci sono, il tempo farà il resto. La prova dei secondi invece può definirsi ottima sul piano tecnico, encomi particolari vanno al tastierista ed al batterista. Tuttavia una proposta più jazz orienteted con brani decisamente prolissi non fa breccia nei pochi presenti che seguono di striscio questa esibizione. Il registro cambia verso sera quando finalmente un pò di gente inizia ad arrivare mentre stanno per salire sul palco i Tyrant, fautori di un metal vecchi stampo, molto orecchiabile e ben strutturato. Sprigionano tanta energia grazie all'impegno del vocalist e del guitar player! Ottima prova che però raggiunge l'apice con la cover di "Ace of Spades" dei Motorhead, nonostante la band abbia proposto sicuramente brani altrettando validi sebbene meno famosi. Ci aspetta poi un'ora di cover dei Poison in compagnia dei Flash Blood. Uno show ricco e pittoresco dove la band ripropone il meglio del repertorio dell'act della Pennsylvania.
Quando finalmente è l'ora degli headliner, il pubblico, quello vero, si fa vedere. I Folkstone, con questa data giungono ad una delle tappe conclusive del loro tour. Sono partiti in sordina, accrescendo la loro fama data dopo data. Si sono fatti avanti prepotentemente in un mercato, quello italiano, composto per la maggior parte da esterofili. Gli stessi esterofili che però non hanno disdegnato una proposta unica nel suo genere (nel nostro paese) e cantata in italiano. Solo per questo la combriccola bergamasca ha il diritto di passare alla storia. Viene riporposto tutto il repertorio completo da "Folkstone", "Briganti di Montagna", "In Taberna" la splendida "Rocce Nere" e l'immancabile cover di Angelo Branduardi "Vanità di Vanità". Dal momento che lo show era all'aperto i bardi della val Seriana hanno offerto un momento di spettacolo pirotecnico, accompagnato dalle ormai familiari cornamuse. Uno spettacolo intenso, ricco di momenti esilaranti grazie alla simpatia del cantante Lorenzo aiutato da tutta la band! Per rendere l'idea ecco le parole di una persona che, senza conoscere assolutamente nulla della band, ha assistito ad un loro show per la prima volta:"È una musica che non lascia scampo, ti prende l’anima, la spoglia di ogni inutile orpello, risveglia l’istinto primordiale della libertà ed infine ti trasporta in un mondo magico di terra e fuoco. Una musica potente, come le montagne cui si ispira, accogliente come la madre terra. Un’esperienza che non si riesce a mettere in un cassetto con l’usata indifferenza del “lunedì mattina”. Cosa dire di più???? Solo che un concerto dei Folkstone è una roba da non perdere se non li conoscete … poi, una volta ascoltati, non li abbandonerete più!

Foto:

.: Folk Stone
.: Tyrant

Report a cura di Paolo Manzi

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