Il portale della musica Heavy Metal

www.holymetal.com
 
 
sei in Home » Live report » titolo dell'intervista
Torna indietro

Thin Lizzy - 10/6/2008 - Rolling Stone - Milano

E' scontato ricordare che i Thin Lizzy, band seminale per l'Heavy Metal, il 4 gennaio del 1986 persero per sempre l'unico e vero frontman del gruppo, ovvero quel Phil Lynott che tanto ha dato e avrebbe potuto dare alla scena Hard 'n' Heavy ma, fortunatamente a metà degli anni '90, Gorham & Co., decisero di riportare in alto il nome dei Thin Lizzy, anche senza l'indiscusso leader.
Ed è così che, nel 2008 possiamo ancora gustarci le perle del gruppo irlandese, ora composto dal cantante/chitarrista John Sykes, dallo storico chitarrista solista Scott Gorham, dal drummer Tommy Aldridge (dall'illustrissimo curriculum) e dal nuovo bassista (perso il virtuoso Mendoza), sono poche le bands che, pronti-via, possono eseguire capolavori del calibro di "Jailbreak", "Don't believe a word" oppure "Waiting for an alibi" che, anche se inizialmente penalizzati da un'acustica confusa, rivelano che il gruppo è tutt'ora in forma nonostante l'età avanzata.
Poi, il buon Aldridge, chiede e ottiene che il suo volume sia alzato e, allora il concerto inizia a spiccare il volo attraverso brani che hanno scritto la storia del nostro genere, come "Are you ready", "Sha la la", "Bad reputation" ecc...
John Sykes, è un buon frontman, che, con il piglio giusto e il cantato molto Lynottiano esegue con precisione gli innumerevoli classici della band, anche Gorham è veramente su di giri con i suoi solos mentre è superfluo sottolineare il drumming terremotante di Tommy che, ci regala il suo solito assolo prima con le bacchette, poi a mani nude in stile "Bonzo" Bonham.
Allora avanti con le emozioni come sul lentone "Still in love whit you" oppure con "Dancing in the moonlight" fino ad arrivare al pezzo più famoso, che fa scatenare i presenti, "The boys are back in town", il concerto scorre veloce, ed è già tempo di chiudere prima dei bis con l'immancabile "Cowboy song".
Il quartetto ritorna on stage per regalarci ancora grande Hard Rock con "Emerald", brano a cui ad esempio i Maiden devono molto, chitarre gemellate in primis, si prosegue con un'energica versione di "Stone cold", ed è ora di chiudere con la stupenda e sognatrice "Black rose", che per un attimo ci fa sognare la verde isola di smeraldo...
In definitiva un'oretta e mezza di storia dell'Hard Rock, come solo bands dell'importanza storica dei Thin Lizzy possono impartire, il tutto, come ricorda John Sykes dedicato ha chi ci ha lasciato, "...The king of rock... Philip Lynott".

Setlist:
Jailbreak
Don't believe a word
Waiting for an alibi
Are you ready
Still in love whit you
Sha la la
Dancing in the moonlight
Southbound
Bad reputation
Suicide
The boys are back in town
Cowboy song
Cold sweat
Emerald
Black rose

Report a cura di Alessio Aondio

Archivio Foto

 

Recensioni demo

Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.

Wofango Patacca

Segui le avventure di Wolfango Patacca il boia di holymetal.com