Serata di Halloween, serata di streghe, di dolcetti o scherzetti ma anche di grandi concerti, e al Rolling Stone di Milano ne sta per iniziare uno che ha tutte le carte in regola per entrare nella top eventi metal dell’anno in Italia.
Contrariamente a quanto annunciato precedentemente, poche settimane fa un brusco cambio di orari ci aveva fatto storcere il naso, le 18.00 sono forse un orario un po’ antipatico per chi deve lavorare e soprattutto per chi viene da lontano, tenendo anche conto che alle 17:00 fuori dal locale c’era già una colonna abbastanza numerosa. Fortunatamente questa sera i Dark Tranquillity hanno deciso di registrare il loro secondo DVD quindi gli animi più bollenti hanno trovato in questo fatto una sorta di conforto morale.
La serata non inizia nel migliore dei modi, dopo 1 ora di colonna sotto l’acquazzone milanese tocca ai Fear My Thoughts riscaldare il pubblico affamato di musica, purtroppo però i tedeschi si rivelano abbastanza mosci e privi di iniziativa, il loro metalcore-melodeath oramai non stupisce più nessuno e i venti minuti a disposizione passano ancora prima che ci si accorge della presenza dei simpatici scheletri appesi al soffitto del locale.
Ben più convincente invece è la prova dei Poisonblack, che con il loro gothic metal veloce e trascinante divertono il già abbondante pubblico che risponde benissimo con poghi, cori e applausi meritatissimi. La band di Ville Laihiala dimostra di possedere delle ottime capacità sceniche oltre che a un’originalità ben ferrata nei loro pezzi e i fan seppur dispiaciuti della poca durata dello show hanno apprezzato a pieni voti la loro prova, galvanizzando i musicisti poco dopo la loro uscita dal palco quando hanno deciso di godersi anche loro l’esibizione degli headliner sul terrazzino a lato del palco.
Il locale è oramai colmo e sinceramente non mi aspettavo cosi tante persone questa sera, ma a quanto pare la voglia di apparire in un DVD e vedersi una delle band più in forma del momento ha mosso una grossa fetta di metal heads del nord Italia.
In perfetto orario salgono sul palco i Dark Tranquillity, forti di una scenografia adeguata per le registrazioni, che comprende tra l’altro un maxischermo dove pezzo dopo pezzo vengono proiettate varie immagini simbolo della band. L’esibizione si apre con “The Treason Wall”, dove uno Stanne scatenato fa il suo ingresso sul palco accolto da calorosi applausi e incitamenti della folla e insieme alla successiva e travolgente “The New Build” si crea un chaos prevedibile nelle prime file. La situazione non cambia, anzi degenera ancora di più con le acclamatissime “Wonders At Your Feet” e “Lost To Apathy” che mi costringono a indietreggiare di qualche fila vista anche la presenza di qualche esaltato che coltiva l’hobby del tirare i pugni sulla schiena altrui. In una zona più calma il concerto dal punto di vista musicale risulta molto più piacevole , ed è cosi che viene estratta una “Freecard”, pezzo raro da sentire in un concerto degli svedesi, cosi come la successiva “Inside The Particle Storm”, in entrambi i casi la prestazione dei musicisti è perfetta, un Henriksson decisamente in forma che col suo compagno Sundin crea una coppia di chitarristi da fare invidia a qualsiasi altra band del genere, ottima anche la prova del nuovo bassista Daniel Antonsson che se non si sapesse del suo recente arrivo in formazione sembrerebbe che fa parte del gruppo da anni.
Con “Insanity’s Crescendo” fa il suo ingresso sul palco la bella Nell Sigland (cantante dei Theatre Of Tragedy) che con la sua bellissima voce soave duetta con il ben più profondo Stanne, riproducendo cosi al massimo uno dei migliori lenti del panorama metal, la cosa poi si ripete più tardi con la più recente “The Mundane And The Magic”, altrettanto entusiasmante.
La setlist è studiata davvero bene, c’è spazio anche per la malinconica “Lethe”e per le passate “Dreamlore Degenerate” e “Yesterworld”, pezzi davvero rari da sentire, soprattutto l’ultima che probabilmente non l’hanno neanche mai suonata, a differenza della successiva “Punish My Heaven”, vero e proprio cavallo di battaglia che come al solito scatena il pubblico come solo lei sa fare.
Nel finale oltre al già citato duetto con Nell, c’è spazio per la distruttiva “The Final Resistence” dove uno Stanne colmo di gioia e quasi di commozione si lancia sul pubblico, tenendo ben impugnato il microfono e cantando nonostante la posizione scomoda, lo stesso era successo anche una mezz’oretta prima con “Misery’s Crown” e in entrambi i casi l’esaltazione del pubblico non è stata poca. Una immancabile “Terminus (Where Death Is Most Alive)” chiude un concerto di oltre due ore, emozionante sotto ogni punto di vista, da quello dei musicisti notevolmente soddisfatti e compiaciuti dalla risposta dei fan, e da quello appunto dei fan che hanno visto la loro band del cuore portare uno show ricco di classe e maestria. Chi non c’era dovrà mangiarsi le dita, chi invece era li come premio si ritroverà tra pochi mesi in un DVD che sicuramente verrà acclamato dalla critica vista la benriuscita della serata. Grazie Dark Tranquillity !! Una band che finalmente ha valorizzato il pubblico italiano.
Setlist Dark Tranquillity:
01. The Treason Wall
02. The New Build
03. Focus Shift
04. The Lesser Faith
05. Wonders At Your Feet
06. Lost To Apathy
07. Freecard
08. Inside The Particle Storm
09. Nothing To No One
10. Edenspring
11. Insanity's Crescendo
12. Lethe
13. Dreamlore Degenerate
14. Misery's Crown
15. Therein
16. My Negation
17. Yesterworld
18. Punish My Heaven
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19. The Mundane And The Magic
20. Final Resistance
21. Terminus (Where Death Is Most Alive)
Report a cura di Thomas Ciapponi
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