Evento tutto speciale organizzato per la notte di Halloween, la notte delle Streghe, il Capodanno Celtico, o
per alcuni semplicemente l'ennesima motivazione per fare festa.
Tra le varie opzioni possibili su come trascorrere questa nottata l'accoppiata Folk Stone / Longobardeath in
un noto locale sito tra Milano e Varese è sembrata la scelta più azzeccata!
Piove, ma la pioggia non spaventa il borchiato popolo del metallo che per una sera può passare inosservato,
tra zombie, fantasmi e fattucchiere... risultando quasi "normale".
La serata è aperta da un dj set che passa musica ripescata un pò da tutti i generi che compongono l'hard &
heavy.
Si comincia invece a far sul serio con i Longobardeath in veste di opener d'eccezione ed infatti il
divertimento non manca. Ul Mik, vero asso da palco, non fatica a far decollare lo show tra una battuta e una
canzone, rigorosamente in dialet milanes, il supporto del resto della band è basilare e si conia alla perfezione con la voce del suo frontman.
Gradi le immancabili "Polenta Violenta" e "l'Ass de Picc" mentre lo show, forse un pò troppo breve, si chiude
tra i consensi generali.
Un rapidissimo cambio palco anticipa l'entrata in scena dei protagonisti della serata, il numero delle presenze aumenta ulteriormente e ha inizio la festa.
I Folk Stone, in forma più smagliante del solito, fanno la loro comparsa con quello che ormai è il loro biglietto da visita ufficiale, l'omonima "Folk Stone" appunto originando un uragano tra il pubblico.
Questa sera in particolare i suoni saranno i protagonisti, ottimi sotto ogni aspetto ed il risultato finale è stato
evidente agli occhi di tutti: un concerto che ha quasi sfiorato la perfezione!
Non sono mancati i momenti divertenti dove il vocalist Lorenzo si è lasciato andare in divertenti dichiarzioni alla "Pino Scotto"!
Si tocca ovviamente l'apice con l'acoustic set nel corso del quale il bassista Ferro riesce a fare il suo solito intervento come "Sputa Fuoco", cosa davvero rara in Italia, ma ecco spiegato il perché della presenza di vigili del fuoco nel locale.
Il tutto ovviamente si è svolto in maniera professionale e senza alcun intoppo, quindi lo show è ripartito in chiave "metal", sul finale anche Andrea ha lasciato le percussioni per suonare, per la prima volta dal vivo, la cornamusa. In un futuro non troppo lontano sarà forse possibile assistere ad esibizioni con quattro cornamuse? Staremo a vedere.
Intanto anche questa sera i poeti guerrieri del XXI° secolo possono tornare alle proprie montagne vittoriosi e senza rimpianti per aver offerto un concerto memorabile a tutti i presenti, alla faccia di chi ancora gioca a fare l'esterofilo!
A noi non resta che rincasare cantando Happy Happy Folk Stone!
Foto:
.: Folk Stone
.: Longobardeath
Report a cura di Paolo Manzi
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