Passa dall'Italia il Finnish Fire Tour, mini festival itinerante composto esclusivamente da formazioni, come dice il
nome, finlandesi.
Un'occasione unicadi assistere ad un concerto composto da grandi nomi Kopiklaani e Battlelore e formazioni emergenti
di tutto rispetto, Falchion e Kivimetsän Druidi.
Una serata fresca di autunno inoltrato, cielo limpido e foglie che oramai si trovano più facilmente sui marciapiedi
che sui platani di Via Valtellina, funge da cornice all'evento.
Si parte con i Falchion, la vera rivelazione dell'anno con l'ottimo secondo disco "Chronicles of the Dead"
segnano un punto a loro favore. I brani, riproposti in sede live hanno un tiro davvero eccezionale e fanno subito
presa sui presenti. La sorpresa è vedere uno Juho Kauppinen, che è sempre stato dipinto come il calmo e pacifico
suonatore di fisarmonica dei Korpiklaani partorie scream infernali e cimentarsi in complicati virtuosismi di
chitarra. Da segnalare dietro le pelli la presenza del compagno Matti Johanson anche lui alle prese con un genere
differente rispetto a quello proposto con la band principale. Ma i finlandesi si sa, sono tutti polistrumentisti
dalla nascita e passare da un genere all'altro come cambiare strumento on stage è facile come andare a far spese al
supermarket.
Passa la mezzora a disposizione dei Falchion che scendono tra i palusi e lasciano il posto ai Kivimetsan Druidi.
Questì ultimi si erano già distinti, in maniera non del tutto positiva, solo un anno fa sempre di spalla ai
Korpiklaani. Questa volta dalla loro hanno un tour in più alle spalle, maggior esperienza ed una nuova voce femminile
che in quando a presenza, simpatia e prestazione vocale supera decisamente la precedente vocalist.
La band ha poi appena pubblicato il primi vero e proprio disco "Shadowheart" che sta riscuotendo consensi in tutto il vecchio continente.
Tuttavia, pur partendo prevenuti dalle esperienze del 2007 e riscontrando comunque ancora diverse lacune, il miglioramento di tutta la band c'è
stato. Così le due chitarre suonano in modo più convincente e, con la nuova singer, al fumo si sostituisce l'arrosto,
eccezion fatta per le note più acute che assomigliano più allo squittire di un topo che non ad un ammaliante canto.
Una prova così così ma che lascia comunque ben sperare per il futuro.
Si giunge poi all'ora dei professionisti, i Battlelore non sono certo di primo pelo e possono vantare una
corposa discografia, di cui "The last Alliance" è solamente l'ultimo arrivato. Il loro concerto fatica a partire, un
pò a causa dei pessimi suoni che penalizzano la band, un pò per colpa della proposta del gruppo, più adatta su cd che
in sede live. Forse anche la recente malattia di alcuni membre, che ha fatto cancellare lo show di 3 giorni prima a
Glauchau in Germania ha contribuito a dare l'impressione di trovarsi davanti una band stanca e molto statica.
E' così quindi che nonostante una ricca e varia set list, l'entusiasmo della gente si spegne dopo poche battute e i
due cantanti Kaisa Jouhki e Tomi Mykkänen non riescono a richiamare l'attenzione di un pubblico che si fossilizza per
buona parte della performance.
Tutt'altro effetto è quello degli hedliner sul pubblico, si sta ancora montando il palco quando tutti i presenti si
accalcano a ridosso del palco B dell'Alcatraz. Bandiere finlandesi con la scritta Korpiklaani iniziano a
sventolare e bastano le prime battute di "Wooden Pints" per scatenare il primo pogo.
Anche i suoni, che avevano penalizzato lo show del precedente gruppo, migliorano sensibilmente e la festa può
comiciare.
La serata si condisce di colorito e folklore finnico a base di Metal e Hummpa di cui i Korpiklaani sono al momento i
massimi esponenti.
Un titolo che anche in questa occasione viene riconfermato a pieno titolo grazie ad una band ancora una volta in
forma smagliante che nonostante il tour, non prioprio riposante, riscono ancora a divertire divertendosi a loro
volta. E' forse questa la formula vincente, unita ad una set list studiata ad Hoc che riprende tutti i vari successi
come la mitica omonima "korpiklaani" e l'inno all'alcool "Happy Little Bozer" per finire con una nostalgica "Hunting
Song". Le acclamazioni della fans danno poi la carica per un encore di altri quattro brani e così la chiusura
defintiva spetta a "Li Lea Voibmi" ripescata direttamente da "Shamániac" datato 2002.
Grandi le prove dei singoli membri anche se resta sempre il duo Järvelä / Cane il primo posto per la simpatia
mostrata.
Per una sera anche quest'autunno Milano ha avuto il suo piccolo angolo di Finlandia, non resta che attendere una
nuova calata dei sei sciamani del metallo.
Set List Korpiklaani:
Wooden Pints
Kantaiso
Viima
Korpiklaani
Happy Little Boozer
Tuli Kokko
Northern Fall
Crows Bring the Spring
Palovana
Pine Woods
Paljon on Koskessa Kivia
Cottages & Saunas
Journey Man
Hunting Song
Let's Drink
Midsummer Night
Beer Beer
Ii Lea Voibmi
Foto:
.: Korpiklaani
.: Battlelore
.: KIVIMETSÄN DRUIDI
.: Falchion
Report a cura di Paolo Manzi
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