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Tokyo Blade + Tarchon Fist + Aeternal Seprium - 11/21/2008 - Motorockas - Mozzate (Co)

Serata di puro Heavy Metal al Motorockas di Mozzate, piccolo club ma molto attivo in quanto a concerti di questo tipo, con un trittico di bands veramente molto valide, a cominciare dai varesini Aeternal Seprium, autori tra l'altro di un bellissimo demo, di matrice Epic/Heavy, qui impegnati ad aprire le danze.
Per la verità pochi tra i presenti si godono in piedi la performance del quartetto nostrano, anche se nella mezz'ora abbondante a loro disposizione, dimostrano come si possa suonare Epic Metal in modo dinamico e mai noioso, grazie ai granitici riffs del buon "Unto", nonchè alla cristallina ugola di Stefano, che ci regala anche un omaggio ad una delle band che probabilmente ha più ispirato i nostri, la mitica "Child of the damned" degli statunitensi Warlord. Arriva qualche fan in più per lo show dei bolognesi Tarchon Fist, band sulla carta giovane, ma con componenti plurinavigati, a cominciare da Lucio Tattini, storico chitarrista degli Heavy Rockers Rain, band attiva da più di vent'anni nel segno del più tradizionale Heavy Metal. Abbiamo assistito ad un concerto veramente adrenalinico, molto di più sul palco che tra il pubblico a dir la verità, con il singer J.J. Sangermano, che non si è lesinato per nulla nell'incitare il pubblico, così come lo stesso Lucio si è sbattuto e ha sbattuto fino allo sfinimento la sua sei corde. I pezzi dell'omonimo debut album sembrano fatti apposta per essere suonati in sede live, allora brani come "Metal detector" oppure "Black gold fever" sono perfetti per arringare i fans, (magari non ieri sera, dato il responso stranamente freddino del pubblico), per non parlare dell'attitudine della band, sicuramente rodata ed esperta a calcare i palchi.
Da citare anche la cover di "Breaking the law", tanto per rendere omaggio a chi a inventato quel tipo di Heavy Metal del quale i Tarchon Fist sono fedeli portabandiera, successivamente trova spazio tra le altre anche la tirata "Headshaker" dei Rain, nonchè il primo pezzo scritto dai Fist, "It's my world", dichiarazione d'intenti per un gruppo di inossidabili Rockers, che decide di chiudere il convincente show con un'altra cover, nientemeno che "Highway to Hell", pezzo ideale per tenere alta la tensione fino all'ultimo!
E' il momento degli headliners Tokyo Blade, una delle innumerevoli bands di N.W.O.B.H.M. che hanno avuto un pò di successo negli 80's, per poi scomparire nell'anonimato, salvo poi ritornare con una line up giovane, permettendo a chi adora certe sonorità, di godere ancora di grandissimi brani come "If heaven is hell" oppure "Someone to love". Innegabile che la storia è dalla loro parte, non l'acustica però, che ci lascia per quasi metà concerto con un microfono bassissimo, penalizzando così il già poco dotato singer Chris Gillen, si potrebbe anche aggiungere "echissenefrega", anche perchè quando vengono proposti classici come "Unleash the beast" o ancora "Dead of the night", o addirittura la Rainbowiana "Long live r'n'r", la felicità è tale da superare qualsiasi problema tecnico. Dopo un'oretta di concerto, che ha visto la band metterci comunque l'anima, e sudare con noi, arriva l'immancabile "Night of the blade", vero cavallo di battaglia del gruppo, che chiude una serata trascorsa all'insegna di ottima musica suonata con onestà e passione da tutte tre gli acts che si sono alternati sul palco.

TOKYO BLADE Tracklist:
Monkey's blood
Love struck
Someone to love
Rip it up
Lightning strikes (straight through the heart)
Blackhearts and jaded spades
Death on Main street
Unleash the beast
Dead of the night
Attack attack
Long live Rock 'n' Roll
If heaven is hell
Night of the blade

Report a cura di Alessio Aondio