Oggi lunga trasferta dal natio Ticino verso la renana Basilea, per la data svizzera dei THERION, che si sarebbe tenuta allo Z7 di Pratteln (nei pressi di Basilea, appunto). Dopo aver peregrinato una decina di minuti nella zona industriale della cittadina, abbiamo finalmente individuato dove si sarebbe tenuto il concerto. Fuori dallo Z7, il pubblico è ancora sparuto, ma l’attesa per entrare è palpabile, ma, per non sfatare il mito della precisione svizzera, alle 19 in punto, i cancelli della piccola arena vengono aperti. Una volta dentro, ci confondiamo con la folla e attendiamo l’inizio del concerto, previsto per le 20. Ed ancora una volta, in perfetto orario, incomincia lo show. La serata viene aperta dai norvegesi TRAIL OF TEARS, perché gli OLD DEAD THREE, che avrebbero dovuto incominciare non sono presenti.
I TRAIL OF TEARS, si sono presentati come gothic band. Però il sound da loro proposto è un po’ troppo pesante, per essere definito gothic puro. Diciamo che i nostri sono più black oriented. A parte questo trascurabile dettaglio, il loro concerto, è stato diretto e potente e l’ancora poco pubblico presente allo Z7, ha gradito la loro esibizione. Durante il susseguirsi dei loro brani, abbiamo avuto modo di renderci conto che la melodiosa voce femminile che accompagna il gruppo su disco, è stata sostituita da una seconda voce maschile. Il che toglie qualcosa all’atmosfera che questo gruppo sa creare su cd. Nonostante ciò, non si può certamente tacciare i TRAIL OF TEARS di un giudizio negativo. Peccato solo che il loro show sia durato solo poco più di mezzora.
Alle 20.45, dopo un 15 minuti di pausa, è il turno dei TRISTANIA, e lo Z7, si è riempito. I 7 norvegesi vanno veramente forte, peccato per qualche imprecisione nei suoni. La voce di Kjetil è veramente notevole (il che contrasta con la corporatura minuta e grassoccia del cantante), ma se non fosse supportata dalla bellissima voce di Vibeke (purtroppo a tratti non udibilissima), i TRISTANIA, non avrebbero sicuramente raccolto tutte le ovazioni a loro rivolte dal caldo pubblico basilese. La bellissima ragazza, oltre a cantare divinamente, balla. Con i suoi dolci movimenti, richiama gli alberi mossi dalla brezza. Il sound di questa band è caratterizzato da parti squisitamente atmosferiche alternate ad altre molto pesanti: live, il risultato è stupefacente. I norvegesi, hanno anche proposto un paio di pezzi tratti dal loro nuovo album, che uscirà nei primi del 2005.
Dopo un 45 minuti di concerto, i nostri hanno lasciato un pubblico entusiasta per gli headliner. Verso le 22 è finalmente arrivato il turno dei THERION. Vedere in concerto una band del genere, è una cosa che lascia impressionati. Questo gruppo è composto da 10 elementi, 4 dei quali fungono da coro. Gli altri sei si spartiscono 2 chitarre, basso, batteria, voce maschile e voce femminile. La ragazza che milita in questo gruppo, è un’autentica matrona che occupa gran parte del palco con la sua non indifferente mole. Però appena incomincia a cantare tutta l’ilarità dovuta alla sua stazza svanisce, lasciando spazio ad un’ammirazione senza pari. La sua voce è degna di qualsiasi cantante lirica abbia mai cantato assieme a Pavarotti. Anche il resto del gruppo è grande. Il loro sound è un complesso miscuglio fra più generi musicali che a mio parere, è molto difficile sostenere in chiave live. Il pubblico dello Z7 è in visibilio e i 10 svedesi hanno proposto uno show impeccabile anche dal lato tecnico. Tenendo conto che hanno suonato per più di due ore. Infatti, sembrava non volessero più farci andare a casa: hanno concesso ben 5 bis e una cover dei motörhead. A mezzanotte in punto è finito tutto e noi ce ne siamo tornati a casa soddisfatti e esponendo un solo giudizio: THERION? Da rivedere.
Report a cura di Elisa Mattei
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