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Sabotage + Raising Wind - 12/12/2008 - Motorockas - Mozzate (CO)

Ennesima serata di puro metallo al Motorockas di Mozzate, locale sempre attivo e avvezzo a proporre band magari non molto famose ma, sicuramente di qualità superiore, vedi le vecchie glorie dell' Heavy nostrano, gli integerrimi Sabotage. I toscani, sono introdotti dai Rising Wind, giovane gruppo dedito al Metal classico di stampo Maideniano, che, sta per far uscire il primo Ep e, piano piano cerca di staccarsi dallo status di cover band.
Tante ancora sono le cover suonate dal quintetto, dalle quali, ovviamente, emerge la loro passione per i Maiden, richiamati con "The Wickerman" e "Waysted years", tra l'altro molto ben interpretate dal singer Federico.
Quindi tra una cover famosa, vedi anche "Hail and kill" oppure "Bad to the bone", intervallate dagli onesti brani scritti dai ragazzi varesini, il concerto scorre veloce, e ci fa scoprire l'ennesima buona band di casa nostra.
E' arrivato il momento della storia, almeno quella italiana, poichè grazie ai Sabotage, si può proprio dire di avere assistito ad una lezione, sia di stile che di musica, lezione che, purtroppo è stata seguita da pochissime unità, circa una quarantina, contando anche i disinteressati.
Si parte subito alla grande con "Hot zone", seguita dall'altrettanto storica "War machine", per arrivare alla prima di tante splendide gemme, "Riding through the dark", basta questo trittico di songs per farci capire che l'ensemble fiorentino è in splendida forma, e che la voce di Morby è difficilmente raggiungibile in quanto a picchi di acuti altissimi.
I nostri rallentano un attimo con la successiva "I believe", pezzo stupendo con svariati cambi di tempo, e con un solo nel quale Andy Fois ci dimostra (come se ce ne fosse ancora bisogno) tutte le sue doti tecniche, sostenute da un immenso feeling di Santaniana memoria.
Tutto lo show, per forza di cose, è un susseguirsi di classici, anche perchè i Sabotage con Morby si erano fermati nel lontano '89, allora sotto con pezzi di fiammeggiante Heavy Metal come "Anguish", "Mother" o ancora "It's time".
Menzione d'onore va ad un'altra perla quale "Promised land", brano che se fosse stato scritto da qualche gruppo statunitense o inglese, sarebbe potuto facilmente diventare un classico nel genere, dato il livello eccelso raggiunto nel songwriting dalla band dei fratelli Caroli.
C'è tempo ancora per qualche pagina di storia tra le quali la più gradita è senz'altro "Welcome", pezzo adattissimo per essere eseguito in sede live, così dopo una decina di brani, si chiude la performance dei grandi Sabotage, band che dire sottovalutata è dir poco...
Va dato comunque atto che la band, anche davanti ad uno sparuto gruppo di sostenitori, si è sbattuta e, alla fine il bilancio è sicuramente positivo, almeno per chi, come me, li apprezza veramente molto.
Mi dispiace soltanto che, una band come loro, se ci pensate prototipo ideale della Metal band, con un cantante inarrivabile, un chitarrista talentuoso ed una solidissima sezione ritmica, non abbia quasi mai riscosso il successo che merita, ma che, nel contempo, a vent'anni di distanza siano tornati tra noi, più brillanti che mai, a suonare la loro musica, ci fa capire quanto possa fare la forza della passione!  

Sabotage setlist:
  Hot zone
War machine
Riding through the dark
I believe
Anguish
Mothers
It's time
Promised land
Welcome
Victim of the world
Night killer

Report a cura di Alessio Aondio

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