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Kreator + Caliban - 2/3/2009 - Rolling Stone - Milano

Non lo so ma spesso mi viene da chiedermi se chi organizza i concerti, in questo caso era la Live, li fa apposta per cercare di creare problemi alla gente! Il concerto di martedì 3 febbraio che ha visto come headliner i Kreator è stato paradossale: quattro gruppi che suonano iniziando alle 18,00. Prima di tutto, far iniziare un concerto così presto è impedisce a chi lavora di arrivare in tempo, partendo un po’ dopo si eviterebbe l’apice dell’ingorgo dovuto al traffico. Facendo tutte le corse possibili, includendo non cenare, non lavarsi e andare al concerto con gli abiti che si avevano al lavoro, al massimo si riesce ad arrivare alle 19.00: si perdono per forza i primi due gruppi… però, diciamo, se uno è studente e ha tutto il pomeriggio da buttare, forse, si poteva arrivare in tempo, l’assurdo però succede quando si entra.
Una volta entrati c’è la barbara usanza che vieta di uscire, pena la perdita del biglietto (e anche qui potremmo parlare per ore) ma la vera sorpresa è che dentro non vendono da mangiare (c’erano solo sacchettini di patatine San Carlo a un prezzo esagerato)!
Ma fate un concerto dalle 18.00 alle 23.00 dal quale non si può uscire e dove non viene venduto niente da mangiare? Che cosa vi dice la testa! Va bene ai metallari vivono di musica ma questo non deve essere preso alla lettera!!
…è inutile far notare che di fianco al locale c’era un’ottima pizzeria d’asporto che avrebbe risolto il problema se si fosse potuto uscire… ma chi avrebbe potuto pensare a un piano così complicato…
In ogni caso a parte il fatto che si è tutti a digiuno il concerto parte davvero bene! I Caliban non riscuotono molto consenso anche se propongono una scaletta piena di successi, il loro show si apre con “Nowhere To Run, No Place To Hide” e “I Rape Myself”, due canzoni degli ultimi album della band. Andy Dörner, il frontman, sembra in forma anche se il suo look non è sicuramente coinvolgente, tra la camicia marrone e il ciuffo emo sulla faccia non sembra davvero un Growler! La band, pur sbagliando in qualche passaggio, propone i pezzi migliori degli ultimi album “Life is Too Short”, “I've Sold Myself” e “It´s Our Burden To Bleed” , per passare poi alle canzoni più storiche come “100 Sun”e “Coma”.
Seppur la band ci metta impegno il pubblico non riesce proprio ad accendersi, solo pochi coraggiosi danno sfogo alla loro rabbia in mezzo alla folla! Ecco un breve video sella situazione!
Comunque tra pochi applausi il concerto si chiude con “Stop Running” e comincia l’attesa per uno dei gruppi che ha fondato il thrash metal, dopo aver visto i Destruction a dicembre è ora di ascoltare i Kreator!
Il concerto si apre con “Choir of the Damned” l’intro dell’immortale Pleasure to Kill, ma al posto di “Rippin Corpse” comincia “Hordes of Chaos”: è subito il degenero, sotto palco comincia un pogo che non smetterà mai! Mille è in ottima forma anche perché questa è una delle prime tappe del loro tour. Dopo “Warcurse”, Mille urla al microfono “ARE YOU READY, FOR ANOTHER NIGHT OF, EEEEEEEEEEEEEEEXTRIME AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAGRESSION!!!!” non si capisce più niente, i Kreator suonano magistralmente e i suoni sono perfetti, un fan riesce a salire sul palco e, mentre viene trascinato via dalla sicurezza, rischia di portarsi dietro metà scenografia! “Phobia” e “Voices of the Dead” precedono una violentissima “Enemy of God” che lascerà non pochi lividi su corpi di tutti quelli che si sono buttati nella mischia!
Scena incredibile quando comincia “Plasure to Kill”: una delle guardie non resiste più e si butta anche lei nella mischia! Pogare con uno con la scritta “Staff” sulla schiena ha tutto un altro sapore!!
Lo show è perfetto, musica su musica, botte su botte, “People of the Lies”, “Coma of Soul” e “The Patiarch” non fanno altro che perpetrare questo momento di estasi. Mi ritrovo esausto con “Violent Revolution” e i Kreator hanno ancora un sacco di assi da giocare. Arriva puntuale “Betrayer” seguita da “Amok Run”. Quando dopo poco Mille annuncia “The Flag of Hate”, ecco come è la situazione:

Il concerto si chiude con una magistrale “Tormentor” e tutti così stanchi e contenti possiamo finalmente andare a cena!
Complimenti ai Kreator!

Report a cura di Tommaso Bonetti