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Speciale Finnish Metal Expo 2009 - 2/13/2009 - Kaapelitehdas - Helsinki

Il 13 e 14 febbraio, Holymetal.com è andato per voi alla quinta edizione della Metal Expo finlandese. La “fiera” in sè ha visto una leggera riduzione rispetto agli anni scorsi, sia nel numero di stands che nell'affluenza (probabilmente dovuta anche al bill non proprio eccezionale dell'evento), ma nel corso del weekend si può contare comunque un totale attorno ai 6000 spettatori.




Pur dividendo il festival tra tre diverse location, all'interno della Cable Factory (in finlandese Kaapelitehdas) si è svolto come sempre il cuore vero e proprio della manifestazione: 56 stand che comprendono etichette discografiche, famose marche di strumenti musicali, riviste, portali, radio, e merchandise di vario tipo, aperti al pubblico fino alle 23.
Se il metallaro comune può perdersi tra i classici stand di cd, magliette, accessori, indumenti vari in pelle e borchie in tutte le loro combinazioni, per le band emergenti è un occasione di promuoversi e farsi conoscere, e magari attirare l'attenzione di qualche compagnia e/o promoter tra i tanti presenti, sperando in un contatto discografico o in qualche data dal vivo.





Ci sono poi gli appassionati di strumenti musicali, dalla classicissima chitarra elettrica a basso, batteria, tastiere, si può vedere, provare (ed eventualmente poi acquistare) diversi modelli, attirando qualche curioso quasi al pari delle numerose signing session di artisti contesi tra i vari stand. Troviamo infatti ad esempio Tuomas Holopainen (Nightwish) e i Misery Index (onnipresenti ad Helsinki nei giorni del festival e poi di nuovo in compagnia dei Napalm Death due giorni dopo) al DLX Deluxe Music, stand di uno dei più celebri negozi di strumenti musicali di Helsinki. Il banco Century Media/EMI/Poko presenta gli Eternal Tears Of Sorrow, e ancora lo stand del Nummirock festival, oltre ad un autentico fabbro all'opera (ritratto nel manifesto del festival), vanta la presenza di cantante e chitarrista dei Korpiklaani.





Se questo non basta ancora, è possibile inoltre reperire contatti ed informazioni sui concerti ed i festival estivi (e pure comprare già i biglietti) negli stands di LiveNation, Tuska, Jalometalli o Sauna Open Air, leggersi la propria rivista metal preferita agli stand di Miasma e Sue Magazine (grossomodo i corrispettivi finlandesi dei nostri Metal Maniac e Metal Hammer), vedere il programma radio delle trasmissioni di Noise.fi, o incontrare lo staff del portale Imperiumi. Senza contare poi tutti gli stand commerciali dedicati ad accessori e abbigliamento “del settore”, quali NorthernTribe, Backstreet, Hell-Bunny e Morticia.





Ma entrando più nel dettaglio, facciamo un breve tour di questa esposizione: appena superato il palco principale ci troviamo nell'area dedicata principalmente a labels, promoters e strumenti musicali. Tra questi Spinefarm Records, Pellavarock, Stay-Heavy Records, Jackson Guitars, per citarne alcuni non ancora menzionati.
Lo stand che sembra attirare più la curiosità dei presenti è però ancora quello del Nummirock, con il fabbro e le sue creazioni, tra cui in bella vista anche il simbolo dei Korpiklaani. Ci si può perdere pure osservando le modelle che si aggirano per gli stand, molti dei quali comunque hanno le loro piccole “attrazioni”: il calcetto del club Nosturi, che promuove i concerti in programma nel locale, una specie di “ruota della fortuna” alla Stay-Heavy Records, oltre a bandiere, magliette e gadget vari della EMP.





Questo spiega anche perchè molta gente se ne va in giro con borse di cartone piene di roba, come non vedevo dalla Smau milanese di anni fa. Ma attraversando il corridoio dove si trova il bar/ristorante (unico posto di tutta la fiera dove si può sperare in un pasto decente) si entra nell'altra sala, dedicata invece principalmente a magazine e webzine, promozione di festival e vestiario (aree infatti più apprezzate dalle ragazze).
Qui il tutto è forse meno “pittoresco” e colorato, fatta eccezione per l'originale stand di Imperiumi ed il classico hockey da tavolo finlandese (vi assicuro che è almeno divertente quanto il nostro calcetto tradizionale!) che troviamo da Sue magazine, ma è qui che è possibile acquistare in prevendita i biglietti di Jalometalli e Tuska, informarsi sugli eventi e i prossimi concerti, e perdersi in discussioni sul mondo della musica con lo staff di riviste cartacee e non, scegliendo se bere birra, caffè, o una specie di disgustoso liquore finlandese.





Insomma c'è di tutto e per tutti i gusti, in questa particolare ed unica manifestazione che raccoglie fan della musica estrema di tutte le età, dai giovanissimi ai nostalgici. E vale davvero la pena di spendere almeno un paio d'ore per queste sale, magari tentando la fortuna con qualcuno dei numerosi concorsi che prevedono vincite di biglietti, anche solo per passare una giornata in quella che è stata chiamata la “disneyland dei metallari”. O se siete qui per il festival, per prendervi una pausa dalle esibizioni dei due palchi o dai workshop a tema musicale.





La Finnish Metal Expo (o Helsinki Metal Meeting se preferite), è pensata da chi lavora nel settore della musica metal per chi ascolta musica metal, così come per gli altri “addetti ai lavori” (siano musicisti, giornalisti, fotografi, promoters,...).
E' interessante l'idea dell'evento in sè, una cosa che se venisse fatta in Italia forse sarebbe “snobbata” quasi del tutto, a meno di avere qualche gruppo davvero famoso ad esibirsi durante la manifestazione. Tuttavia, già il fatto di vedere una media di oltre 2000 persone al giorno quando gli headliner sono Ensiferum ed André Matos, nel nostro paese sarebbe credo inconcepibile. Questione di mentalità..
Ma resta il fatto, che oggi come oggi, questo tipo di cose da noi sarebbe possibile solo “di contorno” a qualche evento di una certa portata, magari non ai livelli del Gods Of Metal ma neanche troppo lontano... Una cosa così particolare d'altra parte potrebbe invece fare molto comodo non solo alle “piccole” etichette sparse per l'Italia, ma anche ai vari promoter e agenzie di distribuzione, dato che il contatto diretto col pubblico e con gli altri esperti del settore non potrebbe che essere positivo.
Chissà che magari tra qualche anno non si possa fare un esperimento di questo tipo nel “belpaese”.


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Report a cura di Marco Manzi

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