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Unleashed + Belphegor + Devian + guest - 3/2/2009 - Nosturi - Helsinki

Per promuovere l'uscita del nuovo “Hammer Battalion” gli svedesi Unleashed intraprendono questo mini “nordic tour” che li porta in giro per la scandinavia in compagnia degli austriaci Belphegor, ed ancora dalla Svezia i Devian dell'ex Marduk Erik “Legion” Hagstedt. C'è una certa presenza di pubblico per una serata di questo genere, forse oltre al centinaio a fine serata, in fondo sempre un pò i soliti sostenitori della scena metal estrema in Finlandia.
Ad aprire la serata al club Nosturi, in sostituzione dei Diabolical, ci pensano i giovani Cryptik Reign, gruppo locale che alle 19 sale sul palco ed ottiene i suoi 30 minuti di gloria. Il trio, autore di una musica che raccoglie influenze dal Death metal svedese e dal Thrash tedesco, tutto rigorosamente “old school, ha alle spalle un paio di demo realizzati lo scorso anno, “From The Abyss” e “Witching Warfare”. Nulla di particolare sull'esibizione, un pò statica e vista senza particolare interesse dai pochi presenti, ma non per questo negativa.
Passano pochi minuti, e con l'aumentare del pubblico arriva l'ora dei Devian. Il gruppo, pur giovane, ha dalla sua musicisti di una certa esperienza e due dischi in due anni, l'ultimo, “God To The Illfated”, uscito in Italia poco più di un mese e mezzo fa. Su tutti ad animare lo show sono il singer Legion ed il bassista live Carl Stjärnlöv, che presta la sua voce durante un brano della band svedese. Interessante la prestazione che i cinque offrono nel tempo a disposizione, anche se i suoni a tratti non sono proprio perfetti (problema in comune con la band successiva), ma i tanti blackster con le loro birre in mano e i ragazzini che accennano un piccolo “mosh pit” sembrano soddisfatti.
Puntuali alle nove e dieci, è quindi il momento di accendere la serata con l'unico gruppo non nordico di questa sera, quello che al momento è uno dei gruppi di punta della scena metal austriaca, i Belphegor. La band del trio composto da Helmuth, Morluch e Serpenth ci sa fare eccome, e nell'atmosfera semi/oscura creata dai riflettori e dal fumo ci offrono una setlist ben divisa tra i quattro album della sua discografia. Si parte con “Bleeding Salvation” da “Goatreich”, e subito il frontman Helmuth fa valere le sue doti catturando l'entusiasmo dei fans. Ma nella prima parte dello show la formazione deve ancora fare vedere il meglio, e con quasi metà dei brani tratti dall'ultimo “Bondage Goat Zombie”, uno dei più acclamati è ancora il più classico “Lucifer Incestus”, seguito dalla titletrack dell'album appena citato.
L'ora scarsa a disposizione della band passa in fretta, e grazie ad una breve pausa in cui il singer ne approfitta per indossare una maschera di pelle coperta di borchie, si arriva presto al finale, affidato ad una travolgente “The Goatchrist”, che allarga il pogo in fronte al palco del Nosturi. Davvero una buona prova della formazione austriaca, che negli ultimi anni si è fatta un certo nome almeno a livello europeo.
Ma il momento più atteso è chiaramente quello di Johnny Hedlund ed i suoi Unleashed, che festeggiano il ventennale dalla nascita. I quattro svedesi sembrano molto apprezzati qui in Finlandia, e come annunciato dal singer in un paio di occasioni durante lo show, cercheranno infatti di farsi presto vedere di nuovo da queste parti. Questo già dovrebbe dare un'idea del successo dello show, che si apre con “The Greatest Of All Lies”, brano di apertura dell'ultima release.
Con un salto indietro di diciassette anni, “Never Ending Hate” precede un altro nuovo brano, “Your Children Will Burn”. Fin qui tutto normale, una prestazione esaltata dagli incitamenti del pubblico e dall'entusiasmo della band sul palco, con i tre davanti che non si stancano mai di roteare i capelli neanche fossero gli Amon Amarth.
In questo viaggio rivisitiamo le terre nordiche, i miti e le leggende vichinghe, e così si passa da brani come “Winterland”, alla nuova “Black Horizon”, introdotta dal cantante parlando della recente release del video, e ancora a “In Victory Or Defeat”, che chiude la prima metà dell'esibizione. Da qui in poi è un continuo crescendo: “Into Glory Ride” ci porta nella ottima e particolarmente acclamata “Midvinterblot”, introdotta dalla precisazione che la vera festività di dicembre è il solstizio invernale.
Con un pubblico sempre più scatenato e corna vichinghe piene di birra che si innalzano arriva “Hammer Battalion”, seguita dalla classica “To Asgaard We Fly” ed una spettacolare “Death Metal Victory”, a cui segue un break indicando che la conclusione non è lontana. Si torna quindi ancora a “Shadows In The Deep” con “The Immortals” e “The Final Silence”, con i fans scatenati davanti alla ben più che positiva performance della band, che chiude infine con “Before The Creation Of Time”.
Questa serata ci ha offerto una formazione in gran forma, autrice di una gran bella prova dal vivo, e fresca di ventesimo anniversario. Vent'anni sicuramente portati più che bene visto che i quattro dimostrano ancora una volta la loro fama di ottima live band. Buone anche le prestazioni di Belphegor e Devian, peccato solo che forse se il concerto non fosse stato di lunedì, ci sarebbe potuta essere molta più gente, e quanto visto stasera valeva senz'altro il non certo esorbitante prezzo del biglietto. Dopo Children Of Bodom e Cannibal Corpse, si chiude così la seconda tappa di questa tre giorni di tour in Finlandia. Prossima tappa domani al Tavastia con Dragonforce e Turisas.


Foto:
Unleashed
Belphegor
Devian
Cyptik Reign

Setlist Belphegor:
01) Intro/Bleeding Salvation
02) Seyn Todt In Schwarz
03) Belphegor – Hell's Ambassador
04) Stigma Diabolicum/Outro
05) Swarm Of Rats
06) Justine: Soaked In Blood
07) Lucifer Incestus/Outro
08) Bondage Goat Zombie
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09) The Goatchrist

Setlist Unleashed:
01) The Greatest Of All Lies
02) Never Ending Hate
03) Your Children Will Burn
04) This Is Our World Now
05) Winterland
06) Don´t Want To Be Born
07) Black Horizon
08) In Victory Or Defeat
09) Into Glory Ride
10) Midvinterblot
11) Hammer Battalion
12) To Asgaard We Fly
13) Death Metal Victory
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14) The Immortals
15) The Final Silence
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16) Before The Creation Of Time

Report a cura di Marco Manzi