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Suffocation - 11/20/2004 - Transilvania Live - Milano

Direttamente dagli USA, dopo parecchi anni di assenza dai palchi del nostro paese, i death metellers Suffocation. La serata promette bene il Transilvania Live è bello pieno e continua ad arrivare gente, complice anche il fatto che il concerto si tiene di sabato sera. Dura poco l'esibizione poco convincente e monotona della band di supporto, un gruppo Italiano di cui nessuno (nemmeno il buttafuori) è in grado di dirmi il nome... un gruppo del genere fa rimpiagere solamente di non essere arrivato una cinquantina di minuti dopo.
Alle 23.00 circa fanno il loro ingresso sul palco gli Headliner e la folla si accalca contro le transenne. Lo show si svolge in modo regolare, si presenta un Frank Mullen in buona forma molto carico ed energico nonostante un vistoso cerotto sull'arcata sopracciliare sinistra. La band forte dei nuovi Guy Marchais (chitarra) e Derek Boyer (basso) e del ritorno dietro le pelli dei Mike Smith propone uno spettacolo quasi no-stop. Partendo da brani dell'ultimo nuovo album "Souls to Deny" con la title track ed altri estratti tra cui "Deceit" e "Demise of The Clone". E ripercorrendo a ritroso i dodici anni di carriera. Un terremoto scuote il pubblico del Transilvania che "specialmente dalla prime file, risponde in modo soddisfacente. Caricando ancora di più la band che di tutta risposta mette in campo quelli che sono tra i pezzi migliori della rispettabile discografia. Tra le proposte spiccano "Despise the Sun" "Effigy of the Forgotten", "Breeding the Spawn" e "Trones of Blood" anche se devo ammettere che secondo me il gruppo renda meglio su brani dove al death brutale vangono aggiunti riffs di matrice thrash il pubblico sembra invece gradire maggior mente i brani più classici e brutali. Che a me, non me ne voglia nessuno, dopo un pò cominciano a stufare.
Dopo una buona ora e mezza di concerto il combo statunitense saluta e se ne va... lentamente il pubblico si dirige verso l'uscita lasciando il posto agli habituè del sabato sera del Transilvania Live.



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Report a cura di Paolo Manzi