In occasione della data di Satyr e compagni nella capitale finlandese il club Nosturi registra senza dubbio una buona affluenza di pubblico, data la coda all'entrata (anche se in effetti il locale è aperto in leggero ritardo), e la folla che già dal primo gruppo inizia a riempire anche il secondo piano. La band, che promuove ancora l'ultimo “The Age Of Nero”, uscito lo scorso autunno, si presenta in compagnia degli svedesi Zonaria e Degradead.
Alle otto questi ultimi si presentano puntuali sul palco. La band, dedita ad un Thrash/Death melodico, ha appena pubblicato il suo secondo disco, “Out Of Body Experience”, su cui infatti è incentrata la setlist nella mezz'ora a disposizione. Niente di particolare a dire il vero, ma il gruppo non è neanche poi tanto male, così da attirare l'interesse di una certa parte degli spettatori presenti. In particolare buona la prestazione del duo Sehlin/Nyström, voce e prima chitarra rispettivamente, che mostrano una buona presenza scenica, cercando di coinvolgere il pubblico davanti alle transenne. Dopo aver riscaldato il clima, è già tempo però di lasciare il posto ai loro connazionali Zonaria, che vengono svelati al pubblico dopo che il palco era stato coperto da un telone nero per il soundcheck.
La giovane band di Umeå ha anch'essa due full-length alle spalle, l'ultimo uscito alla fine dello scorso anno. Come già visto nelle occasioni precedenti, è l'attitudine sul palco che permette ai quattro svedesi di catturarsi la loro fetta di gloria dal vivo, e pur avendo a disposizione lo stesso tempo del gruppo precedente, si vede subito la differenza, dovuta ad una maggiore esperienza dal vivo (basta citare i recenti tour con Vader, Grave e Deicide). Convincente ancora una volta l'esibizione del singer Simon Berglund, per il resto è tutto un susseguirsi di Black/Death metal suonato con buona tecnica, tra vari headbanging e le chiome roteanti dei quattro musicisti. Ovviamente quando termina lo show degli Zonaria, che raccoglie applausi da un pubblico già più coinvolto, ha inizio l'attesa per gli headliner, con il locale che non è pieno ma poco ci manca.
Verso un quarto alle dieci, dopo oltre mezz'ora di preparativi, ecco che di nuovo viene calato il telo nero che nasconde il palco, e uno ad uno entrano in scena i Satyricon, che partono subito con “Repined Bastard Nation”, da “Volcano”.
Dopo l'uscita dalla band del bassista Victor Brandt, avvenuta pochi giorni fa durante il tour, al suo posto troviamo Anders Odden (Celtic Frost, Cadaver), che ha già avuto a che fare con la band in occasione di “Rebel Extravaganza”. Tutto ciò conta però ben poco per i fans (e soprattutto LE fans), che sono già presi ad incitare la band, e si fanno coinvolgere ancora di più con “Now, Diabolical”.
Satyr se ne sta quasi sempre appoggiato al grosso tridente che fa da asta del microfono, mettendosi in pose teatrali per il piacere del pubblico femminile. Bisogna dire che il nuovo disco ha comunque un certo successo dal vivo, come testimoniano “The Wolfpack” e “Black Crow On A Tombstone”, accolte più che positivamente dai presenti. Nel mezzo c'è un salto indietro al 1996 con “Forhekset”, e si continua invece con i brani successivi ad insistere sulle produzioni più recenti.
Buona la qualità dei suoni in generale, che contribuisce alla riuscita dello show, mentre si va avanti con le nuove “Commando” e “The Sign Of The Trident”, prima di fare un passo indietro con “The Pentagram Burns”. Il pubblico non si fa certo pregare ad accompagnare il controverso leader della band nei cori, ed all'interno del locale ora è quasi impossibile muoversi. E' quindi il momento della pausa prima del finale, in cui ancora arrivano due canzoni dalle ultime produzioni, “K.I.N.G.” e “Fuel For Hatred”, mentre a seguire, la chiusura è affidata giustamente a “Mother North”, sulle cui note il pubblico si scatena.
Personalmente non sono stato impressionato in particolare dalla prova della band norvegese, forse un pò per il cambio di bassista, un pò per la scaletta troppo incentrata sugli ultimi dischi, non posso dire di essere completamente soddisfatto. D'altra parte la formazione di Satyr ha messo in piedi in ogni caso un buono spettacolo, come prova l'entusiasmo riscontrato nel pubblico per tutta la durata dell'esibizione. Alla faccia di chi questa sera era invece all'Hartwall Areena per vedersi Tina Turner.
Foto:
Satyricon
Zonaria
Degradead
Setlist Satyricon:
01) Repined Bastard Nation
02) The Wolfpack
03) Now, Diabolical
04) Forhekset
05) Black Crow On A Tombstone
06) Filthgrinder
07) With Ravenous Hunger
08) My Skin Is Cold
09) The Rite Of Our Cross
10) Commando
11) The Sign Of The Trident
12) The Pentagram Burns
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13) K.I.N.G.
14) Fuel For Hatred
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15) Mother North
Report a cura di Marco Manzi
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