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Amon Amarth + Entombed + Evile - 10/2/2009 - Tavastia - Helsinki

Questa sera al celebre Tavastia Club di Helsinki si apre il tour anglo-scandinavo degli Amon Amarth, affiancati per l'occasione dagli Entombed e dai thrashers inglesi Evile. Il concerto ha fatto registrare il tutto esaurito ormai da oltre un mese, anche se stranamente all'apertura non c'è ancora quasi nessuno. Tempo però meno di un'ora ed ecco che il locale inizia a riempirsi, e quando mancano pochi minuti allo show degli inglesi, già si fa fatica a muoversi.
Salgono quindi sul palco i giovani Evile, band dedita ad un Thrash vecchio stampo in stile americano, e fresca di uscita del secondo full-length intitolato “Infected Nations”. E' proprio da questo disco infatti che vengono tratti la maggior parte dei pezzi proposti, in un'esibizione soprendentemente interessante, a dimostrazione che certe volte vale la pena di sentire anche gruppi emergenti invece dei soliti “mostri sacri”. Una prova decisamente positiva, che però dura solamente 25 minuti, troppo pochi per giudicare nei dettagli la band, ma senza dubbio è un gruppo che non mi spiacerebbe rivedere.
A seguito di un rapido cambio di strumenti arriva subito il turno degli Entombed di Lars Petrov. Non molto attivi negli ultimi anni, l'ultimo “Serpent Saints” (targato 2007) è comunque un buon disco, e molta è l'attesa dei fans che hanno riempito questa sera il Tavastia.
In generale la prestazione dei deathsters svedesi è senz'altro soddisfacente, ma rimane la sensazione che i quattro possano offrire di più, si passa da brani come “Chief Rebel Angel” ad “Out Of Hand”, pescando qua e là dalla lunga discografia del gruppo, pur non dimenticandosi comunque l'ultimo album. Particolarmente “vivace” il piccolo frontman Lars, che salta da una parte all'altra del palco incitando il pubblico e sfoderando qualche parola di finlandese, mentre i fans cominciano a scatenarsi nelle prime file.
Tra gli altri brani citiamo “Eyemaster”, “Damn Deal Done”, “I For An Eye”, e pur con una buona esibizione, manca forse un pò di coinvolgimento, oltre al fatto che a volte i volumi sono fin troppo alti. Dopo soli 45 minuti di show gli Entombed ci lasciano, e si dà inizio ai preparativi per l'arrivo dei vichinghi.
Puntuali al secondo gli Amon Amarth fanno la loro apparizione sul palco dopo una breve intro, e si lanciano subito all'assalto con la nuova “Twilight Of The Thundergod”, scatenando subito un boato nel locale, fra teste roteanti ed headbangers scatenati. Chiaramente il successo degli ultimi anni ha portato alla band una popolarità non da poco, ma questo è dovuto anche e soprattutto alla qualità delle esibizioni dal vivo, che non deludono mai le aspettative dei presenti. Niente effetti speciali particolari, in un palco molto scarno con solo il backdrop della copertina di “Twilight..” sullo sfondo il barbuto Johan Hegg prosegue dal nuovo disco con “Tattered Banners..”, per passare poi alle già più celebri “Valkyries Ride” ed “Asator”. Il cantante si ferma poi di tanto in tanto a scambiare qualche parola col pubblico, un pò in finlandese un pò in inglese, riscaldando ancora di più l'atmosfera. Non perfetti i suoni, che vanno comunque migliorando proseguendo lo show, e buona la prestazione del massiccio Olavi Mikkonen, mentre vivace come sempre è il bassista Ted Lundström.
Dopo “Hermods Ride To Hel” arriva il primo guest della serata, come c'era infatti da aspettarsi si presenta on stage Lars Petrov, e come già anticipa Hegg “I think you already know which song we are going to play...”, è infatti il turno della trascinante “Guardians Of Asgaard”, cantata all'unisono dagli spettatori che affollano la sala. Si fa poi un passo indietro a “Versus The World” prima della seconda sorpresa della serata, sicuramente meno attesa: sulle note di “Live For The Kill” ecco che fa il suo ingresso in scena Perttu Kivikaakso degli Apocalyptica col suo violoncello.
Ultimo estratto dal nuovo disco è la conclusiva “Embrace Of The Endless Ocean”, ma siamo circa a metà show, per un finale decisamente travolgente. Si riprende infatti con il duo “Death In Fire”/”Runes To My Memory”, facendo un salto indietro a “The Crusher” per “Bastards Of A Lying Breed” prima di un'ottima “Victorious March”.
A questo punto si attenuano le luci, la band torna dietro le quinte e tra il pubblico qualcuno inizia ad andarsene, ma con queste luci blu scuro si fa sempre più insistente il suono registrato del gracchiare dei corvi, ed ogni fan che si rispetti sa che questo significa “Cry Of The Blackbirds”! Ovviamente accolta con grande entusiasmo dal pubblico, che instancabile riprende col mosh-pit al centro del locale. Questo show eccezionale e di grande intensità sta però per finire, ed arriva infatti “Pursuit Of Vikings” per chiudere in bellezza un altro ottimo show della formazione svedese, dopo oltre un'ora e mezza.
Gli Amon Amarth si confermano una vera macchina d'assalto quando si tratta di suonare dal vivo, e sicuramente il pur buon concerto degli Entombed passa in secondo piano dietro alla grandiosa prestazione del gruppo di Johan e compagni, che continuano a fare scorribande con Odino al loro fianco!


Setlist Amon Amarth:
01) Intro
02) Twilight Of The Thunder God
03) Tattered Banners And Bloody Flags
04) Valkyries Ride
05) Asator
06) Varyags Of Miklaagard
07) Hermods Ride To Hel
08) Gardians Of Asgaard
09) Where Silent Gods Stand Guard
10) Live For The Kill
11) Embrace Of The Endless Ocean
12) Death In Fire
13) Runes To My Memory
14) Bastards Of A Lying Breed
15) Victorious March
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16) Intro
17) Cry Of The Blackbirds
18) Pursuit Of Vikings

Foto:
Amon Amarth


Entombed


Evile


Report a cura di Marco Manzi

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