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Cannibal Corpse + Dying Fetus + guests - 10/13/2009 - Alcatraz - Milano

La gran serata di death metal comincia male per noi, causa traffico arriviamo che ha già terminato il suo set la prima band, che da scaletta dovevan essere gli svedesi Evocation. Ma invece, non si sa per qual motivo, c'è stato uno scambio e ad aprire la serata è toccato agli Obscura, il combo che più suscitava il nostro interesse. Nonostante ciò le voci son state quelle di un concerto devastante, peccato per noi.
Sul palco salgono quindi gli Evocation, una band dalla lunga storia, ma con soltanto due album all'attivo e finalmente dentro in un grande tour. Il loro death metal è di vecchio stile, alla Entombed per intenderci, ma surrogato con una buona dose di melodia. Il combo scandinavo si è mostrato veramente carico e voglioso di sfasciare il pubblico già numeroso, ed il loro concerto è stato sicuramente apprezzato da tutti. Setlist abbastanza corta comunque per loro, dovuta anche dall'obbligo di pescare soltato dal debut “Tales from the tomn” o dal recente Dead calm chaos”.
Cambio palco abbastanza lungo ed ecco sul palco i mostri, i mitici Dying Fetus. Nonostante la formazione a 3 e i suoni impastati, con la batteria offuscata, la band a stelle e strisce ha letteralmente asfaltato i presenti con uno show di grandissimo spessore. Pezzi come “One Shot One Kill” o “Pissing in the Mainstream” sono da pelle d'oca per l'impatto, la botta, che riescono a dare, senza ovviamente dimenticare il cavallo di battaglia “Praie the lord”, che chiude ogni loro concerto. Se dovete asfaltare il piazzale di casa, Dying Fetus Asfalti fa per voi! (Dimitri)
Ma il piatto forte della serata deve ancora arrivare!
Si presentano quindi on stage i leggendari Cannibal Corpse, capitanati dal paffuto e senza-collo Corpsegrinder, vogliosi si mettere a ferro e fuoco questa fresca serata milanese dopo l'assaggio del concerto di febbraio di spalla ai Children Of Bodom.
Le battute iniziali sono leggermente sottotono e i suoni risultano inizialmente impastati, ma tempo di terminare l'apertura affidata alla nuova "Evisceration Plague" e la combo di Tampa parte a raffica con una serie di brani pescati qua e la da tutta la discografia, si va dalla ragionata "The Time To Kill is Now" alla più selvaggia "Disfigured", dalla violenta "Death Walking Terror" ad una coppia storica dei concerti della band quale "I Cum Blood" e "Fucked With A Knife", per l'occasione dedicata a tutte le ragazze presenti, che ovviamente come da copione urlano e si esaltano, aggiungendosi al macello gia abbondante sotto il palco. Il livello dello show cresce minuto dopo minuto, non solo grazie alla presenza scenica di Fisher, poco chiaccherone ma molto concreto, ma anche ovviamente alla prova strumentale dei vari musicisti, a iniziare dall'ormai immacolato Webster, vera e propria macchina da guerra dietro il suo basso. Della partita sono anche i due micidiali chitarristi e il colossale Paul Mazurkiewicz dietro le pelli, una sicurezza quando si tratta di sfornare blast beat a volontà, forse un appunto non fondamentale ma obbligatorio quando si parla di questo gruppo. Cosi tra una "The Wretched Spawn" qui e una "Make Them Suffer" c'è spazio anche per un devastante Wall Of Death allestito da giorgione, apice di questo concerto violento e ecatombale che sembra quasi non finire mai, i Cannibal ci regalano infatti ben 19 pezzi, per un totale di 1 ora e 20 circa, tempo che a mio avviso è gia troppo considerando il tipo di musica proposto, ma andateglielo a spiegare a quelli sotto il palco. Sul finale troviamo "A Skull Full Of Maggots", una gradita sorpresa per dare voce anche agli esordi di questi musicisti, al termine della quale il buon frontman ringrazia tutti i presenti (davvero molti) per essere venuti e per supportare sempre il death metal, lasciando poi spazio al macello finale composto dalle immancabile "Hammer Smashed Face" e "Stripped, Raped & Strangled ", dove l'ultimo violentissimo poco da il saluto a una serata rossa di sangue e non adatta ai deboli di cuore. Grazie ancora una volta a questi maestri, che non sembrano dare segni di cedimento nonostante tutti i loro anni di attività.
Tirando le somme siamo dunque soddisfatti della serata, rimanendo particolarmente stupiti dalla quantità del pubblico, accorso veramente numeroso per questa data, e poi c'è ancora chi dice che il metal estremo non tira. Annotazione negativa invece per il cambio di posizione in scaletta tra Evocation e Obscura, obbligandoci cosi a perdere l'esibizione della band tedesca, cosa che aspettavamo con trepidazione. Come si dice? sarà per la prossima. (Thomas)

Report a cura di Dimitri Borellini - Thomas Ciapponi

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