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Mayhem + Behexen + Cavus - 11/20/2009 - Nosturi - Helsinki

Questa sera il Nosturi club di Helsinki è quasi pieno in occasione della data del “25 Years of Chaos Tour” dei norvegesi Mayhem, guidati dal controverso frontman Attila ed accompagnati da due special guest d'eccezione: i locali Behexen e Cavus.
Dopo la performance della settimana precendente in Olanda, quando alcuni membri della band sono stati coinvolti nella “devastazione” di un albergo, ed arrestati in seguito all'ennesima truffa lanciata da un promoter fantasma che si è volatilizzato coi soldi, fortunatamente non c'è stato alcun seguito. E così i blacksters di Helsinki e dintorni si ritrovano in questa serata di musica estrema, che inizia puntuale alle 21.45 con l'arrivo on stage dei Cavus, interessante formazione autrice di un Black/Death metal aggressivo e brutale.
Da poco più di un mese nella formazione si è aggiunta un'altra chitarra, ad arricchire e potenziare il sound di questo giovane gruppo che ha pubblicato al momento solamente un EP. Davanti a una prova tutto sommato discreta, buoni sono i brani proposti, tra cui “With Blood And Steel”, e “Reek”. Suoni non ottimali ma comunque accettabili fanno si che l'esibizione sia ben accolta dal pubblico che intanto sta affollando sempre più la sala in attesa dei Behexen.
La band di Torog, attiva ormai da quindici anni, è ben conosciuta e acclamata nell'ambito Black Metal finlandese più estremo, anche per le passate collaborazioni con Horna e Satanic Warmaster, ed infatti alla chitarra troviamo Shatraug, che non solo forma assieme a cantante e batterista i Sargeist, ma fa parte degli Horna stessi.
Lo show inizia addirittura con qualche minuto d'anticipo, anche se la setlist è sorprendentemente breve. Tuttavia la prova dei cinque, che si presentano tutti vestiti in abiti da monaco, è per certi versi anche migliore di quella dei Mayhem. Migliori infatti i suoni, ed ovviamente il coinvolgimento del pubblico, avendo l'”effetto casa” a proprio vantaggio. Anche l'interpretazione di Torog dei pezzi proposti contribuisce a dare quel qualcosa in più alla prestazione di questo gruppo che si esibisce live davvero di rado.
Spazio a “By The Blessing Of Satan” con la titletrack stessa e “Fist Of The Satanist”, per il resto maggior attenzione all'ultimo album, tra cui spiccano “My Soul For His Glory” e “Born In The Serpent Of The Abyss”. Ma lo show per i limiti di tempo non include molti “classici”, ed anzi la band fa di poco oltre a quando fissato, portando così gli headliner a ritardare la loro entrata di quasi mezz'ora.
Ecco che quindi tocca infatti ai Mayhem, che ad uno ad uno entrano in scena, fino all'arrivo di Attila, vestito da prete, agitando un lumino rosso legato ad una catena (che non mollerà per il resto del concerto). Buona la scelta dei pezzi, che si concentrano sul classicissimo “De Mysteriis Dom Sathanas” (suonato praticamente per intero), mentre dal passato riemergono anche “Pure Fucking Armageddon” e “Deathcrush”. Solo due brani dall'ultimo “Ordo Ad Chao”: “Anti” ed “Illuminate Eliminate”.
Sul palco invece spicca fra tutti Attila, che tra una canzone e l'altra, ed i vari incitamenti del pubblico, si concede qualche espressione in finlandese. Un tantino freddi e statici gli altri, con l'eccezione di Necrobutcher, con Hellhammer che comunque fa il suo bel lavoro alla batteria. Non un concerto impressionante ma quel che basta per portare a casa la pagnotta con poco spazio alle lamentele. Nel frattempo tra pezzi come “Freezing Moon” o “Buried By Time And Dust”, arrivano qua è là estratti da “Chimera” (vedi “My Death”) e “Grand Declaration Of War”, senza dimenticare “Carnage” dal demo dell'84.
Ad ogni modo come già accennato la performance di Attila è sufficiente a garantire la buona riuscita dello show, che si conclude dopo quasi un'ora e mezza.
Devo dire che nonostante tutto, il gruppo che più mi ha convinto durante la serata sono i Behexen, non hanno certo sfigurato i Mayhem, e andrebbero rivisti con più attenzione i Cavus. Termina quindi questa esibizione di “true norwegian black metal”, e lentamente il locale inizia a svuotarsi. Forse ci si poteva aspettare qualcosa di più dalla formazione di Oslo, che punta sui brani del suo passato festeggiando i 25 anni di attività. Ma dalle espressioni stampate sulle facce dei fans, tutto sommato è stata una serata soddisfacente.


Foto:

Mayhem


Behexen


Cavus


Report a cura di Marco Manzi