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U.D.O. - 1/26/2010 - Tavastia - Helsinki

In questo gelido martedì di gennaio al Tavastia di Helsinki si svolge la prima delle due tappe finlandesi del tour dell'ex Accept Udo Dirkschneider. Con oltre -20 gradi effettivi, l'apertura del locale avviene prima del solito, e senza far registrare il tutto esaurito si può contare su un buon numero di spettatori, anche di mezza età, venuti ad ascoltare dal vivo alcuni dei più famosi classici Heavy Metal della carriera del singer tedesco.
Si parte quindi dopo qualche minuto di attesa alle 21.30, per una carrellata che durerà fin quasi alla mezzanotte. Ovviamente l'inizio è affidato al nuovo album, “Dominator”, con “The Bogeyman” e la titletrack stessa, per passare a “Solid” e la sua opener “Independence Day”. L'accoglienza è ben più calda di quanto normalmente si possa aspettare dal pubblico finlandese, ed Udo incoraggia più volte il pubblico coinvolgendolo nello show. Buona anche la prestazione di Igor Gianola, e la band sembra divertirsi molto, con sullo sfondo le martellate di Francesco Jovino alla sua particolare batteria.
A seguire arriva “I Don't Wanna Be Like You” dalla discografia targata Accept, ed i fans si accendono ancora di più, anche se il cuore vero e proprio di questo show prende inizio dalle primissime note di “Princess Of The Dawn”, ritornello cantato dai fans, e tutti entusiasti prima di lanciarsi nel solo di chitarra dello svizzero Igor.
Buona performance virtuosistica che ci lancia in “X-T-C”, altro brano della passata carriera del piccolo grande Udo, per tornare al terzo ed ultimo dei nuovi brani proposti stasera: “Infected”. Qui forse ancor più che nel resto dello show, si evidenzia la più grande pecca dell'esibizione, i suoni, che a tratti sono confusi e non permettono la migliore riuscita di questo nuovo brano.
La carismatica “Living On A Frontline” precede invece l'interminabile solo del drummer Jovino, che dura quasi 10 minuti, aiutato dal fedele chitarrista Stefan Kaufmann, mentre parte del pubblico ne approfitta per fare una pausa o prendersi qualche altra birra.
“Man And Machine” e “Mastercutor” preparano poi il terreno per il gran finale, diviso in tre parti: “Animal House” e l'ancor più classicissima “Metal Heart” chiudono la prima. Mentre il primo encore è dedicato ad “Holy” e “Balls To The Wall”, che tutti aspettavano (è inutile descrivere la reazione del pubblico).
Il secondo rientro sul palco, tra le acclamazioni del pubblico e quando siamo attorno alle 2 ore di show, e quindi dedicato interamente agli Accept, a partire da “Burning”, ed “I'm A Rebel”. Cosa manca ancora? Esatto, “Fast As A Shark”! Che chiude come da consuetudine questo lungo concerto, con gli applausi dei fans esaltati e l'ennesima dimostrazione per Udo che pur facendo le stesse cose da oltre 30 anni, quando fai bene il tuo lavoro, è sempre apprezzato.
E' quindi ora di tornarsene di fuori al gelo, abbandonando questa atmosfera rovente, e avviarsi lentamente a casa. Lunga vita ad Udo, ed all'Heavy Metal!


Setlist UDO:
01) The Bogeyman
02) Dominator
03) Independence Day
04) I Don't Wanna Be Like You (Accept)
05) Thunderball
06) Mission No. X
07) Vendetta
08) In The Darkness
09) Princess Of The Dawn (Accept)
10) Guitar Solo
11) X-T-C (Accept)
12) Infected
13) Living On A Frontline
14) Drum Solo
15) Man And Machine
16) Mastercutor
17) Animal House
18) Metal Heart (Accept)
-----------------------
19) Holy
20) Balls To The Wall (Accept)
-----------------------
21) Burning (Accept)
22) I'm A Rebel (Accept)
23) Fast As A Shark (Accept)


Foto:
U.D.O.


Report a cura di Marco Manzi

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