Dopo la loro reunion nel 2003, gli Europe tornano a Milano di nuovo per il tour promozionale del loro nuovo disco Last Look at Eden. Appena entrato capisco il motivo dello spostamento del concerto dall’Alcatraz : il Palalido è quasi Sold Out! Tanti curiosi di vedere una band storica, tanti nostalgici della vecchia guardia, ma tanti giovani quasi a testimoniare che gli Europe sono riusciti a ritrovare lo spirito del Rock. Sono riusciti a tornare sulla scena non solo grazie al nome ma anche grazie ai nuovi dischi che reggono benissimo il confronto con i loro grandi classici.
Il concerto inizia proprio con una canzone nuova, la title trck dell’ultimo disco “Last look at eden”. La band è subito pronta e Joey Tempest non ha assolutamente perso lo smalto! Il frontman è in piena forma e la sua voce non ha perso nulla! “Love Is Not the Enemy” e “Gonna get ready” non lasciano spazio ai dubbi: abbiamo scelto bene, questo sarà un concertone. L’audio è molto buono e le gradinate permettono a tutti di vedere ma tra le prime file la calca si fa sentire lo stesso soprattutto quando dal palco arriva i primi grandi classici “Scream of Anger”, “Let the good times rock” e “Prisoners in paradise”, tutte canzoni della prima era.
Le sonorità più heavy dei nuovi Europe si fanno sentire molto anche su pezzi storici, molto più veloci e con le tastiere di Michaeli più a supporto la chitarra che come strumento solista. Gli Europe hanno trovato l’alchimia che ha permesso di attualizzare i loro vecchi pezzi riuscendo a scrollarsi la fama di ‘band anni ottanta’ e di aggredire il nuovo millennio. Forse solo Ian Haugland alla batteria è stato reso un po’ troppo nodoso dall’età, ma solo nell’aspetto, i suoi colpi sono sempre potente ed efficaci sembra quasi un tedesco.
La prima parte dello show è incentrata principalmente su pezzi di Wings of Tomorrow, ottima la tripletta
“Prisoners in paradise”, “Open Your Heart”e “Stormwind”. Dopo “Start from the Dark” e “New love in town”, il concerto si sposta poi sull’album che gli ha resi celebri. A The Final Countdown è, infatti, affidata la chiusura dello show. “Cherokee” e l’immortale “Rock the Night” chiudono prima dell’Encore e la parola fine è lasciata, ovviamente, a “The Final Countdown”.
Peccato che nel complesso lo show degli Europe sia durato un po’ poco: solo un’ora e venti in tutto e alle 22:40 già si stava uscendo dal Palalido.
A salvare la situazione c’era però Pino Scotto tra il pubblico che ha scattato alcune foto insieme ai suoi Fans. La mia stima va comunque a colui che ha urlato “Mai che venga una Figa, eh, Pino?”
Report a cura di Tommaso Bonetti
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