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Helsinki Metal Meeting 2010 - Day 2 - 2/20/2010 - Kaapelitehdas - Helsinki

La giornata del sabato ha inizio a mezzogiorno quando al negozio di dischi “Record Shop X” viene allestito questo “Live Metal Brunch” con presentazione dal vivo di nuovi brani di Sotajumala, Suburban Tribe e Man Eating Tree, quest'ultima la nuova creazione dell'ex Sentenced Vesa Ranta.

A causa di altri impegni però l'appuntamento personale con questo secondo giorno ha inizio ancora in Kaapelitehdas, quando alle 15.30 puntuali aprono i deathsters Tukkanuotta. La band, che incorpora musicisti da Survivors Zero e The Scourger, è poco conosciuta avendo pubblicato solo due EP, ma pare abbastanza interessante, o almeno riesce bene nel compito di preparare il terreno per i successivi Turmion Kätilöt, per cui si inizia a riempire l'area festival.
La formazione Industrial finlandese è tenuta in gran considerazione dai suoi connazionali, soprattutto per la sua eccentricità sia sul palco che fuori. Con face-painting più da blacksters e catene, si presentano tra gli incitamenti del pubblico già dall'iniziale “Verta Ja Lihaa”, travolgendo i presenti con potenza e con i due vocalists che integrano perfettamente le loro mosse spostandosi in continuazione da una parte all'altra e spruzzando acqua un pò ovunque.
La titletrack dell'ultimo “U.S.C.H!” segue alla più datata “Lepositeet” in questo scenario di luci e colori che animano il palco a ritmo di queste canzoni piene di elettronica che fanno dei Turmion un pò i Rammstein della Finlandia. Setlist incentrata per lo più sul primo e l'ultimo dei tre dischi della band di Kuopio, che davvero scalda l'ambiente a giudicare dal coinvolgimento dei fans. A chiudere l'esibizione ci pensano “Teurastaja” e “Kärsi” dal debutto “Hoitovirhe”. Prestazione intensa in un clima festaiolo per una delle band più particolari del festival.
Nel frattempo sull'altro stage ha inizio una breve drum clinic, seguita da una competizione tra batteristi, ma quello che ci interessa invece è lo show degli Insomnium, tra le rivelazioni personali di questi ultimi tempi dopo l'uscita dell'ottimo quarto full-length, “Across The Dark”. La band guidata dal frontman Niilo Sevänen preme subito sull'acceleratore con “The Gale”, ma il più grosso difetto è la durata del concerto: in mezz'ora c'è spazio solo per una manciata di brani, concentrandosi quindi sull'ultimo lavoro troviamo canzoni come “The Harrowing Years” e “Where The Last Wave Broke”.
Convincente la prestazione dei quattro, che confermano di essere ormai una solida realtà all'interno della scena Death Metal finlandese. Questo breve show si chiude con “Weighed Down With Sorrow”, e fin'ora direi che gli Insomnium sono tra le band locali sicuramente una di quelle che ha lasciato la miglior impressione. Ne è prova l'esito dei Finnish Metal Awards, che quest'anno infatti premiano soprattutto Amorphis (miglior cantante ed artwork) ed Insomnium (band e disco dell'anno). Premiati anche FM2000 e Ghoul Patrol, così come l'immancabile Alexi Laiho che si porta a casa ancora il premio di miglior musicista (le votazioni sono state fatte dal pubblico tramite il sito Imperiumi.net).
Dopo questa parentesi di gala e premi vari, viene preparato in fretta il palco per i Survivors Zero, nuova band nata da membri ed ex membri di Deathchain, Finntroll e The Scourger, per citare alcuni nomi (è straordinario come in Finlandia ogni due giorni un musicista decida di prendere parte ad un nuovo progetto). Così troviamo infatti il robusto Tapio Wilska, che molti ricorderanno alla voce dei Finntroll prima di Vreth, e che qui si occupa di basso e backing vocals.
Forti di un disco che comunque non è affatto male, “CMXCIX”, la band ci offre un death metal con venature thrash, tra cui passano brani come “I Bury Them Deeper”, “Armageddon Cult” o “Scavenger Of Christ”, che fa una buona impressione. Purtroppo però la resa live non è ottimale (in parte direi per il soundcheck fatto un pò in fretta e furia), anche se l'esibizione è in fondo godibile, in particolare le conclusive “I Am The Gun”, e la cover della celebre “People Of The Lie” dei Kreator.
Direi un buon esordio per questo gruppo già ben rodato, col cantante che ricorda un pò Maurice Swinkels dei Legion Of The Damned, sia nell'aspetto che nelle movenze sul palco. Con l'opportunità di andarsene in tour di spalla a band come Hypocrisy, Finntroll e Moonsorrow, prima in Europa e poi negli States, sarà senz'altro una bella occasione per farsi conoscere.
A questo punto il sottoscritto è costretto a saltare ciò che succede dall'altra parte dell'edificio, così come l'esibizione dei Winterborn (che hanno accompagnato i Sonata Arctica in tour), proprio per intervistare Toni Kakko. L'appuntamento col palco riprende quindi alle 21.15 con gli Swallow The Sun, in cui ritroviamo vecchie conoscenze già incontrate durante varie occasioni durante questo HMM 2010.
L'esibizione di Mikko Kotamäki e compagni è ben bilanciata tra “New Moon” (no, non il film...) ed i dischi precedenti, con lo stesso frontman ancora nell'inconfondibile tenuta con berretta e pakistano, ondeggiando a destra e sinistra con l'asta del microfono in mano. Un pò freddina però la band, in cui forse quello che si muove di più è il batterista Kai Hahto.
Tra le tracce offerte: “Don't Fall Asleep”, “No Light, No Hope”, “The Giant”, e la stessa titletrack dell'ultimo lavoro. Il fatto che lo show non sia proprio così entusiasmante mi porta nel frattempo a curiosare verso il Musamaailma stage, dove c'è l'intervista dal vivo con Alexi Laiho, che però essendo in finlandese permette di capire una parola su tre, e viste le solite domande sulla cover di Britney Spears e cose simili, pare il momento buono per mettere qualcosa sotto i denti ed aspettare l'arrivo degli Apocalyptica.
Le canzoni proposte sono più o meno le solite, a cominciare dall'usuale apertura con “Wherever I May Roam”, “Refuse/Resist”, e la più recente “Grace”. Ma la forza di questi musicisti dall'ottima tecnica coi loro violoncelli è dovuta anche alla celebrità delle loro cover, in particolare al successo che i Metallica hanno, ed hanno sempre avuto, qui nel paese scandinavo.
Basta vedere alla reazione dei fans estasiati sulle note di brani come “One”, riadattati ovviamente in chiave classica, ma ora non più l'unico punto di forza della band com'era in passato. Infatti i quattro sanno ampiamente reggersi sulle loro gambe, e tra evoluzioni e mosse ad effetto coi loro ingombranti strumenti, lo dimostrano esibendosi in pezzi come “I'm Not Jesus”, “Life Burns!” o anche la più melensa “Bittersweet”, che negli anni passati hanno consolidato e contraddistinto il marchio Apocalyptica.
Con Eicca e Perttu grandi protagonisti, mentre Paavo se ne sta leggermente più in disparte tranne quando si mette a correre per il palco col suo cello, segue un nuovo boato con la solita “Seek & Destroy”, e la seguente “Inquisition Symphony” ci segnala che siamo quasi alla conclusione.
L'encore è così composto da “I Don't Care”, e la classica chiusura affidata ad “Hall Of The Mountain King”. Qui si sprecano gli applausi da tutta la sala, completamente piena, ed è il momento dei saluti finali prima di permettere ai tecnici di preparare il tutto per il capitolo finale di questa edizione 2010.
Mentre infatti molta gente (davvero molta) inizia a lasciare la Kaapelitehdas, gli spettatori rimasti attendono l'arrivo dei Sonata Arctica. Questi pur facendosi aspettare un qualche minuto in più, vengono finalmente annunciati dalla presentatrice, e siamo all'ultimo spettacolo dell'Helsinki Metal Meeting.
La band di Toni Kakko si fa annunciare dalla lunga intro “Everything Fades To Gray”, forse non adattissima vista l'ora, ma che crea comunque l'atmosfera per la successiva “Flag In The Ground”, sempre dall'ultimo disco. L'impressione è che la band goda di meno popolarità rispetto al gruppo precedente, ma questo non preoccupa più di tanto i cinque, che fanno comunque del loro meglio on stage, proseguendo con “Paid In Full” e “Fullmoon”. Sempre spiritoso col pubblico il singer dei Sonata, che si intrattiene con qualche sketch e musichette varie di tanto in tanto.
Devo dire che è invece azzeccata la scelta di chiudere col nuovo disco a metà show, con “The Last Amazing Grays” e “Juliet”, a cui seguono i classici soli di tastiera/chitarra. E quando la stanchezza si fa sentire sempre di più, è il momento di sfoderare invece “Replica” e “Black Sheep”, lasciando temporaneamente la scena dopo “The Cage”.
Il rientro è annunciato dalla consueta cover di “We Will Rock You”, mentre lo show viene formalmente chiuso da “Don't Say A Word”. A seguire la solita canzoncina della vodka, ed infine, nuovamente, tutto scolora nel grigio...

Finisce qui l'edizione 2010 dell'HMM, e sulle note dell'outro anche gli ultimi rimasti iniziano quindi ad avventurarsi in quel tempaccio orribile che c'è là fuori, -24°C, vento forte e turbini di neve ghiacciata che non lasciano neanche vedere dove si sta andando. Questa è la Finlandia, e questo il clima tipico del periodo in cui si svolge il Metal Meeting. Ma ancora una volta non impedisce a migliaia di metallari di ritrovarsi in questo particolare evento che è il più importante festival invernale del paese.
C'è da registrare un certo ridimensionamento sia riguardo alla fiera che alle band chiamate in causa (solamente tre i gruppi stranieri, se contiamo anche i russi [Amatory]), ma si spera che il tutto esaurito dia fiducia all'organizzazione per portare avanti questo evento e migliorarlo magari ulteriormente nei prossimi anni.
Facendo un bilancio invece sulle band, pollice sicuramente in su, almeno in quanto a successo, per Hypocrisy, Satyricon e Korpiklaani nella giornata di venerdì, Apocalyptica, Insomnium e Turmion Kätilöt per il sabato. Appuntamento quindi per il prossimo anno ad Helsinki, per l'Helsinki Metal Meeting 2011! In barba al freddo polare ed ai ghiacci.


Setlist Turmion Kätilöt:
01) Verta Ja Lihaa
02) Lepositeet
03) U.S.C.H!
04) Paha Ihminen
05) Tirehtööri
06) Hades
07) Pirun Nyrkki
08) Pakanamaan Kartta
09) Paha Musta veri
10) Million Dollar Business
11) Minä Määrään
12) Teurastaja
13) Kärsi

Setlist Apocalyptica:
01) Wherever I May Roam
02) Refuse/Resist
03) Grace
04) Fight Fire With Fire
05) One
06) I'm Not Jesus
07) Life Burns!
08) Betrayal/Forgiveness
09) Bittersweet
10) Last Hope
11) Seek & Destroy
12) Inquisition Symphony
-----------------------
13) I Don't Care
14) Hall Of The Mountain King

Setlist Sonata Arctica:
01) Intro
02) Flag In The Ground
03) Paid In Full
04) Fullmoon
05) 8th Commandment
06) As If The World Wasn't Ending
07) The Last Amazing Grays
08) Juliet
09) Keyboard / Guitar Solos
10) Replica
11) Black Sheep
12) The Cage
--------------------------
13) We Will Rock You (Queen cover)
14) In Black And White
15) Don't Say A Word
16) Vodka (Hava Nagila)
17) Everything Fades To Gray
18) Outro


Foto Sabato:
Sonata Arctica


Apocalyptica


Alexi Laiho


Swallow The Sun


Survivors Zero


Insomnium


Turmion Kätilöt


Tukkanuotta


Report a cura di Marco Manzi

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