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Airbourne - 2/28/2010 - Estragon - Bologna

Serata gelida a Bologna. I fans arrivati all’Estragon, prima dell’apertura dei cancelli vengono congelati da un vento freddissimo, ma ne varrà la pena. Il concerto si apre, infatti, con lo show dei Rain, la band completamente italiana è in ottima forma e fa subito dimenticare il ritardo col quale hanno iniziato. “Dadi s Dead”, “Rain are Us” e “Only for the Rain” sono solo alcuni dei pezzi che hanno suonato, ma in particolare, i fans si ricorderanno della cover di chiusura “Highway to Hell” che ha chiuso lo show e ha lanciato gli Headliner: gli australiani Airbourne.
Che Grinta! I quattro di Warrnambool entrano di corsa sul palco suonando a fuoco senza neanche aspettare che le luci vengano spente e la musica venga tolta! In un secondo è il degenero, appena le note di “Stand up for Rock ‘n Roll” raggiungono il pubblico tutti cominciano a saltare e a cantare a squarciagola. Decisamente il mio posto non è vicino al mixer, ero arrivato con l’idea di fare un concerto tranquillo, ma nel mezzo della mischia. “HellFire” e “Fat City” vengono proposte con un una grinta e una velocità inimmaginabili, non si può tirare il fiato, non si può smettere di saltare. Gli Airbourne salveranno il rock ‘n roll? Non sono io a dirlo ma questi australiani hanno un’energia che non vedevo da tempo, sono davvero gli eresi degli AC/DC!  “Get Busy Livin” e “Diamond In The Rough” mi danno la conferma che questo sarà un concertone anche perché i continui problemi alla chitarra di Joel O'Keeffe, il frontman, non intaccano assolutamente lo spettacolo, anzi spronano la band a metterci più forza, più rock ‘n roll.
Come in tutti i concerti che lasciano il segno, c’è spazio solo per la musica, i discorsi sono lasciati al minimo le canzoni si susseguono senza un attimo di tregua. Molti nel pubblico stanno già cercando ossigeno perché non erano pronti a una carica simile. La title track di No Guts. No Glory,  “Born to Kill”, viene accolta da un’ovazione.
Tutti i veri frontman hanno un gesto particolare che li contraddistingue e durante “Cheap Wine & Cheaper Women” Joel O'Keeffe mostra la sua: nel delirio generale Joel prende una lattina in mano e mentre sta ancora completando l’assolo se la sbatte in testa fino far spruzzare birra ovunque: ecco quello è il momento giusto per berla e lanciarla sul pubblico.  Delirio nel Delirio e “Girls in Black” e “No Way But the Hard Way” non migliorano certo la situazione!
Lo show si chiude infine con “Running Wild” e “Blackjack”, io sono senza voce e pieno di lividi. Gli Airbourne hanno fatto uno show perfetto non vedo l’ora di rivederli nei festival estivi dei quali ho già il biglietto! Un consiglio: se potete andate a vederli!

Report a cura di Tommaso Bonetti

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