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Den Saakaldte + Pantheon I + Coprolith - 4/9/2010 - Dante's Highlight - Helsinki

Black Metal depressivo quello della band norvegese, che si fa vedere in Finlandia in compagnia dei compatrioti Pantheon I (con cui condividono bassista e quest'oggi anche seconda chitarra), e dei finlandesi Coprolith, presto in vista del primo full-length.
Davanti ad un Dante's ancora abbastanza vuoto, e con una buona mezz'ora di ritardo, i quattro si esibiscono offrendo un buon Death/Black metal compatto ed abbastanza interessante, presentando diversi brani dai vari demo ed EP pubblicati.
Il pubblico non sembra molto coinvolto, ma buona in generale la prestazione del gruppo, in attesa di poterli finalmente sentire su un album completo.
Aumenta il pubblico ed arriva il momento della prima delle due band norvegesi, i Pantheon I. La formazione guidata dal piccolo Tjalve, che milita anche nei 1349 come bassista e chitarrista, ha in serbo una prestazione ben più che convincente, in cui anche il violoncello di Julianne Kostøl si riesce a sentire senza grossi problemi durante lo show.
Si passa tra brani come “Serpent Christ”, “Myself Above All”, “The Last Stand” o ancora “Where Angel Burns”, successi estratti dai tre dischi degli scandinavi. Forti di dei suoni piuttosto buoni ed un'esibizione davvero accattivante, questa sera i Pantheon I sono per il sottoscritto forse anche meglio degli headliner. Tanto di cappello per un concerto tra i migliori a cui ho assistito nelle ultime settimane. Da rivedere alla prima occasione.
Tocca quindi dopo una lunga attesa ai Den Saakaldte, band che già avevo avuto modo di apprezzare la scorsa estate in Germania. La formazione di Mikael Sykelig, che ha tra le sue file quella figura strana e controversa che è Niklas “Kvarforth” Olsson, si riconferma in cima a questi gruppi pessimisti che arrivano dall'altro lato della Scandinavia, anche se c'è da dire che i fans rimangono stranamente quasi un po' in disparte, lasciando un circa mezzo metro di spazio vuoto di fronte al palco.
Tra cover di Burzum ed altre piccole sorprese qua e là, è come sempre il singer che cattura maggiormente l'attenzione con le sue pose caratteristiche e la sua inseparabile bottiglia di whiskey. Tra i titoli piuttosto impronunciabili dei brani, non può mancare la consueta “Samma Skrot, Samma Korn”, uno dei cavalli di battaglia della band, che in generale offre una buona prova, anche se non particolarmente entusiasmante, forse più per la gran bella impressione lasciata da Pantheon I.
Convince soprattutto il duo Sykelig/Kvarforth, ma anche il cantante/chitarrista della band precedente, che si esibisce sul palco con i suoi compatrioti, fa comunque la sua buona figura, contribuendo alla riuscita di questa serata.
Quando il concerto si conclude sono già le 2 passate, l'affluenza non è stata quanto mi sarei aspettato, ma alla fine un discreto numero di spettatori ha reso giustizia all'atmosfera cupa e pessimista dei testi delle band che si sono esibite stasera qui al Dante's. Positiva senza dubbio anche la prova di Ben Pakarinen ed i suoi Coprolith, nonostante il nome abbastanza disgustoso...
Si torna quindi a casa, in attesa del prossimo appuntamento che spero di non mancare!


Foto:
Den Saakaldte


Pantheon I


Coprolith


Report a cura di Marco Manzi

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