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Sonisphere 2010 - 6/18/2010 - *** - Wil - Jonschwil - Switzerland

Mai e dico MAI avrei creduto di dover fare una sorta di sfogo repressivo al posto di un live report, tuttavia la vita è strana e ti riserva delle grosse sorprese, a volte belle e altre pessime, prendiamo ad esempio il Sonisphere svizzero, definito da molti come evento dell'anno vista la presenza dei Big Four e altre grosse band di contorno che fa sempre piacere vedere. Le premesse farebbero impazzire qualsiasi metallaro che si rispetti, quando capita di rivedere tutte queste formazioni in un'unica giornata? L'attesa quindi era molta, fin troppo. All'avvicinarsi del festival purtroppo abbiamo perso per strada un paio di band, gli Heaven And Hell per cause che conosciamo tutti (RIP Ronnie) e i Mastodon, lasciando due grossi buchi nel bill misteriosamente non sostituiti da nessuno, che ci scommetto, avrebbero venduto il culo pur di venire a suonare a questo evento. Ma vabbè, diciamo che può capitare, come anche il running order, messo a disposizione dal sito solo una settimana prima, quando voglio ricordare che eventi come l'Hellfest o il Wacken l'hanno reso noto oramai da qualche mese. Le premesse quindi nonostante questi due "piccoli" inconvenienti rimangono buone.
Dopo un viaggio tra le montagne che ci hanno addirittura permesso di assistere ad un siparietto formato da statue rappresentanti Heidi e delle sue capre (che a fine giornata abbiamo eletto come evento più divertente di questa esperienza svizzera), arriviamo finalmente a Wil, un paesino di contadini al quale pare sia impossibile avere accesso in maniera tranquilla, ci siamo infatti dovuti sciroccare mezz'ora di colonna che ci ha aimè impedito di vedere l'esibizione degli Anthrax, rifilati inspiegabilmente alle 13, orario di pranzo, per noi si tratta quindi di un Big Three. Parcheggiamo il bus ben lontani dalla zona concerti, notando prima di scendere diversi metallari completamente lerciati di fango, pensando che si sarebbe sicuramente trattato di qualche folle invasato gettatosi in qualche pozza fangosa dall'euforia dei concerti. Ricordiamo che la mattina ha piovuto abbondantemente, e questo anche nei giorni precedenti al festival, ci aspettavamo quindi un terreno non del tutto stabile. Optiamo quindi per attrezzarci di sacchi dell'immondizia ben saldati ai piedi attraverso nastro isolante, una precauzione che credavamo sufficente per non sporcarci troppo. Avviandoci verso la zona concerti notiamo che qualcosa non quadra, gli infangati iniziano ad aumentare notevolmente e così i venditori di sacchetti della spazzatura e la gente che si lava nelle pozzanghere in mezzo a strada. Con terrore per quello che ci aspetta arriviamo dunque all'entrata, dove ci aspetta uno scenario da post-alluvione, una distesa infinita di fango, non delle semplici pozze sparse qua e la ma una vera e propria palude alla quale era difficile scampare, dove tra l'altro al suo interno risiedeva la zona campeggio, completamente buttata giu alla cazzo di cane e priva di ogni qualsivoglia aspetto umano. A detta di alcuni tra le tende si potevano addirittura incontrare dei simpatici topi pronti a fare compagnia ai presenti durante la notte, questo senza contare le innumerevoli macchine tra una tenda e l'altra, incagliate nel fango e bloccate letteralmente, salvo poi l'intervento dei contadini locali disposti per soldi a trainare i veicoli fuori da quell'inferno. Tendiamo dunque di farci strada all'interno dell'area concerti, che ricordiamo è completamente infangata per un livello che tocca quasi le ginocchia. Non avendo portato per precauzione gli zaini decidiamo di aspettare l'esibizione degli Slayer mangiando e bevendo qualcosa, eccoci quindi di fronte agli stand che, a causa della inettitudine al servizio da parte di chi stava dietro al bancone, ci hanno costretto a farci un' oretta abbondante di fila, questo per farsi sentir dire (più che dire gesticolare visto che alla nostra domanda "Speak English?" l'unica risposta che si otteneva era un cenno di no con la testa e "No English!") dagli addetti allo staff che non accettavano euro, e se in caso li avessero accettati avrebbero dato il resto il franchi con un cambio di valuta assurdo (se per esempio una birra costava 4 franchi la pagavi 4 euro). Frustrati e incazzati neri ci dirigiamo sotto il main stage, questo passando davanti a stand del merchandise che notiamo vendono cose strane, dalle parrucche alle caramelle, dalle mantelline anti pioggia ai piercing o i tatuaggi, decisamente perfetti viste le condizioni igeniche in cui ci trovavamo. Questi svizzeri hanno una visione proprio strana del merchandise adatto ad un festival metal. Premettendo che trovare una buona posizione per vedere le esibizioni era impossibile, ci mettiamo ben centrati e vicino al mixer per vedere gli Slayer. La band sale sul palco e fa il suo lavoro in maniera molto statica e priva di emozioni. Le condizione di Araya stanno incidendo pesantemente sui loro show, delle tre volte che li ho visti dal vivo questa è stata infatti la peggiore, forse imbarazzante vista l'eccessiva staticità on stage della band che, a detta di molti, ha dato i natali al metal estremo. Parte della figuraccia è sicuramente anche dei suoni, scadenti e al limite del ridicolo, non si sentono infatti le chitarre e la voce di Araya, mettendo in risalto solo la batteria di Lombardo. La setlist tutto sommato, nonostante la breve durata, è buona e sentire i vecchi classici fa sempre piacere, non è comunque questo uno show che ci si aspetta dagli Slayer, che aimè mi duole dirlo ma stanno tirando i loro ultimi respiri di vita. Tocca subito ai Megadeth, che fortunatamente propongono uno spettacolo di tutt'altro pianeta, con l'innesto di Broderick e il ritorno di Ellefson, MegaDave ha trovato una garanzia per in futuro di questa band, sia a livello di studio che live. Si parte a bomba con "Holy Wars" e "Hangar 18", che danno l'illusione di sentirsi tutto "Rust In Peace", illusione rotta con "Wake Up Dead" e "Headcrusher". Nonostante questo la setlist è ottima e c'è spazio per tanti grandi classici, da "In My Darkest Hour" a "A Tout Le Monde", da "Skin O' My Teeth" a "Sweating Bullets". Anche in questo caso però il tutto è penalizzato da suoni scandalosi, la voce di Dave che gia non è fantastica viene rovinata ulteriormente, sentendo una spece di lamento di morte quasi divertente. I 'Deth comunque non demordono e nel finale danno il tutto per tutto con "Symphony Of Destruction", una "Peace Sells" arricchita da un rapido arrivo di Scott Iann sul palco a duettare con Dave, e la ripresa finale di "Holy Wars". I Megadeth quindi per ora son stata l'unica cosa positiva della giornata. Torniamo al Main Stage dove tocca ai Motorhead. Era la prima volta che vedevo Lemmy e soci in azione e devo dire che mi son piaciuti ben poco. Stesso discorso per gli Slayer, il trio, salvo l'ottima prova di Mikkey Dee alle pelli, mi è sembrato abbastanza moscio e di coinvolgimento vero e proprio ce n'è stato veramente poco. Si sussegguono i soliti brani delle setlist della band, da "Iron Fist" a "Metropolis",fino ad arrivare nella zona finale dove qualcosa si muove e lo show spicca leggermente il volo. Buona l'esibizione di "In The Name Of Tragedy" e "Going To Brazil" dove anche Phil Campbell si accorge di stare suonando su un palco. In conclusione i tre classiconi per eccellenza "Killed By Death", "Ace Of Spades" e "Overkill", sempre un must da sentire dal vivo. Buon concerto ma nulla di particolarmente emozionante. Ci prendiamo una pausa con l'esibizione dei Rise Againts e si torna a criticare l'organizzazione: cosa ci fa questa band da pubblicità della Kinder Ferrero prima dei Metallica? Non era più sensato magari metterci gli Anthrax e lasciare questi qua alla una di pomeriggio visto che il piatto forte dell'evento erano comunque i Big Four? mah...cose che non ci capiranno mai. Troviamo comunque una postazione all'apparenza buona per vedere i Metallica ma che in seguito si rivelerà un flop, da qui ci vediamo i famosissimi Rise Against all'opera sul megaschermo e con immensa tristezza notiamo che il gruppo ha un seguito clamoroso, i fan sotto il palco sono infatti tantissimi e la loro partecipazione ha toccato l'apice della giornata. Addirittura sulle note di una canzoncina che poteva piacermi alle elementari riescono a formare un pogo in tutta quella palude e anche un circle pit! roba da chiedersi se si è veramente a un concerto metal o alla sagra delle pigliate per il culo. Raggiunti da un amico che ha fatto tappa nella zona merchandise veniamo a sapere di un ennesimo colpo di scena, la maglietta dell'evento, che lui ha comprato, costava 40 franchi e se la pagavi in euro valeva il discorso che ho gia fatto sulle vivande, ovvero 40 euro!!! la felpa costava 80 franchi e vi lascio fare a voi le somme....praticamente un festival per ricconi visto che se pagavi in euro dovevi lasciargli mezzo stipendio. Quasi mi dimenticavo dei servizi igenici, che definire inesistenti è un complimento, il fango ha preso il controllo su tutto e dunque i bagni chimici sono stati completamente invasi da quello schifo, di conseguenza i presenti hanno optato per il piscio libero nella zona concerti, creando un misto di fango e urina che emanava un fetora che sento ancora nelle narici! UNO SCHIFO!! Si è sfiorato il livello di trattamento dei campi di concentramento.
Con un fango sotto i pieidi che col tempo e l'uscita del sole si è solidificato ed è diventato quindi una spece di colla lorda e nauseabonda è l'ora dei Metallica, supportati da megaschermi malfunzionanti ma comunque necessari per riuscire a vedere qualcosa. La band ha due ore contate e si decide quindi per una lunga setlist che c'è da dirlo, è stata parecchio soddisfacente, ma eseguita in formato "piede sull'acceleratore", che ha creato non pochi problemi a Lars, completamente fuori tempo in certi pezzi. Inutile dire che i suoni resentavano lo scandaloso anche qui! leggermente a destra del palco si sentiva quasi solo il basso di Trujillo e la spettacolare prova di Lars. Riservare un trattamento del genere ai Metallica meriterebbe qualche mese di carcere. Fortunatamente lo spettacolo è molto convolgente, si parte con "Creeping Death" e si va a "For Whom The Bell Tolls" e "Ride The Lightning", che vedono un James in ottima forma sotto ogni aspetto e un Kirk decisamente più motivato del solito. Con "Fade To Black" e "One" si mette in risalto la scarsa partecipazione a livello di coinvolgimento del pubblico svizzero, sarà una leggerezza ma è sempre bello sentire tutto il pubblico cantare su queste canzoni storiche, e almeno in questo noi italiani siamo sopra molti. "Sad But True" va via liscia per introdurre poi "Welcome Home (Sanitarium)", eseguita molto bene. In "Master Of Puppets" e "Fight Fire With Fire" la band spinge e in un men che non si dica si arriva a "Nothing Else Matters" e "Enter Sandman", arricchite da fuori d'artificio e della visione sul megaschermo del plettro personalizzato di James con la scritta Big Four e i 4 simboli delle band. Nell'encore una cover, "Breadfan" dei Budgie prima di chiudere con "Whiplash" versione Fast And Furious e l'intramontabile "Seek And Destroy", che segna la fine di un bel concerto che in minima parte ha salvaguardato questa giornata da cancellare.
Di band da vedere ce ne sarebbero ancora, Volbeat e Amon Amarth ci interessano, ma lo frustrazione della situazione generale ci invoglia a tentare di uscire dalla zona concerti per dirigerci al pulman. Ovviamente i furboni hanno ben pensato di usare come unica uscita l'entrata principale, inutili le proteste contro lo staff per aprire le uscite d'emergenza, ricevendo anzi insulti e frasi di pessimo spirito da parte degli addetti, del tipo "You have a pretty shoes", l'unica parola spiaccicata in inglese da uno svizzero durante tutta la giornata. Con il grosso della gente decisa a tornarsene a casa, uscire da quell'inferno di fango diventa un'odissea: il fango si è solidificato e il rischio di rimanere bloccati o perdere le scarpe è altissimo. La gente si ammassa all'uscita e per trovare un varco bisogna studiarsi strade attraverso o addirittura sopra le tende che definire vergognoso è poco, a questo va poi aggiunta la TOTALE ASSENZA di lampioni per illuminare la zona, della serie "se ti perdi qualcosa in mezzo a sto schifo son cazzi tuoi". Una volta raggiunto l'asfalto sembra di essere in paradiso, sentire sotto i piedi qualcosa di solido dopo 10 ore è una sensazione indescrivibile, ora però c'è il problema lavarsi. L'unica fontana pubblica in zona è completamente ammassata da metallari sporchi da capo a piedi, impossibile quindi tentate di lavarsi in quella che più che una fontana è oramai una piscina di fango. Le soluzioni sono tre: o ci si lava in una pozza in mezzo a strada riducendosi peggio degli animali, o si fa la coda in rubinetti di case private violando cosi la legge e impossessarsi di oggetti altrui (e in molti l'hanno fatto) o ci si arrangia. Personalmente ho optato per quest'ultima, usando dei sacchi della spazzatura puliti per coprire i pantaloni e le scarpe, completamente infangati.
Non ho altre parole per descrivere lo schifo di questa giornata, la scandalosità dell'organizzazione e le condizioni anti-umane alle quali sono state sottoposte decine di migliaia di persone. Rovinare un evento del genere con un'organizzazione da dilettanti è uno scempio e se è vero che al tempo atmosferico non si comanda è anche vero che il tutto si può prevenire visto che pioveva da diversi giorni. Si vede che Wacken non ha insegnato niente a nessuno. Se poi per andare ad un concerto metal bisogna essere trattati peggio degli animali allora a questo punto preferisco di gran lunga starmene a casa mia, e se ero in Italia e non in Svizzera non ci avrei pensato due volte a tornare a casa prima di entrare nell'area concerti. Sicuramente non andrò mai più ad un Sonisphere o ad un qualsiasi festival elvetico, vista l'inesistente organizzazione di un popolo definito da tutti perfettino, alla faccia!
Quindi se, come me e tante altre persone, vi sentite di essere stati trattati come degli escrementi vi invito a farvi sentire su appositi siti e attraverso mail di protesta alla Ticketcorner e all'organizzazione dell'evento, questi ragazzi miei sono i fattori che distruggono la nostra musica, non facciamo finta di niente!

Tutto questo che ho detto, e scusate se mi sono dilungato troppo, ovviamente sono pareri personali, se qualcuno si è divertito ed è contro tutto quello che ho detto mi perdoni ma mi sentivo di esternare per filo e per segno quello che sto provando. Di seguito lascio dei video per provare quello che abbiamo passato e le relative setlist delle band, che ringrazio per avercela messa tutta per salvaguardare la giornata e che non hanno minimamente colpa di questa vergogna.


Setlist Slayer:
1. World Painted Blood
2. Jihad
3. War Ensemble
4. Hate Worldwide
5. Dead Skin Mask
6. Angel of Death
7. Beauty Through Order
8. Disciple
9. Mandatory Suicide
10. Chemical Warfare
11. South of Heaven
12. Raining Blood

Setlist Megadeth:
1. Holy Wars... The Punishment
2. Hangar 18
3. Wake Up Dead
4. Headcrusher
5. In My Darkest Hour
6. Skin O' My Teeth
7. A Tout Le Monde
8. Hook In Mouth
9. Trust
10. Sweating Bullets
11. Symphony Of Destruction
12. Peace Sells - Holy Wars w Scott Iann

Setlist Motorhead:
1. Iron Fist
2. Stay Clean
3. Be My Baby
4. Rock Out
5. Metropolis
6. Over The Top
7. Cradle to the Grave
8. In The Name Of Tragedy
9. Just 'Cos You Got The Power
10. Going To Brazil
11. Killed By Death
12. Ace Of Spades
13. Overkill

Setlist Metallica:
1. Creeping Death
2. For Whom The Bell Tolls
3. Ride The Lightning
4. No Remorse
5. Fade To Black
6. That Was Just Your Life
7. The End Of The Line
8. Sad But True
9. Welcome Home (Sanitarium)
10. Broken, Beat And Scarred
11. One
12. Master Of Puppets
13. Fight Fire With Fire
14. Nothing Else Matters
15. Enter Sandman
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16. Breadfan (Budgie cover)
17. Whiplash
18. Seek & Destroy








Grazie alle persone che hanno caricato questi video.

Report a cura di Thomas Ciapponi

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