La band hard-rock più stravagante (di gran lunga) della Finlandia, coi suoi costumi da mostro e le loro scenografie grottesche, torna in grande stile questa sera al Nosturi di Helsinki. L'occasione è l'uscita di “Babez For Breakfast” appena tre giorni prima, e già il disco è nelle top chart nazionali. Ma veniamo al concerto, con il locale piuttosto pieno, e le prime file che ancora puzzano di sangue marcio dal concerto dei Watain.
Ma i fans non sembrano curarsene, e iniziano a gridare a gran voce il nome del leader di questa band di Rovaniemi già da un paio di ore prima del loro ingresso sulla scena. Finalmente alle 22, preceduti dalla nuova intro, i Lordi salgono sul palco accolti dal boato dei loro fans più accaniti intonando proprio la titletrack del nuovo disco. Il pubblico non si fa pregare e si mette subito a cantare in coro assieme alla band, in una scenografia chiaramente da film horror, con lapidi sulle casse ai lati e cannoni per fuochi ed effetti vari davanti al palco.
La serata è lunga e ricca di sorprese, così ad esempio “Bite It Like A Bulldog” è introdotta da una lotta tra il bassista Ox ed un grosso mostro con la testa piccolissima, e mentre durante la canzone viene abbozzato il ritornello di “Balls To The Wall” e la mummia Amen si esalta come fosse Angus Young, sul finale di “Who's Your Daddy” il singer Lordi si mette ad inondare gli spettatori di fumo bianco, e per un momento non si vede più nulla. Nel brano successivo come al solito invece il cantante si presenta incappucciato con un grosso sacco, come un bambinello un po' cresciuto alla notte di Halloween. Parliamo di “Blood Red Sandman”, ormai un classico nel repertorio della formazione lappone.
Sono sette i brani proposti che arrivano dall'ultimo album, ma la scaletta è ben bilanciata e prende da un po' tutto il repertorio del gruppo. Così tra nuovi pezzi troviamo la solita hit “Get Heavy”, dopo la quale troviamo una coppia di cadaveri ballare sul palco, con la malefica tastierista Awa che infilza la sposa. E' l'introduzione a “Discoevil”, seguita da “Bringing Back The Balls To Rock”. A questo punto si presenta invece una specie di guerriero mongolo che viene brutalmente decapitato, con tanto di schizzi di sangue finto dal collo. C'è da dire che i Lordi in quanto a sketch ne hanno da vendere, tant'è che farebbero concorrenza ad Alice Cooper.
“Monster Monster” fa sobbalzare di gioia i presenti, che vengono inondati nelle prime file dal tradizionale sangue finto proveniente dalla motosega. Ma siamo già a metà dello show. “Loud And Loaded” è preceduta dalla lettura di testi sacri da una specie di sacerdote egizio, mentre dal libro esce anche del fumo. Verso la conclusione del brano Amen cambia la chitarra, mentre i fans vengono ricoperti di stelle filanti. E' ora dell'assolo della mummia più rockeggiante in attività, acclamata dagli spettatori fino ad introdurre “Dr.Sin Is In”.
Qui il singer si presenta in camicie marrone aprendo un cadavere in putrefazione su un lettino operatorio insanguinato, tirando fuori viscere, cuore e cervello e mangiandoseli allegramente nel proseguire della canzone. Da qui sono tutti fuochi e fiamme, o almeno per quanto riguarda “Would You Love A Monsterman”, straclassico in cui oltre a questi effetti scenici che arroventano il palco, vengono sparati coriandoli a non finire e troviamo anche una piccola bambolina con fuochi incorporati dalla bocca.
Ormai si sa che siamo al finale, e dopo l'ottima “Devil Is A Loser”, tutti sanno che manca ancora qualcosa. L'encore lo conferma, insomma, i Lordi non possono andarsene senza aver suonato “Hard Rock Hallelujah”! Qui il pubblico non capisce più niente e si lancia a cantare all'unisono con la band, acclamando ed incitando i propri beniamini. Finale col botto quindi per uno show ben studiato ed organizzato nei minimi dettagli. Nulla è andato storto, o se c'è stato qualcosa di sbagliato, non si è visto.
La band ha fatto felici i loro fans con uno spettacolo memorabile, in un'ora e mezza di musica, che è davvero niente male come sopportazione sotto quei costumi ad affrontare le luci del palco. Davvero una bella prova, Mr. Lordi si dimostra creativo e trascinatore come sempre, e quella mummia tutta bendata di Amen dà senza dubbio un tocco di vivacità in più alla scena. Unico appunto, preferisco ancora senza dubbio il materiale vecchio, in quanto i brani nuovi non mi prendono proprio granchè. Ma in fondo è una questione di gusti. E non resta che tornarsene verso il centro città per concludere degnamente la serata con un buon drink.
Foto:
Lordi
Report a cura di Marco Manzi
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