--- ENGLISH VERSION ---
On a freezing wednesday night there was a mixture of all kinds of people gathered to Kuudes Linja to enjoy the wonderful Jex Thoth straight from USA. The gig was sold out a couple of weeks before, and that's no wonder, since the venue isn't very big. It was just perfect for the doom-hippie night which was about to begin.
The warm-up band was the Finnish Mother Susurrus from Tampere. The band is only two years young so it was still a stranger to me. They performed impressionably though, and their music was absorbing. The singer had a funny robe on, and brought some weird credibility to their sludge/ doom/ post-metal music. After all, the Candlemass's Messiah Marcolin had quite a robe on as well.
Mother Susurrus was an excellent warm-up band and made the waiting for Jex Thoth quite enjoyable.
Kuudes Linja had transformed in some kind of a sauna and the several candles of the stage didn't cool down the atmosphere at all. Jex Thoth took being hippie seriously. As the band got to the stage, meaningless little things didn't bother anymore. The singer Jex Thoth took the audience to her snare right away with her exceptional charisma. Even though she acted like possessed, she sang like an angel. Her truly unique voice was even more stunning than on the album.
The first song of the set, “Nothing Left To Die”, made a powerful start to the show. Considering the gasps of the audience, that song seemed to be one of the most loved ones of their album, “Jex Thoth” (2008). Might be that the sighing was consequence of the lovely appearance of the singer. “When The Raven Calls” showed the folk side of Jex Thoth. Some of the most golden moments of the gig were heard on songs such as “Separated at Birth” and “Equinox Suite - D: The Damned and Divine” where the singer got to use her lungs as it was her swan song.
When keyboards were the main part of the music, it sounded very much like early Deep Purple. It was actually pretty refreshing, since that kind of sound is quite rare these days. Black Sabbath was reflected on the group strongly too, which isn't surprising.
The guitarist Nico Cain did an excellent job, and the groovy retro-styled solos added its own spice to the wholeness. The singer's style on the stage kept the audience in the hold. In the meantime she had some candle rituals going on, and she gave the honor of being candlestick to some front-row fans.
The band had a set of almost 1,5 hours, including a couple of encores. Happily they did those couple of last songs, because I'm still a bit bitter about the fact that Alcest skipped the encore-part at the same place some time ago. Jex Thoth's last song for the night was “Warrior Woman”, which was just amazing. In general the night was pure sweetness filled with beautiful but dark melodies and magical atmosphere. One of the most memorable gigs of the year, I reckon.
--- VERSIONE ITALIANA ---
In un freddissimo mercoledí sera, c´era un miscuglio di un po´tutti i tipi di gente al Kuudes Linja, riuniti in occasione del concerto dei Jex Thoth, direttamente dagli Stati Uniti. L´evento era sold out sin dalle due settimane precedenti, ma non c´era da stupirsi in merito, dal momento che il locale non é molto grande ma assolutamente perfetto per la notte doom-hippie che stava per cominciare.
Supporter della serata erano i finlandesi Mother Susurrus, provenienti da Tampere. La band ha solo due anni di vissuto alle spalle, quindi erano dei perfetti sconosciuti per me. Nonostante questo la loro performance é stata interessante, mi ha colpito, e la loro musica era accattivante. Il cantante, che indossava una buffa tonaca, ha portato una strana credibilitá alla loro musica sludge/ doom/post-metal. Ma alla fine che importa di quello che indossava... dopotutto anche un certo Messiah Marcolin dei Candlemass sul palco aveva una veste non molto diversa.
I Mother Susurrus sono stati dei supporter eccellenti e hanno saputo intrattenere i presenti e far trascorrere l´attesa di vedere i Jex Thoth in modo alquanto piacevole.
Il Kuudes Linja ormai si era ridotto ad una vera e propria sauna dovuta alla calca di gente, e tutte le candele sul palco di sicuro non aiutavano a rinfrescare l´ambiente. I Jex Thoth hanno preso seriamente il loro essere hippie.
Non appena la band é salita sul palco, quelle stupide cose che infastidivano durante l´attesa, sono scomparse in mezzo secondo, non dando piú alcun disturbo.
La cantante Jex Thoth ha condotto il pubblico direttamente nella sua ragnatela grazie al suo incredibile carisma e, nonostante si muovesse sul palco come se fosse posseduta, cantava come un angelo. La sua voce incredibilmente unica era ancora piú bella dal vivo che su disco.
Prima canzone in scaletta é stata "Nothing Left To Die”, un inizio convincente e pieno di energia. Considerando i riscontri assolutamente positivi del pubblico, la canzone sembrava essere una delle piú amate del loro omonimo album, datato 2008.
Potrebbe darsi che i vari sospiri del pubblico fossero conseguenza dell´adorabile presenza fisica e scenica della cantante. “When The Raven Calls” é stato un brano che ha mostrato l´aspetto piú folk del gruppo. Alcuni dei momenti piú speciali del concerto tuttavia sono stati durante pezzi quali “Separated at Birth” ed “Equinox Suite - D: The Damned and Divine”, durante i quali la vocalist ha avuto modo di usare al massimo i suoi polmoni e cimentarsi in un canto soave come quello di un cigno.
Nei momenti musicali in cui la tastiera era lo strumento predominante, il sound ricordava molto quello dei primi anni dei Deep Purple, e nonostante la musica degli anni ´70 non sia proprio "all´ultimo grido", era una vera e propria boccata d´aria fresca dal momento che purtroppo non ci sono molte occasioni al giorno d´oggi per ascoltarla. Nel loro show tra l´altro c´erano anche echi dei Black Sabbath, il che non stupisce piú di tanto.
Il chitarrista Nico Cain ha suonato divinamente e i suoi assoli dal sapore groove un po´retró hanno saputo aggiungere quel tocco magico in piú al tutto.
La cantante nel frattempo era cosí abile nel coinvolgere tutti da togliere il respiro ai presenti; in alcuni momenti tra l´altro si dilettava in alcuni rituali con le candele e i fan dalle prime file hanno avuto l´onore di essere coinvolti in prima persona insieme a lei.
Lo show del gruppo ha avuto una durata di circa un´ora e mezza, compresi due encore, fortunatamente dico io, dal momento che penso ancora a quanto ci son rimasta male al concerto degli Alcest che se n´erano andati dal palco senza nemmeno un bis.
Ultima canzone del loro concerto é stata “Warrior Woman”, semplicemente fantastica. In generale l´intera serata é stata pura dolcezza accompagnata da atmosfere magiche dal sapore dark. Penso che questo sia stato uno dei concerti piú memorabili dell´anno.
Foto:
Jex Thoth
Mother Susurrus
Report a cura di Heli Valkama (traduzione di Silvia Barba)
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.