Per una volta invece di andare al consueto appuntamento annuale con la tappa finlandese di Paul Gilbert, ho deciso di optare per quella, ugualmente regolare qui nel paese scandinavo, di Melissa Auf Der Maur. A precedere l'ex bassista di Smashing Pumpkins ed Hole con la sua band solista, troviamo la cantante Manna, ed una band dal nome piuttosto bizzarro, i The Death Of Gagarin.
Sono questi ultimi ad aprire la serata quando nel locale ci sono si e no cinque persone. Ma fortunatamente per la band il pubblico aumenta leggermente di numero lungo lo show, dato che sarebbe stato davvero triste esibirsi davanti ad un Nosturi quasi vuoto. Le atmosfere rock decisamente soft della formazione locale sono forse più adatte ad un piccolo club più raccolto, dove la gente può ascoltare le loro canzoni come musica di sottofondo.
Nonostante ciò la band imbastisce uno show a modo suo particolare, col barbuto chitarrista che di tanto in tanto si mette a saltellare per il palco ed il cantante che si muove con eleganza sul palco, anche quando nel finale sventola una grossa bandiera rossa con un razzo, a simbolo direi delle gesta dell'astronauta russo da cui la band prende il nome. Un buon inizio per la serata di rock che si prospetta.
Non conoscevo prima la cantante Manna, attorniata da una all-female band che con la sua musica punk-rock folkeggiante, sconfinante nel pop, è un pò una piacevole sorpresa quest'oggi. Mentre il Nosturi inizia ad avere un pubblico degno di tale nome, la formazione della singer finno/franco/algerina si fa apprezzare per le sue doti canore, ma il tutto è comunque ben supportato dalle altre tre componenti della band, che fanno il loro buon lavoro divertendosi, anche se ovviamente non incantano a livello tecnico.
In questo caso però non è la tecnica uno dei fattori fondamentali, ed il fatto che gli spettatori rimangano catturati lungo l'esibizione dalle sonorità offerte dalle quattro ragazze, testimonia che la loro prestazione è tutto sommato accattivante. Tant'è che il gruppo sta guadagnandosi le sue prime soddisfazioni a livello internazionale, e direi a buon merito. Oltretutto la presenza scenica non è affatto male, e questo aiuta a rendere l'esibizione più interessante. Direi che con un pò di incoraggiamento si potrà sentire ancora parlare di Manna in futuro.
Quando tocca alla protagonista assoluta di questa sera, Melissa Auf Der Maur, finalmente si può vedere il locale più mezzo pieno che mezzo vuoto. “Out Of Our Minds”, od OOOM, per abbreviarlo in forma quasi mistica, è più che un semplice disco, è un fumetto, ed un breve film di mezz'ora in cui l'arte visiva si mescola con la musica dell'artista canadese per raccontare le sue idee. Ecco quindi che durante l'intro “The Hunt” scorrono sullo schermo dietro al palco alcuni fotogrammi tratti dal film ed immagini in generale di carattere oscuro ed anche un pò misterioso, sfociando nella successiva “Isis Speaks”. Subito la bassista si scatena sul palco mostrando tutto il suo carattere, mentre i due chitarristi passano un pò in secondo piano, anche perchè i riflettori sono tutti per lei.
L'artista sembra trovarsi decisamente a casa qui ad Helsinki, soprattutto “senza nessun vulcano ad impedirle di essere qui”, in quanto dopotutto Finlandia e Canada sono piuttosto simili almeno a livello climatico. Ed infatti come dice lei stessa, negli ultimi anni ha suonato più qui che in qualsiasi altro paese.
Peccato che durante lo show ci siano ogni tanto qualche problema con la batteria, ed anche con il microfono che a tratti non si sente (“Head Unbound”). Ma subito quando arrivano canzoni come “Real, A Lie” il pubblico non bada a certe cose e rimane in attento ascolto incitando Melissa, che scambia anche qualche battuta con i fans durante le pause tra un brano e l'altro, riuscendo davvero a coinvolgerli e farli sentire parte della serata.
Quando arriva la suggestiva “OOOM” stessa, siamo già a metà dello show, ed ecco che chiedendo quanti canadesi e poi più banalmente quanti finlandesi ci siano, la rossa musicista introduce a “22 Below”, brano effettivamente adatto al clima rigido di queste regioni. E non perde occasione di commentare come si senta a casa dato che la serata di oggi offre neve e raffiche di vento con circa -10 gradi.
Dopodichè è tutto un susseguirsi di chicche ed imprevisti, dalla ormai consueta cover di “Paranoid” dei Sabbath, dedicata a Peter Steele, alla hit “Followed The Waves”, interrotta perchè, a quanto pare per la prima volta, si rompe una corda del basso. Così mentre questa viene sostituita si anticipa “Father's Grave”, in un duetto immaginario con Danzig, che ovviamente è registrato. Peccato perchè la toccante spiegazione di come è nata questa canzone fornita da Melissa ha fatto davvero desiderare per un momento che Glenn Danzig potesse presentarsi sul palco.
Dopo la riesecuzione del brano precedente invece arriva sì un'ospite. Si tratta della cantante Manna, che si presta un pò emozionata ad un duetto su “Because The Night” di Patty Smith. Il basso riparato però nel brano seguente viene suonato dal chitarrista. L'encore è rappresentato invece da “Good News”, in cui Melissa da sola conclude questa serata un pò rocambolesca, anche se per fortuna sia lei che i fans hanno preso queste piccole disavventure più sul ridere (almeno per quanto visto sul palco), senza lasciare che potessero influenzare negativamente il concerto. I saluti al pubblico, con la consapevolezza che non passerà molto prima di rivedere la canadese in azione in territorio finlandese (a suo dire si parla già del prossimo Ilosaarirock), sono d'obbligo, e lentamente si ritorna fuori al freddo, e con l'impressione che, dopotutto, nonostante la distanza i due paesi non sono poi così lontani. E che davvero la Auf Der Maur pare avere un ottimo feeling con la Finlandia, così come i finlandesi per conto loro sembrano ricambiare.
Setlist Melissa Auf Der Maur:
01) The Hunt
02) Isis Speaks
03) Lightning Is My Girl
04) Real, A Lie
05) Lead Horse
06) Head Unbound
07) My Foggy Notion
08) I Need I Want I Will
09) Out of Our Minds
10) 22 Below
11) Paranoid (Black Sabbath cover)
12) Followed The Waves
13) Father's Grave
14) Followed The Waves
15) Because the Night (Patti Smith cover feat. Manna)
16) Skin Receiver
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17) Good News
Foto:
Melissa Auf Der Maur
Manna
The Death Of Gagarin
Report a cura di Marco Manzi
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