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Job For A Cowboy + Annotation Of An Autopsy + Trigger The Bloodshed - 11/26/2010 - Nosturi - Helsinki

--- ENGLISH VERSION ---

I was excited to go hear some real grunt and growl, and I expected nothing but the best as I walked down to Nosturi to listen to Trigger The Bloodshed, Annotation Of An Autopsy and of course Job For A Cowboy. Also this time the audience left me alone so I had the chance to enjoy the music.
Trigger The Bloodshed started only a few minutes late, so I forgive them. The intro was interesting and created a cool atmosphere before they began to play. The drums were a little too silent at first, and so was the bass. Maybe it's just me, but somehow this happens in Nosturi. The stage look of the band was somewhat boring, I would have expected a little more. However, the "crab"-positions while playing were awesome, well trained! Vlork gives 1 Crab coin and 10 points! The first wall of death was what i would call shy, but the second one was already better, even though the average age in that was 16.
Annotation Of An Autopsy had the same problem with the bass volume being left too silent, but it was fixed during the set. I was happy to hear how versatile the singer's voice was live. I could feel his lowest growls in my gut! In a good way that is... This band was also liking the crab pose and there were moments when the stage was more like a sushi plate. Sushi is good, so this didn't really disturb. The performance was full of energy and fun, for example when the bass player decided to throw the microphone into the audience. I liked what I heard and what I saw, except for the singer spitting on stage.
When it was time for Job For A Cowboy, the bass problem was still there. This time unfortunately also the vocals were too silent at first, and they even disappeared at times. Nevertheless, this was what I wanted to hear and see, and I wasn't the only one, the audience was moving energetically the whole time. And if there was someone standing still at first, he joined the incredible feeling latest when the band played their hit song "Entombment of a Machine". JFAC also had time for a cover song, and what could have been a better choice than The Crown's "Total Satan", known for it's not-so-easy guitar solo, which these guys almost nailed!
I was left with a good feeling that lasted all the way untill Monday, thank you TTB, AOAA and JFAC!


--- VERSIONE ITALIANA ---

Ero così entusiasta all'idea di andare a sentire qualche growl e grugniti come si deve, e non mi aspettavo nient'altro che il meglio nell'incamminarmi verso il Nosturi per ascoltare Trigger The Bloodshed, Annotation Of An Autopsy ed ovviamente Job For A Cowboy. Inoltre questa volta il pubblico mi ha lasciato in pace, quindi mi sono potuta godere la musica senza problemi.
I Trigger The Bloodshed hanno iniziato con alcuni minuti di ritardo, ma li perdono. L'intro era piuttosto interessante, ed ha creato una bella atmosfera prima che il gruppo cominciasse a suonare. La batteria però inizialmente non si sentiva molto bene, e così anche il basso. Forse sarò io, ma in un modo o nell'altro mi sembra che questo capiti a volte nel Nosturi. Il look della band sul palco era in un certo senso noioso, mi sarei aspettata qualcosa di più. Tuttavia le pose "a granchio" mentre i musicisti suonavano erano fantastiche, perfettamente eseguite! Vlork assegna un gettone da granchio e 10 punti! Il primo wall of death era quello che definirei timido, ma quello successivo invece era già decisamente meglio, anche se l'età media era di 16 anni.
Gli Annotation Of An Autopsy hanno avuto lo stesso problema con i volumi del basso, ma è stato tutto risolto durante lo show. Ero compiaciuta di sentire come la voce del cantante dal vivo risultasse versatile. Potevo sentire i suoi growl più bassi fino in gola! In senso buono ovviamente... Anche loro erano appassionati della "posa da granchio", e certe volte il palco mi sembrava quasi un gran piatto di sushi. Il sushi è buono, quindi non mi ha certo dato fastidio. La prestazione della band è stata energetica e divertente, ad esempio quando il bassista ha deciso di gettare il microfono nel pubblico. Mi è piaciuto sia quel che ho visto che quel che ho sentito, ad eccezione del cantante che sputava sul palco.
Quando è arrivata finalmente l'ora dei Job For A Cowboy, ancora sentivo problemi con il basso. Sfortunatamente stavolta anche la voce andava e veniva all'inizio, ed il volume era un pò troppo basso. Nonostante tutto questo, ero qui per vedere ed ascoltare proprio loro, e certamente non ero l'unica, dato che tutto il pubblico si è agitato con grinta ed energia un pò tutto il tempo. E se inizialmente c'era qualcuno che se ne stava lì fermo impalato, alla fine anche questi si sono lasciati coinvolgere da questa emozione incredibile quando la band ha suonato "Entombment of a Machine". I JFAC hanno avuto pure il tempo per una cover, e quale scelta migliore ci poteva essere di "Total Satan" dei The Crown? Famosa per il suo non proprio così semplice solo di chitarra, che questi ragazzi hanno quasi eseguito alla perfezione!
Sono rimasta con il buon ricordo di questa serata ancora fino a lunedì, grazie TTB, AOAA e JFAC!

Report a cura di Essi "Vlork" Markkula (traduzione di Marco Manzi)

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