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Rhapsody of Fire - 2/28/2011 - Alcatraz - Milano

Sono mancati dal nostro paese per 9 lunghi anni, in pochi, compreso il sottoscritto, forse ricordano il fantomatico concerto tenutosi sempre qui all’Alcatraz di Milano quell’ormai lontano 2002 in supporto all’ottimo "Power of the Dragonflame".
Molte cose sono cambiate da allora, l’aggiunta di quel suffisso "of Fire", diversi studio album, tra cui l’ultima fatica "The Frozen Tears Of Angels" e varie vicessitudini discografiche. Tutto questo non ha assolutamente intaccato lo spirito della band e fortunatamente nemmeno la line up, rimasta solida e assolutamente invariata come all’epoca dell’ultimo live show italiano.
Arriviamo, causa traffico, giusto per vedere la prova degli austriaci Vision of Atlantis perdendo in questo modo i Vexillum.
Una prova, ad essere onesti, non proprio riuscita, sia per la proposta del gruppo, un power sinfonico trito e ritrito e ritrito ancora, che non aggiunge nulla a quando già detto sin’ora. Non è certo bastato affiancare due voci, una maschile e una femminile, per offrire qualcosa di nuovo. La female vocalist Maxi Nil oltre tutto si è rivelata davvero sgradevole, sottotono e a tratti fastidiosa.
Di contro va elogiata la tecnica del chitarrista Werner Fiedler, ma nulla più, band senza dubbio da non rivedere.
Finalmente si fa sul serio quando "Dar-Kunor" introduce l’ingresso dei Rhapsody fo Fire, che attaccano subito con "Triumph Or Agony", il pubblico segue Lione come incanato acclamandolo ad ogni suo cenno e rispondendo con cori caldi e appassionati quando il frontman lo richiede.
Tutti in forma smagliante i vari musicisti, primo fra tutti Turilli che non sbaglia un colpo, così come lo schiacciasassi Alex Holzwarth che dopo "On The Way To Ainor" da il meglio di sé con un ottimo drum solo.
Segue un trio spettacolare con "Dawn of Victory", "Lamento Eroico" dov’è ovviamente Lione a farla da padrone e la potentissima "Holy Thunderforce". Ci si avvia alla conclusione con una song che ho gratito particolarmente, l’epicissima "The March Of The Swordmaster" che fa cantare tutto l’Alcatraz.
In chiusura invece troviamo "Reging of Terror" e la mitica "Emerald Sword". "Sea Of Fate" riporta tutti alla realtà, dopo aver assistito al gran ritorno dei Rhapsody of Fire, speriamo solo di non dover attendere altri 9 anni prima di rivederli, per ora, cari RoF ben tornati a casa e grazie per la serata. .: Foto :.

.: Rhapsody of Fire



Report a cura di Paolo Manzi

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